Archive for Novembre, 2018

Nov 28 2018

la legge del più forte-millesettantaquattro 28 11 2018

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLESETTANTAQUATTRO Ancora sulla prescrizione, su cui mi permetto la battuta: Davigo contro tutti! —Quando sento parlare di riforme nel settore giustizia mi vengono subito i brividi, dichiara Antonio Lepre, pubblico ministero a Paola e ora consigliere del Csm eletto nelle liste di Magistratura indipendente, commentando alcune delle proposte di riforma della giustizia in discussione in Parlamento. Il ministro Alfonso Bonafede ripete sempre che riformando la prescrizione del reato si risolveranno i problemi nel settore penale. Condivide? A me sembra un escamotage. Bisognerebbe avere il coraggio di dire che il processo penale è completamente fallito. Oggi si ferma tutto nella fase cautelare. E, per quanto concerne il blocco della prescrizione, da giurista ho forti perplessità che sia rispettoso del dettato costituzionale della ragionevole durata del processo. Eccetera eccetera, dal Dubbio on line.
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Nov 28 2018

un direttore di rispetto 28 11 2018

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UN DIRETTORE DI RISPETTO
Sotto il titolo di Repubblica:
-Informazione, duello in Tv. Calabresi a Di Maio: “Dovete abituarvi a qualcuno che vi fa le pulci”-
Mario Calabresi, il direttore, per cui non c’è dubbio alcuno di falso, aggiunge:
—Un dato fondamentale della libertà di stampa è che i governi non mettano il naso in quello che fanno i giornali—
Complimenti: un Calabresi può, un Di Maio invece no. Posso essere il “qualcuno” che fa le pulci a Calabresi? Dove ha trovato lo stomaco per dirigere un giornale che per anni, fino al suo arrivo, ha ospitato i pezzi di bravura di Sofri Adriano, giudicato con sentenza definitiva il mandante dell’assassinio di suo padre, il commissario Luigi Calabresi?

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Nov 28 2018

solo con gli anni si diventa saggi 28 11 2018

SOLO CON GLI ANNI SI DIVENTA SAGGI
Il presidente Mattarella, oggi: solo la finanza solida può tutelare i deboli!

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Nov 28 2018

indagini obbligatorie, 28 11 2018

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INDAGINI OBBLIGATORIE, ci mancherebbe, ma se l’esito è certo si risparmi il processo; l’ha capito perfino Repubblica! —Perché un gommista di Monte San Savino è diventato tecnicamente un assassino. Se per anni ha denunciato furti e ormai dormiva in magazzino, è un cittadino abbandonato e che nessuno ha ascoltato. Sono questi i bisogni a cui le istituzioni dovrebbero rispondere.
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Nov 28 2018

lapsus di servizio 28 11 2018

LAPSUS DI SERVIZIO
Ansa; il sindaco intendeva: “chiudere i centri sociali”, poi ha preso paura di quel che avrebbe scritto Repubblica…………..
—“L’antifascismo è un valore che oggi non dobbiamo solo ricordare ma praticare” ed è necessario “chiudere le sedi fasciste”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro eccetera eccetera.

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Nov 28 2018

confusione continua 28 11 2018

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CONFUSIONE CONTINUA Dal sito dell’Anm; la Giustizia appartiene a noi tutti, e i magistrati, di professione, dirigono i processi; i caduti sul lavoro, in divisa e non, sono migliaia. Sarebbe bene che qualcuno più letto di me lo ricordasse. Spesso. Molto spesso. —L’Associazione Nazionale Magistrati, fondata nel 1909, sta per compiere 110 anni.
Per condividere questo nostro importante traguardo abbiamo organizzato un evento che si svolgerà a Roma venerdì 8 e sabato 9 febbraio 2019, nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza. Saranno giornate ricche di significato, perché ripercorreremo alcune delle tappe più importanti della nostra storia, di cui saranno testimoni i nostri rappresentanti del passato, e rifletteremo sul patrimonio che ci hanno lasciato importanti figure della magistratura italiana, le nostre 27 Rose spezzate, di cui alimenteremo la memoria offrendo una testimonianza attiva del loro messaggio. E proprio partendo dalla nostra storia, condurremo un ideale viaggio verso l’attualità, cercando di studiare le nuove frontiere nella lotta alla mafia e al terrorismo e di offrire una chiave di lettura complessiva e aggiornata sulla corruzione, sia come fattore criminale di degrado che come ostacolo per l’economia. È vivo il dibattito sulla necessità di modernizzare la comunicazione della giustizia e di evitarne la spettacolarizzazione. Per questo sarà dedicata una sessione al modo di raccontare la giustizia, per la ricerca di un linguaggio comune per gli operatori del diritto e per la stampa, al fine di rendere fruibile ai cittadini, senza storture ed in maniera oggettiva, il lavoro giudiziario. C’è poi il tema che si richiama più propriamente al titolo dell’evento, quello della storia dell’ANM, che sarà trattato in una sessione in cui si confronteranno rappresentanti associativi del passato e del presente con le giovani generazioni di magistrati, anche colleghi in tirocinio, per fare il punto sul valore dell’associazionismo giudiziario oggi, anche in proiezione futura. Per lo svolgimento dei lavori abbiamo pensato ad un format meno tradizionale, più dinamico, snello e interattivo.
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Nov 28 2018

