Nov 25 2011

da guinness 25 11 2011

Published by at 7:29 am under cronaca nazionale

DA GUINNESS

Basterebbero titolo e sottotitolo:
“Sei giorni di lavoro in nove anni: arrestata. Malattie inventate e false gravidanze, l’assenteismo record di un’operatrice sanitaria.”
Ennò, figuriamoci se i responsabili, dopo la donna, per lei parleranno gli avvocati, rinunciano all’ultima parola:
“….i dirigenti dell’azienda ospedaliera universitaria Sant’Orsola Malpighi, dove lavorava (!!) la donna, non hanno commentato direttamente la vicenda, limitandosi a un comunicato stampa in cui risulta che la comunicazione ai carabinieri è partita proprio dal Sant’Orsola (doveva partire da me? n.d.r.) e che la dipendente è stata licenziata.”
“A seguito di verifiche interne sulle certificazioni prodotte dalla dipendente a copertura di prolungate assenze dal servizio (sei giorni di lavoro in nove anni?, n.d.r.), nel luglio 2010 ha ritenuto (ma toh!!) di segnalare al Nucleo antisofisticazioni di Bologna significative incongruenze emerse nella documentazione prodotta nel tempo dall’interessata.”
“Mentre il Nas avviava e proseguiva le indagini, nel giugno di quest’anno, a seguito del raggiungimento del tetto massimo previsto dalla normativa vigente e alla continuativa e manifesta assenza di volontà della dipendente nel riprendere l’attività lavorativa (poveretta, avrà dimenticato come si fa, n.d.r.), l’azienda ha proceduto al suo definitivo licenziamento.”
Spero si sia d’accordo in tanti, ma prima di arrivare al licenziamento per arresto da parte dei carabinieri, dopo nove anni, era così difficile imbarcarla ai primi mesi di assenza? O anche qui c’era da lottare coi sindacati, per la tutela del diritto al lavoro?

Cremona 25 11 2011 www.flaminiocozzaglio.info

One response so far

One Response to “da guinness 25 11 2011”

  1. danielaon 25 Nov 2011 at 3:05 pm

    I Sindacati come chiamerebbero il fatto che una “lavoratrice” (si fa per dire) si presenta al lavoro 6 giorni nell’arco di 9 anni?
    Ma evidentemente per alcuni sindacati esistono solo i diritti dei lavoratori, i doveri sono una scelta facoltativa…
    E il diritto del datore di lavoro ad avere un “riscontro”, dopo che ha speso soldi per assumere una dipendente e ne ha spesi per pagarla (fino a quando, troppa grazia, l’hanno licenziata)?
    E il diritto del datore di lavoro a non perdere l'”immagine”, tipo, il rischio che la gente non si rivolga più al loro ospedale?
    E il diritto dei colleghi della lavativa che, pur essendo un lavoro duro, proseguono a svolgerlo onestamente?
    E il diritto dei pazienti dell’ospedale che, se i casi si ripetono, rischiano di avere meno persone che si occupano di loro?
    E il diritto di tutti i disoccupati che vogliono fare quel lavoro di poter essere assunti al posto della lavativa?

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.