Flaminio Cozzaglio

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – QUATTROCENTO93 Altro che tegola, qui è il Torrazzo a franare sulla Giunta Cilecca:
–L’acquisto del 51% del capitale sociale di Lgh da parte di A2A in forma diretta, cioè senza gara, costituisce una violazione delle disposizioni di legge sulle società miste. Addirittura si poteva avere una maggior valorizzazione delle azioni facendo una gara pubblica. L’Anac punta il dito sui soci di Lgh che avrebbero dovuto svolgere una gara esplorativa e quindi, visto l’elevato importo della compravendita (pari a oltre 113 milioni di euro) pubblicare il bando sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea–
E’ www.cremonaoggi.it, poi copiato dalla Provincia fin che c’è, a mettere il dito sulla piaga, quando riporta il giudizio dell’Anac (Autorità nazionale anti corruzione): non solo violazione di legge, ma su un importo così alto prevedibile perdita di milioni! Ennesima perla del Sistema Cremona, pesante, e senza nemmeno la possibilità di ridere; per fortuna ci consola Mondo Padano, con l’Inno alla Fiera:
—Fiera pronta al cambio. Il Comitato Esecutivo approva l’adozione di una catena di controllo più corta. La proposta di modifica dello statuto passa all’esame del Consiglio e dell’Assemblea. A fine aprile l’assemblea che approverà il bilancio e nominerà i nuovi vertici.
CremonaFiere compie un altro passo verso il riassetto della sua struttura interna, preparandosi ad adottare una catena di comando più snella per essere pronta ad affrontare le nuove sfide che la attendono nel prossimo futuro, fra cui la possibile aggregazione con un partner industriale di rilievo. Eccetera—
Il lettore cui manchino altre fonti ovviamente non capisce le catene, se di controllo o di comando; bene, il consiglio che sta per andarsene vorrebbe imporre a quello nuovo un numero di consiglieri più basso dei soci, e ovviamente i consiglieri “minori”, che da un vita gioivano beati della loro poltroncina che non conta niente, son per nulla felici; sulla possibile aggregazione con un partner che dia i soldi e fugga, abbiamo già riso tanto; la novità, dicono, che stavolta andrebbero bene anche i soldi di capitan Voltini, purché dopo fugga anche lui, ben s’intende.
La Libera non risponderà mai alle 12 dodici pagine di osservazioni dei commissari Apa, in compenso oggi spedisce ai soci la lettera protocollo 303/c, a firma del non c’è, invitandoli a non aderire alle proposte dei commissari prima che la Libera abbia deciso che fare, nel loro interesse!
Altro capolavoro di Baldrighi Cesare nella newsletter 11/2018, di oggi; gustiamolo!
—Il presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano dop, Cesare Baldrighi, è certo che la battaglia per arginare il fenomeno similgrana sarà essenzialmente a livello commerciale. Fondamentale far conoscere il Grana Padano dop, con una nuova campagna di comunicazione imperniata sul Grana Padano Riserva che, per le sue caratteristiche di qualità, darà ulteriore prestigio e riconoscibilità al marchio. Parallelamente il Consorzio effettuerà delle azioni sulle catene distributive e sulla
ristorazione, continuando l’attività di promozione all’estero, dove le vendite nel 2017 registrano un ulteriore incremento rispetto al 2016 per un totale complessivo di circa 1.800.000 forme. Riguardo al problema degli associati al Consorzio che, oltre al Grana Padano commercializzano anche i similari, Baldrighi ha detto che nella prossima assemblea del Consorzio, si discuterà la proposta di modifica statutaria che valuterà la possibile introduzione di divieti e limitazioni a carico dei singoli
consorziati, in modo da evitare la proliferazione e la diffusione di prodotti che imitino o creino confusione rispetto al Grana Padano dop—
Il Baldrighi Cesare va sicuro: dopo aver permesso ai soci del Consorzio il similgrana, per carità, in futuro se ne può discutere! basta aggiungere la parola magica Riserva al Grana Padano perché il consumatore s’avveda che la qualità è diversa!

Cremona 16 03 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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