Ago 01 2018

consumi, stop aste capestro 01 08 2018

Published by at 4:44 pm under costume,cronaca nazionale,golosità

CONSUMI: COLDIRETTI, STOP ASTE CAPESTRO ON LINE SUL CIBO
OGNI EURO DI SPESA SOLO 22 CENTESIMI VANNO AGLI AGRICOLTORI
Voltini, Coldiretti Cremona: queste speculazioni sul cibo danneggiano contemporaneamente cittadini, aziende agricole ma anche cooperative ed imprese di trasformazione
“Quando si gioca al ribasso sul cibo, ne va della qualità e della salubrità dello stesso. Ne va della sicurezza e della qualità della vita delle famiglie che lo portano in tavola. E ne va anche del futuro di tante aziende agricole, che per sopravvivere devono ricevere un’equa remunerazione per i loro prodotti. Non ci stanchiamo di evidenziare che ogni volta che chiude un’azienda agricola – cioè un’impresa che è ancorata al territorio, non delocalizza, produce ricchezza e lavoro in Italia e per l’Italia – l’intera economia del paese, oltre che la cura del territorio, ricevono una ferita insanabile. Ed è un dato di fatto che l’agroalimentare made in Italy, che punta in primis sulla qualità e sicurezza, non può competere con i meccanismi perversi delle aste capestro. E questo vale per l’intera filiera, dai produttori ai trasformatori, fino al consumatore”. Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, non ha dubbi nel bocciare – e denunciare – le aste capestro online sul cibo.
Per Coldiretti le aste on line al doppio ribasso, che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, vanno bloccate con norme nazionali. Sono pratiche commerciali sleali che danneggiano gli agricoltori nonostante il codice etico firmato l’anno scorso fra il Mipaaf e le principali catene della grande distribuzione che avrebbe dovuto evitare questo fenomeno ma che purtroppo non ci è riuscito. Occorre intervenire al più presto – spiega Ettore Prandini Vice Presidente nazionale di Coldiretti – con un quadro di regole condivise a livello italiano che blocchino questo meccanismo e favoriscano invece lo sforzo di una ridistribuzione di valore lungo la filiera.
L’asta elettronica al doppio ribasso – spiega la Coldiretti – prevede che i fornitori di un prodotto facciano una prima offerta di prezzo di vendita e che poi quel valore diventi la base per una seconda asta on line dove i partecipanti devono scendere ancora per aggiudicarsi la commessa. In questo modo – rileva la Coldiretti – non si tiene conto in alcun modo della qualità e delle differenze produttive con prezzo finale arriva al di sotto dei costi di produzione mandando in perdita a cascata agricoltori e trasformatori
Si aggravano così – sostiene la Coldiretti –  i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 6 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea. Le aste on line al doppio ribasso – sottolinea Prandini – danneggiano tutte le filiere produttive compresa quella lattiero casearia che ha subito una frenata nel primo trimestre del 2018 sia per il latte che per burro e formaggi.
I meccanismi perversi delle doppie aste on line al ribasso – afferma Prandini – schiacciano le aziende agricole, devasta i bilanci, deprimono produzioni e lavoro, creano una giungla che dal campo alla tavola favorisce solo i guadagni della grande distribuzione, causando un calo della qualità che danneggia sia i consumatori per quello che portano in tavola sia i redditi dei produttori.
Con il coinvolgimento del Ministero delle Politiche Agricole e del Ministero dello Sviluppo economico – conclude Prandini – bisogna fermare queste speculazioni legalizzate che colpiscono produttori, trasformatori e consumatori.

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