Gen 19 2019

la legge del più forte-millecentoventisei 19 01 2019

Published by at 6:30 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOVENTISEI
Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; cinquantesima puntata:
—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!
Confrontiamo il suo riassunto con la lettera che secondo i giudici ha distrutto, lettera che è stata usata anche per dimostrare quanto Claudia Ornesi fosse tranquilla e serena: “a Maurizio e alla mia adorata Livia che amo più della mia vita. Caro Maurizio io mi sono innamorata subito di te, avevo fiducia in te, credevo in te ti ho idealizzato forse sbagliando non ero obiettiva. Tu volevi che io abortissi (grazie a Dio non l’ho fatto) ponendomi come motivazioni la tua reputazione, la situazione familiare il momento non giusto … … per poi paradossalmente nell’arco di quattro mesi (che tempistica) hai messo incinta un ‘altra mettendo al corrente la tua famiglia (mentre per me era cosa impossibile). Improvvisamente per l’altra le tue motivazioni sono svanite la tua reputazione figli ecc…. venivano rovinate solo dalla gravidanza di Claudia. L’altra l’hai presentata alla luce del sole, mentre io ho passato una gravidanza nel nascondimento nella totale sofferenza fisica e morale andando a Lodi a partorire perché non si sapesse (non imponendomelo mi hai detto se stai a Crema tutto l’ospedale lo sa). Mi hai imposto invece il silenzio assoluto verso i tuoi familiari. Sei stato spietato nei confronti miei e di Livia. Hai negato la sua esistenza anche all’altra perché non soffrisse. Forse oggi lo sa e chissà con quale cautela l’hai messa al corrente chissà come avrai parlato di me per addolcirgli la pillola. Eri preoccupato della sua sofferenza della mia e di riflesso Livia poco ti importava e niente ti importa. Quanto male ci hai fatto e continui a farci. Mi ricordo come fosse adesso la sera in cui mi hai fatta piangere minacciandomi con queste parole ” se fai del male ai miei figli te la faccio pagare a te e a quella li”. Quella li è tua figlia. sei stato cinico e disumano con l’aggravante che quelle parole le hai dette ad una donna incinta. Ricordatelo sempre che io ho messo al mondo Livia solo per amore. La mia anima è lacerata da profonde ferite vecchie e nuove. Come quando un mese fa (recentemente) sul posto di lavoro ho saputo di tutto e di più che mi ha profondamente prostata e umiliata. Perché tante bugie… … troppe. Io con te sono sempre stata sincera, vera, innamorata ma tanto ingenua. Ora sono crollata sfinita Ora so che hai scelto l’altra e anche se io sono innamorata di te e ti voglio bene rinuncio a te perché faccio del male solo a me stessa. Ma non rinuncerò mai a lottare perché Livia abbia un papà che faccia da papà che si impegna a crescerla ad educarla frequentarla come fa per gli altri tre figli. Pensa solo al dolore che proveresti se anche G M S venissero trattate come tu ti comporti con Livia. Lei è tua figlia legittima a tutti gli effetti. Perciò è giusto che anche la tua ex moglie e l’altra sappiano che il tempo riservato ai tuoi figli sia diviso in egual misura ne più ne meno. Ora non c’è più nulla da nascondere basta far del male ad una creatura innocente ed indifesa. Livia ha il diritto di avere un padre e tu hai il dovere e l’obbligo di farlo seriamente. Di fronte ai diritti di un figlio nessuno può frenare ostacolare ne la moglie ne la compagna ne la madre ….. . tantomeno il padre. Non far si che un domani sia tua figlia Livia a disconoscerti rinnegandoti stendendo su di te un velo pietoso (oppure pietoso velo). Ti scrivo questo con tanta amarezza infinito dolore e tristezza, ma nonostante tutto ti voglio veramente bene. Senza rancore Claudia. NB. Se sarà veramente il caso a suo tempo e nei modi dovuti consegnerò copia di questa lettera a nostra figlia Livia approfondendo gli argomenti qui scritti a viva voce perché conosca la verità sulla sua venuta al mondo (oppure nascita): la sua mamma ha rispettato il suo sacrosanto diritto di nascere” Era stata innamorata, secondo la sentenza di Cremona: ma nonostante tutto ti voglio veramente bene. Uno dei tantissimi segni distintivi del caso Iori.
Cremona 19 01 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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