Apr 19 2018

la quintessenza della cremonesità-cinquecentoventisei 18 04 2018

Published by at 12:49 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CINQUECENTOVENTISEI
Domani alle 18 Commissione ufficio presidenza, all’inizio aperta al pubblico, che propone i temi del Consiglio comunale del 26 aprile, convocato apposta per dire al sindaco Cilecca come dovrà votare il giorno dopo all’assemblea straordinaria della Fiera, in nome dei cremonesi tutti, che l’abbiano votato o non: mantenere i diritti che lo statuto attuale concede al Comune, che impediscono stravolgimenti della Fiera; calare le brache con una rinuncia completa, senza corrispettivo alcuno, per consentire al Sistema, in questo caso condotto dal dottor Pivantonio, di completare l’opera. Sento continuamente dire che anche Forza Italia si unirebbe al calo delle brache, nel dubbio la maggioranza sia poco compatta: fosse vero, nessuno si stupisca che in pochi anni siamo passati dal 30% alla metà!
C’è un legame tra questo legittimo dubbio e la lectio magistralis che la Provincia fin che c’è di oggi impartisce ai vertici e agli amministratori del partito? Ben più delle due lezioncine, l’argomento è sempre quello: i dissidi interni! rifilate nei giorni scorsi alla Lega, colpevole, con la sua interrogazione, d’aver costretto il professor Cilecca a dar maggiore pubblicità alla modifica dello statuto della Fiera; se la maggioranza rimane unita, fa a meno di chiedere aiuti, ma adesso tutti i cremonesi, a un anno dal voto, sanno che il Cilecca regala i loro diritti, per il solo fatto che ne dispone, a un Pivantonio!
Sito Libera, le ultime parole famose del cicciobello, in attesa della promozione a cicciobellissimo:
–Mah, niente di più falso, ultimamente Voltini è un po’ nervoso, forse a causa delle imminenti elezioni del Consorzio Agrario, forse per la isolatissima presa di posizione sulla Fiera, forse anche per la questione Apa per la quale anche qualche suo associato sta dissentendo–
Se capitan Voltini ha stracciato la Libera nell’assemblea Apa del 16 aprile, due giorni fa, e partiva con numeri bassi, figuriamoci al Consorzio, dove gode di numeri di ferro; sulla presa di posizione in Fiera, che il Sistema Cremona unito cercherà di vendere dopo la modifica dello statuto, vedremo chi ride, quando non la vorranno nemmeno in regalo e a noi cittadini resteranno solo i cocci.
Dopo una vita che gliela propongo, il Pennadoro tenta la “spintarella in area”: come l’abile difensore non commette il fallaccio, che costerebbe espulsione e rigore, ma impedisce il tiro comodo in porta, così il bravo giornalista non ignora la notizia che il suo lettore attende, perché lo spinge a leggere chi gliela dà; si limita a taroccarla. Però bisogna esser bravi; non si deve, come oggi sulla Provincia fin che c’è, a proposito della tremenda legnata subita dalla Libera nell’assemblea Apa del 16 aprile, limitarsi al nome dei delegati, dopo aver rotto le palle per un anno a tutti i lettori cremonesi, di qualsiasi genere, sul commissariamento Apa, dichiarato “ingiusto”: gli agricoltori di Coldiretti e Libera sanno da me la verità; nove delegati, nove Coldiretti! ciascuno con 145 preferenze contro le 45 dei Liberi; questo perché i Liberi non si son nemmeno presentati, per un motivo evidente: delle pretese sull’Apa dei vari Nolli Renzo non gliene frega assolutamente nulla. Al punto che gira la voce di un gruppo che sta raccogliendo firme per una chiara sfiducia al non c’è!

Cremona 18 04 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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