Set 23 2017

piva e l’enpaia-sette 23 09 2017

Published by at 2:07 pm under costume,cronaca cremonese,cronaca nazionale

PIVA E L’ENPAIA – CONSIDERAZIONI FINALI – SETTE
CONSIDERAZIONI SUI BILANCI ENPAIA 2014-2015-2016 (seconda parte)
Torniamo ad ENPAIA e prendiamo in esame le diverse criticità.
SQUILIBRIO GESTIONALE
Nel quadro di riepilogo già riportato nella relazione 2016 appare evidente la differenza tra costi e valore della produzione per decine di milioni di euro mentre, come richiamato dal Collegio, è necessario avvicinarsi all’equivalenza con una drastica revisione dei costi della struttura. In tutti gli anni presi in esame le aliquote contributive a carico degli iscritti sono aumentate, mentre i costi sono stabilizzati da tre anni. Urge un piano organico di riduzione delle spese con obiettivi graduali per arrivare all’equilibrio gestionale con il contestuale aumento delle entrate con maggiori proventi immobiliari/finanziari, oltre che con la vendita di immobili sperando nelle plusvalenze (il piano di vendite degli immobili già deliberato dal 2015 è fermo).
Si ribadisce che la “gestione caratteristica” dell’Ente Previdenziale ENPAIA si basa sul confronto valore/costi della produzione che è sbilanciata con maggiori costi mediamente rilevati in € 32/34 milioni che di fatto sono una perdita (dovrebbero bilanciarsi). Si cerca di porre rimedio con gli introiti del patrimonio immobiliare/finanziario, con rese decrescenti. Ma la coperta è corta.
Il patrimonio versato dagli iscritti deve essere tutelato e valorizzato al meglio, evitando scorciatoie o peggio, investimenti a rischio come invece, purtroppo, accade in ENPAIA.
RENDIMENTO PATRIMONIO IMMOBILIARE
 Gli immobili a Bilancio di ENPAIA si trovano a Roma, in parte in aree periferiche e la restante nelle zone centrali della città.
E’ da tenere presente che su Roma la crisi immobiliare è stata meno pesante rispetto ad altre città, quasi ininfluente nelle aree centrali dove i valori sono rimasti pressoché invariati. Il valore dei fabbricati iscritto a Bilancio nel 2016 è di € 370 milioni.
L’andamento dei proventi della gestione immobiliare negli ultimi quattro esercizi è il seguente (rendimenti netti) – fonte Relazione al Bilancio:

2013 2014 2015 2016
2.82% 1,66% 1,52% 1,38%
Sul risultato 2016 pesano le sfittanze abitative/commerciali.
Si evince chiaramente che la performance di gestione è molto bassa e il 2016 evidenzia il peggior risultato di gestione, nonostante evidenti segni di ripresa del mercato immobiliare nel 2017 è stata prevista una ulteriore riduzione del rendimento.
A fronte di tali risultanze, il CDA ha deliberato un “piano di dismissione di immobili residenziali” nel triennio 2016-2018 del valore complessivo di oltre € 150 milioni che interessa n.500 unità immobiliari. Dunque un piano di vendita importante che ha contribuito ad allarmare gli inquilini e attenzionato la stampa. Difatti nelle audizioni della Commissione Parlamentare di controllo detto argomento è stato ripetutamente sollevato. Preoccupazioni rinviate, perché il piano di vendita non è mai decollato causando, come già riferito, la cancellazione di una plusvalenza preventivata nell’esercizio 2016 di € 11.7 milioni. Non si conoscono le motivazioni di questa mancata attuazione della deliberazione consiliare che era necessaria e non più rinviabile al fine di riequilibrare il Bilancio ENPAIA.
Occorrerà verificare se il valore degli immobili iscritti in Bilancio (circa € 370 milioni) corrisponde al valore di mercato, oppure è stato sovrastimato non avendo, tra l’altro, proceduto agli ammortamenti come evidenziato nelle precedenti relazioni. Se così fosse il piano di vendita anziché portare le utilità attese, si tramuterebbe in un bagno di sangue con perdite pesanti. Le Autorità di Vigilanza vigilano ? La Commissione Parlamentare controlla ? Perché il Collegio Sindacale non è stato sentito in audizione, visto che è l’Organo preposto al controllo e che verbalizza e segnala puntualmente tali aspetti ? Non bisogna aspettare che termini l’anno 2017 per intervenire. Ultima domanda: perché il Direttore Generale non è più in carica da luglio 2017 ed è stato nominato, di nuovo, un facente funzioni – cosa è successo, è diventato l’agnello sacrificale ? In un quadriennio di Presidenza siamo alla seconda reggenza necessitando, invece, di stabilità organizzativa/direzionale nella gestione ENPAIA in un momento così delicato.

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