Mag 23 2018

biodiversità 23 05 2018

Published by at 7:42 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale

Biodiversità,
l’Italia è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati. L’Italia è l’unico Paese al mondo con 5047 prodotti alimentari tradizionali censiti, 293 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche. Sul territorio nazionale ci sono 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e su 533 varietà di olive contro le 70 spagnole. Ma nel Belpaese si trovano ben 40mila aziende agricole impegnare nel custodire semi o piante a rischio di estinzione senza dimenticare che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,6%).
Un’azienda che voglia definirsi sostenibile deve fare i conti con la biodiversità. In che termini? Innanzitutto sapendo cos’è e successivamente avendo ben chiaro la differenza che esiste tra la biodiversità in ambito agricolo in senso stretto e la biodiversità dell’ecosistema in cui l’azienda è inserita. Troppo spesso infatti, anche gli addetti ai lavori, generano confusione nel parlare della fattoria rispettosa della biodiversità. Un caso infatti è quello relativo all’imprenditore agricolo che decide di recuperare razze, varietà e/o cultivar scomparse o a rischio estinzione. Certamente egli fa un grande favore alla biodiversità strettamente legata alla sua azienda. Altro è conoscere, rispettare e valorizzare l’ambiente circostante l’azienda attraverso attività specifiche che tutelino la natura. In tal senso l’imprenditore è consapevole di ciò che avviene nell’ecosistema in cui è inserita la sua attività. Qual è l’optimum? Chiaramente un imprenditore che protegga l’ambiente e, contemporaneamente, recuperi prodotti minacciati, è quello che potremmo definire un paladino della biodiversità a 360°.
Le minacce esistenti sono 4:
1. la modificazione e la frammentazione degli habitat, quindi tutto ciò che riguarda il consumo di suolo, l’industrializzazione dell’agricoltura e l’impoverimento dei pool genici e l’abbattimento delle foreste;
2. i cambiamenti climatici;
3. la pressione venatoria;
4. l’inquinamento.
Nella Penisola, grazie alla Coldiretti, è nata con Campagna Amica anche la più vasta rete mondiale di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero sotto un’unica insegna per salvare e far conoscere i tesori enogastronomici conservati da generazioni nel territorio. “Un bene prezioso che non ha solo un fine naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole made in Italy”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “investire sulla distintività è una condizione necessaria per distinguersi in termini di qualità delle produzioni valorizzando la biodiversità”.

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