le mele marce 28 11 2018

LE MELE MARCE Dalla Stampa, ma anche gli altri giornali ripetono le parole dell’avvocato di Piero Marrazzo, che era uomo delle Istituzioni, giornalista del servizio pubblico e, soprattutto, cittadino perbene, vittima principale dei crimini. —La vicenda risale al luglio del 2009 quando i carabinieri entrarono in un appartamento di via Gradoli 96, nella Capitale. In uno dei palazzoni, che ricordano le favelas brasiliane, i carabinieri trovarono Marrazzo in camicia e mutande in compagnia di una transessuale brasiliana di nome Natali e iniziarono a girare un video che successivamente fu usato a scopo di ricatto. I militari dell’Arma hanno sempre negato questa ricostruzione spiegando che il video era in realtà stato girato per «documentare l’operazione di polizia» ed evitare future problematiche. «Piero Marrazzo ha atteso nove anni questa pronuncia che accogliamo con soddisfazione», ha commentato l’avvocato dell’ex governatore, Luca Petrucci che ha aggiunto: «La sentenza riconosce in pieno la colpevolezza degli imputati che, disonorando la propria divisa, si sono resi responsabili di un ignobile sopruso e di un vile ricatto criminale». «Anche in questo momento – ha precisato Petrucci – da uomo delle Istituzioni, da giornalista del servizio pubblico e, soprattutto, da cittadino perbene, Marrazzo tiene a ribadire la propria massima considerazione nell’Arma dei carabinieri che è, insieme a lui, la vittima principale dei crimini commessi da questo manipolo di “mele marce”».
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Nov 28 2018

