Ott 30 2017

l’han fatto arrabbiare, Indiana, e guarda che ti scrive…… 30 10 2017

Published by at 9:04 am under costume,cronaca cremonese,Striscia La Provincia

L’HAN FATTO ARRABBIARE, INDIANA, E GUARDA CHE TI SCRIVE…… A proposito, che fine ha fatto il super ospite ex Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro Vice Presidente della Commissione Agricoltura UE sempre presente ad arringare i presenti, come mai non frequenta più la Fiera di Cremona ? Oggi la manifestazione è stata allargata dal latte all’avicoltura, suinicoltura, expo casearia ed energie rinnovabili, cinque fiere in una allo scopo di occupare gli spazi e per cercare di accrescere i visitatori, cambiando la denominazione in Fiere Zootecniche Internazionali. Oltre a ciò, particolare attenzione è stata dedicata alle nuove tecnologie in ambito agricolo, come testimoniato nell’intervento del Ministro Martina. Ma il reddito e i diritti degli allevatori che fine hanno fatto – chi li difende – chi li aggiorna ? E’ inutile cercare di nascondere l’evidenza dei fatti – i capi bovini presenti sono calati del 50% rispetto alle precedenti edizioni e gli spazi, nonostante l’allargamento ad altri contesti sono molti quelli lasciati liberi e camuffati ad arte. Come pure sui visitatori, il giornale La Provincia non trova di meglio che pubblicare foto con scolaresche in visita omaggio – il calo della presenza degli operatori e addetti al settore è drastico.
Anche l’ultima missione organizzata dalle Fiere Zootecniche di Cremona ad Agritex – INDIA – non ha coinvolto i rappresentanti del sistema agro-zootecnico italiano e cremonese su uno dei mercati più importanti a livello mondiale per la produzione – trasformazione del latte, bensì un’Azienda che si occupa di trattamento di liquami e biogas la CRI-MAN spa e di un Centro di produzione del seme di toro per la fecondazione artificiale la INTERMIZOO spa. Business allo stato puro, altro che agricoltura italiana e zootecnia cremonese.
Insomma, tutto quanto rilevato “cui prodest” – a chi giova ? L’attuale Presidente è in scadenza e non potrà essere rieletto a norma di Statuto, lascia una Fiera indebolita da liti e contrapposizioni, con un bilancio 2016 chiuso in perdita per € 130.000 e quello 2017 che, se confermata la previsione, chiuderà anch’esso in perdita e con una necessità di ricapitalizzare la Società e la pone di fronte ad un bivio – ridimensionarsi a Fiera locale o porsi come interlocutore nazionale con idonee risorse da ricercare con nuovi investitori.
I fatti rilevati che abbiamo commentato servono solo per alzare la posta e rivendicare una nuova Presidenza da affidare ad un soggetto gradito, o meglio pilotato, da quello uscente che vorrebbe essere congedato con tutti gli onori possibili e, di fatto, continuare a gestire la Fiera – stessa tattica seguita in Libera con la nomina di Filippini che poi ha portato al commissariamento.
Giudicate voi se il Presidente uscente merita questo trattamento per quello che lascia, spiegando l’acquisto dell’auto di rappresentanza a chi è stata affidata e se deliberata, le perdite della Società CRF USA di circa € 300.000, l’ammontare del debito per la causa persa con la Soc. MV che ha costretto la Fiera a pagare € 500.000 a febbraio 2017 per evitare il precetto e un ricorso pendente che prevede ulteriori pesanti esborsi, una spesa di oltre € 2 milioni per l’organizzazione eventi e fornitura di servizi con quali criteri di trasparenza vengono affidati gli incarichi e se sono deliberati, la diminuzione del MOL (margine operativo lordo) del 20% dovuto al calo di fatturato proprio del Bovino da Latte e dei minori spazi espositivi impegnati ( – 4.800 mq), il Quartiere Fieristico impegnato per 116 giorni – pari a un terzo l’anno, i debiti V/Banche per oltre € 5 milioni, interessi passivi di € 200.000, valore della produzione sceso dall’8.79% rispetto al 2015, aumento di n.5 dipendenti di fronte ad evidente stato di crisi, nonostante tutti gli anni la Fiera benefici di “contributi in c/esercizio” di € 600/700 mila.
Vedremo il Bilancio 2017 della Fiera quali dati ci riserva. Il Senatore Pizzetti è ancora convinto che la Fiera di Cremona è “una di quelle gestite meglio”: commenti pubblicamente i dati di Bilancio 2016 sopra riportati, sono pubblici. Parliamo anche dei Bilanci della Libera e del Gruppo Editoriale con la Presidenza Piva, come pure di ENPAIA a Roma dopo le dichiarazioni del Presidente della Commissione di Controllo Parlamentare sul parere definitivo sui Bilanci “che ovviamente non sarà molto positivo”. Le diverse Presidenze Piva sono paragonabili alla frase attribuita al Re di Francia Luigi XV “dopo di me il diluvio”. Dunque, la Coldiretti di Cremona rifletta bene prima di accettare la guida della Fiera, potrebbe trovare delle sorprese inaspettate – pretenda una verifica contabile sugli ultimi Bilanci prima di decidere. Questo spassionato consiglio riguarda qualsiasi altro soggetto eventualmente interessato ad assumere la guida della Fiera di Cremona.
Che la Fiera del Bovino da latte 2017 sia stata di parte e divisiva è dimostrato dalle interviste finali gestite da La Provincia con il Presidente Piva, il Presidente di Confagri nazionale, il Presidente Confagri lombardo e il Presidente dell’Anga/Confagri. Nessuno spazio è stato concesso agli altri Soci, né a Coldiretti (scontato) e tantomeno al Sindaco Galimberti, al Presidente della Provincia Viola e della Camera di Commercio Auricchio, seppure ogni anno versano congrui contributi alla Fiera. Lo spazio è stato negato anche a tutti gli altri Rappresentanti Istituzionali Soci anch’essi della Fiera. Sapete quanto pesa la Libera in Fiera ? – il 5% al pari di Coldiretti, Consorzio Agrario, Fedagri Coonfcooperative, Associazione Industriali e altri illustri Soci.
Come si può tollerare una simile arroganza e una gestione padronale che non ha eguali, rappresentando il 5% del capitale ? E’ arrivato il momento di porre rimedio a tale stortura – l’Ente Fiera va difeso e salvaguardato, ma serve una chiara e netta discontinuità con questa Presidenza e un nuovo modo di gestire e rapportarsi con i Soci e con tutte le Categorie rappresentate.
Nella lista dei dimenticati va rammentato anche il Presidente della Libera Nolli che non ha lasciato traccia della sua presenza, come al solito, anche se ha messo a disposizione l’Organizzazione e il giornale.

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