Mar 22 2017

la legge del più forte-quattrocentosessantotto 22 03 2017

Published by at 7:23 pm under Pubblica Amm.ne

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – QUATTROCENTOSESSANTOTTO
Il Gip non si preoccupa d’andar giù per il sottile, tanto Maurizio Iori è un assassino; ecco come risolve il problema Xanax:
“Egli dopo l’acquisto del necessario deve aver preparato la mistura di pillole schiacciate con il mortaio che ha poi probabilmente diluito in qualche bevanda o nelle salse al pompelmo ed al mirtillo che verosimilmente ha portato con sé già pronte insieme al necessario per la cena etnica che egli stesso aveva preannunciato a Claudia per non insospettirla della presenza dei fornelletti.”
Un capolavoro di logica in cinque righe, carezzato dai probabilmente verosimilmente che il codice impone al giudice. Vediamo cos’ha in comune e non coi colleghi delle Corti d’Assise, il Gip. Tutti, Cassazione compresa, berranno che Claudia non si insospettisce dei fornelli perché con essi si cucina meglio il sushi, invece del gas di casa; e tutti dimenticano d’aver letto Paola che la sorella Claudia diceva che Maurizio Iori non sapesse nemmeno maneggiare una pentola; ubi maior, la condanna, minor cessat, tutto il resto.
Tutti dimenticano come la piccola Livia, due anni e mezzo, abbia preso lo Xanax, non certo in salse al pompelmo e al mirtillo che un bimbo rifiuta, e che l’autopsia non ha trovato nel suo stomaco.
Il diverso. Le Corti d’Assise dan per certo, per la divinazione che il codice permette ai giudici più meritevoli, che in realtà lo Xanax fosse in gocce, non in ingombranti e poco credibili pastiglie; perché sul tavolo ci fossero i blister invece dei boccettini, o non lo spiegano, o usano parecchio la fantasia.
Il Gip, confronto ai colleghi, si attiene più ai fatti; confronto ai colleghi, ripeto e sottolineo. Sul tavolo ci sono le pastiglie, dunque pastiglie! Ma siccome rifilarne 95 di nascosto è impossibile, anche per un giudice italiano, ecco il medico dottor Iori impadronirsi di un mortaio, schiacciarle bene bene fino a ridurle quasi gocce e poi spargerle in cibi e bevande non meglio indicati. Certo doveva essere un medico ben scadente, per non capire quanto fosse più semplice procurarsi subito le gocce……

Cremona 22 03 2017 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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