la riscossa del bosco 28 11 2018

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Riscossa bosco italiano: un’opportunità da 35mila posti di lavoro Riscossa bosco italiano: potrebbero nascere trentacinquemila nuovi posti di lavoro con l’aumento del prelievo del legname dai boschi che oggi coprono una superficie record di 10,9 milioni di ettari, praticamente raddoppiata rispetto all’Unità d’Italia quando era pari ad appena 5,6 milioni di ettari. È quanto afferma oggi la Coldiretti in occasione della Festa dell’albero.
L’ultima ondata di maltempo ha provocato la strage di circa 14 milioni di alberi compromettendo l’equilibrio ecologico e ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica. Ad essere abbattuti sono stati soprattutto faggi e abeti bianchi e rossi nei boschi dal Trentino all’Alto Adige, dal Veneto al Friuli dove nelle montagne la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge senza dimenticare gli effetti sulla grande varietà di vegetali e sulla popolazione di mammiferi, uccelli e rettili che popolano i boschi. Al danno ambientale si aggiunge quello economico con importanti ripercussioni sull’intera filiera del legno e sul turismo con le attività legate alla raccolta dei frutti del bosco come i funghi, in aree spesso a rischio spopolamento in una situazione in cui secondo la Coldiretti nel giro di vent’anni le giornate di lavoro in agricoltura nelle montagne italiane si sono praticamente dimezzate, passando da 89 milioni a 47 milioni, con un crollo che ha costretto 320mila aziende agricole a chiudere i battenti.
Un disastro provocato certamente dalle straordinarie raffiche di vento ma non vanno sottovalutati i rischi per l’ambiente, gli incendi e la stabilità idrogeologica derivanti dall’incuria e dall’abbandono forzato. In Italia siamo di fronte all’inarrestabile avanzata della foresta che spesso senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende però del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza. Sotto accusa il mancato riconoscimento culturale, sociale ed economico di chi vive e lavora a difesa del paesaggio e dell’ambiente, nell’interesse dell’intera collettività perché per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli e dai consorzi.
Lo spazio per un rilancio della forestazione nazionale è enorme se si considera che l’Italia importa dall’estero più dell’80% del legno necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento per un importo di 4 miliardi nel 2017 e un incremento del 5% nei primi sette mesi. L’industria italiana del legno è la prima in Europa, ma con legname che arriva da altri Paesi vicini come Austria, Francia, Svizzera e Germania a dimostrazione di un grande potenziale economico inutilizzato.
Ci sono tutte le condizioni per trasformare una tragedia in grandi opportunità per la ripresa di un Paese che ha fatto della sostenibilità ambientale un valore aggiunto del Made in Italy. I boschi italiani, se valorizzati attivamente con pratiche di gestione sostenibile, possono rappresentare non solo il serbatoio naturale di assorbimento del carbonio, ma anche un fondamentale strumento di investimento nella crescita dell’indotto produttivo ad esso collegato, garantendo così lo sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna. Un obiettivo che secondo la Coldiretti va raggiunto con un piano integrato per la rinascita del bosco italiano che si occupi in primis di liberare le aree boschive colpite dagli alberi caduti coinvolgendo il tessuto produttivo locale per il recupero del legname da utilizzare da opera o per diventare biomassa. Una fase che va attentamente monitorata per evitare che si generino speculazioni e sciacallaggi sul prezzo del legno in Italia, che va tutelato con incentivi anche fiscali. Nell’avvio del rimboschimento vanno scelte con attenzione le specie più adatte per aumentare la resilienza dell’ecosistema ai cambiamenti climatici per tutelare biodiversità anche rispetto al dissesto idrogeologico. Servono incentivi quindi per riportare allo stato preesistente quelle aree anche destinati a scegliere essenze che meglio sappiano coniugare prevenzione e paesaggio. Tutto ciò attraverso interventi che permettano il ripristino e la nuova creazione di viabilità forestale al servizio degli operatori forestali e dell’indotto turistico. In questo modo sarà possibile mettere in atto una gestione forestale sostenibile e certificata di area vasta i cui attori potranno essere, se opportunamente incentivati, i consorzi forestali capaci di organizzare e coordinare le proprietà private, pubbliche nonché demaniali. Una premessa necessaria affinché l’industria nazionale del mobile e l’artigianato di valore che vantano primati a livello mondiale tornino ad utilizzare con responsabilità il legno italiano per superare l’emergenza e garantire un futuro ai territori colpiti.

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Nov 28 2018

qui cremona-centoquindici 28 11 2018

QUI CREMONA – centoquindici
La Provincia fin che c’è:
Operazione di contrasto al commercio abusivo, nel pomeriggio di mercoledì 28 novembre in Galleria XXV Aprile. Sequestrati 296 oggetti vari tra cui giacche piumini, stampe, anelli, collane, braccialetti, orecchini, allacciacapelli, pelouche. Operazione coordinata dalla squadra di polizia azionaria del Comando della polizia locale con l’impegno di 8 agenti—
www.cremonaoggi.it:
Operazione dei vigili urbani relativa al contrasto al commercio abusivo in Galleria 25 Aprile. Complessivamente oggi pomeriggio sono stati sequestrati 296 oggetti, tra cui giacche, piumini, stampe, anelli, collane, braccialetti, orecchini, allacciacapelli e pelouche. L’operazione è stata coordinata dalla squadra di polizia azionaria del comando della polizia locale con l’impiego di otto agenti—
Lo scrivessero chiaro, i due on line, darebbero picconate a uno dei tanti modi del Sistema Cremona: siamo stufi di pubblicare i bollettini delle illustrissime eccellentissime Autorità, per giunta sul rituale della solita scena, la caccia al commercio abusivo, mezz’ora al trimestre.
Sito Libera:
—Il ministro dell’agricoltura dei Paesi Bassi, Carola Schouten, apre le porte alla innovazione tecnologica e alla sezione modificazione genetica. Il ministro Schouten vuole usare le nuove tecnologie genetiche per rendere più sostenibile l’agricoltura nei Paesi Bassi—
Sempre la campagna per gli organismi geneticamente modificati in Libera, tranne nei consigli direttivi del gruppo, dove nei secoli dei secoli devono rimanere le statue modellate dal cursus honorum Anga; agricoltori veri? figuriamoci, meglio sparire sotto le bordate dei Coldiretti.

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Nov 28 2018

oggi a iori, domani a te 28 11 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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