Nov 03 2017

la quintessenza della cremonesità-trecentosessanta 03 11 2017

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – TRECENTOSESSANTA
“I fatti separati dalle opinioni” fu lo slogan fortunato che accompagnò negli anni ’60 la nascita e il successo di Panorama; visto il clima del tempo era uno slogan spacciabile, almeno per chi si limitava a leggere i giornali, colti o popolari che fossero; ma da tempo, quando al commentatore onesto, che non voglia cioè ingannare i lettori in nome del suo editore, capita tra le mani un qualcosa che possa somigliare a un fatto, se lo gira fin negli angoli più strani e le volte che giunge alla conclusione sia davvero un fatto conclude: che culo, mi è capitato un fatto!
Prologo doveroso da quando un paio d’ore fa m’è arrivata la mail degli amici Coldiretti su “Filiera Italia”; i fatti certi, in poche ore Filiera Italia sta ingolfando internet, ma non come la Provincia fin che c’è assicura di Mondo Musica o il Bovino da latte; il sito nazionale di Confagricoltura, in assenza di lampi d’ingegno, si limita a ricordare che domenica 5 novembre, al Castello Sforzesco, tenterà la copia della Fattoria in Città dei Coldiretti, di settembre.
Non sto a spiegare di nuovo che sia “Filiera Italia”, l’ha già fatto, bene, Coldiretti, e io l’ho subito pubblicato; è il progetto di un “cartello” tra Agricoltura e Industria che garantisca la salute del cibo dalla Terra allo scaffale del supermercato, cioè siamo ancora nelle idee, non nel fatto certo, che ovviamente al termine della filiera sarà controllato; il fatto certo è che l’Agricoltura è rappresentata dai Coldiretti, che l’Industria sciorina nomi come Ferrero, Bellavista, Cremonini, Maccarese eccetera, e i nostri Ocrim e Consorzio Casalasco del Pomodoro!
Fatto certo è un colosso mondiale come Ferrero di Alba trovi naturale sedersi al tavolo con capitan Voltini e il suo Consorzio del Pomodoro, perché ne riconosce la qualità, che nulla ha in comune col fatturato!
Così si ragiona e si agisce in Italia e nel mondo civile; Cremona, purtroppo, è retta da un Sistema che segue altre logiche e che, per aver successo, deve trovar la fortuna di persone davvero intelligenti che lo guidino. Tanto per far qualche nome, io credo che Ferrero, Cremonini, Bellavista manco sapessero dell’esistenza di un capitan Voltini: conosciuto e misurato, oggi è uno dei loro. A Cremona invece capitan Voltini è una specie di Catilina che vuol sovvertire l’ordine costituito e mettere i suoi uomini fin nelle portinerie; i sé credenti Richelieu alla Pizzetti tramano nelle sagrestie per vedere sia possibile sostituire un Crotti con un Baldrighi in Fiera; un Arvedi non s’accorge quanto s’abbassi a trattar con certe persone, lui imprenditore di livello mondiale, che se si allunga sulle poltrone se l’è costruite tutte da solo, senza eccezione. E il Cilecca? Dopo aver risanato in soli due anni l’Aem, con Filiera Italia sotto il naso avrà capito finalmente la differenza tra le chiacchiere, lunghe che siano, e le vere decisioni amministrative?

Cremona 03 11 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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