Lug 02 2020

la legge del più forte-milleseicentoquarantatre 02 07 2020

Published by at 6:29 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – milleseicentoquarantatre Da www.errorigiudiziari.com la conferma: il rischio è nascere siciliani, dunque mafiosi, più della cattiva interpretazione del telefono!

—Un altro caso di errore giudiziario provocato da intercettazioni telefoniche capite male e interpretate peggio. L’ennesimo esempio di come in Italia una frase al telefono possa dare origine a uno dei circa 1000 errori giudiziari che ogni anno costringono a una ingiusta detenzione vittime innocenti. Protagonista questa volta è Paolo Audia, autotrasportatore di Bagheria (Palermo): era stato arrestato il 1 marzo del 2011 nell’ambito dell’operazione Lampara, in cui vennero presi i responsabili di un maxitraffico di cocaina tra Spagna, Campania e Sicilia. Con lui finì in manette Giò Giò, soprannome di Giuseppe Lo Coco, commerciante di pesce originario di Santa Flavia (Palermo). Nelle intercettazioni si parlava appunto di “cassette di pesce”, espressione che per gli inquirenti mirava a dissimulare i reali traffici. A coordinare le indagini era il pm Marcello Viola (oggi, dopo quattro anni trascorsi da procuratore capo a Trapani, è diventato il numero uno della procura di Firenze) insieme con Pierangelo Padova. Paolo Audia, che all’epoca dei fatti gestiva una piccola azienda di trasporti nel frattempo fallita in conseguenza anche del suo stato di detenzione, si era sempre professato innocente, tant’è che la prima sezione del Tribunale gli aveva dato credito assolvendolo “perché il fatto non sussiste” nel novembre del 2012. Ma l’uomo aveva comunque già trascorso 12 giorni in carcere e 248 giorni ai domiciliari. Adesso, assistito dall’avvocato Gabriele Butera, ha ottenuto dalla Corte di Appello un risarcimento di 40 mila euro a titolo di riparazione per ingiusta detenzione, in quanto secondo la Corte c’erano già tutti gli elementi per accertare ancora prima della sentenza l’assoluta estraneità dello stesso Paolo Audia ai reati che gli venivano contestati.

Francoforte 02 07 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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