Giu 03 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentonovantasei 03 06 2018

Published by at 7:21 pm under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTO96
Poteva il dottor Pivantonio terminare l’intervista a Mondo Padano senza gli auguri di rito al successore, avvocato Roberto Zanchi?
—Non mi permetto di dare suggerimenti ad un professionista del calibro del Dr. Zanchi che saprà certamente gestire al meglio questo importante incarico. Se posso aggiungere qualcosa, direi solo che mi auguro che la Fiera di Cremona possa proseguire il cammino compiuto fino a qui e continuare ad essere un riferimento nel panorama fieristico nazionale ed internazionale per il bene del nostro territorio e del nostro Paese—
Riferimento come riferisce Indiana Jones nel suo “Il re è nudo alla meta” di stamattina. Riferimento che perde i pezzi per strada, l’ultimo il consigliere Viola Davide come riferiscono www.cremonaoggi.it e il mio blog. Ma basta argomenti seri, che intristiscono, volgiamoci dunque al Pennadoro, uno dei più divertenti critici di enogastronomia che affollino l’Italia; l’articolo, ospitato nella pagina Cultura&Spettacoli di oggi, distrugge il Franciacorta; non porta la firma, quindi va attribuito al direttore. Che presenta così i vignaioli, i fratelli DB:
—Producono vini straordinari, totalmente diversi da quelli che escono dalla cantina di Ca’ del Bosco, che tutti gli altri produttori franciacortini cercano invece di imitare—
Ce n’è abbastanza per una citazione, con solidi risarcimenti, sia da parte di Ca’ del Bosco, sia da parte di tutti, indistintamente, i “pappagalli” che copiano, ma non basta:
—I vini non sono assolutamente convenzionali, in un territorio nel quale si tende a uniformare tecniche di vinificazione e perfino di coltura—
Certo, anche i fratelli DB s’impegnano, basterebbe non pendere dalle loro labbra, evidentemente troppo di parte:
—La viticoltura è un’arte. Purtroppo da noi vi si dedicano persone incompetenti, attratte unicamente dal guadagno. Il Satèn è stato inventato per fare il vino in 18 mesi quando ci vogliono 5 anni. Il nostro ha 120 centoventi mesi. Non potendo chiamarlo Crèmant, l’abbiamo chiamato Crèmont–
Ne avesse 1200, dio sa che delizia!
Dopo la Bonaldi, al Pennadoro i cremaschi devono star sulle palle, è il turno di Danilo Toninelli, ministro dei trasporti, che, per il Pennadoro, ha il dovere di dimostrare d’essere il miglior ministro dei trasporti di tutti i tempi.
—Quello ferroviario è il banco di prova sul quale Toninelli dovrà dimostrare quel che vale. La Tav, la Tibre, l’autostrada Cremona-Mantova, il terzo ponte sul Po e quello sullo stretto di Messina sono solo alcune delle sfide che attendono il neo ministro. Toninelli dovrà decidere anche se il Grande Fiume può rappresentare un’alternativa al trasporto delle merci su strada—
Insomma, le 180 copie che la Provincia fin che c’è vende a Crema, città di 35mila abitanti, di questo passo rischiano diminuire ancora…….

Rivolta 03 06 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.