Ott 31 2016

piccolo mondo antico-centocinque 30 10 2016

Published by at 7:31 am under costume,cronaca cremonese

PICCOLO MONDO ANTICO – CENTOCINQUE
E al datore di lavoro in conto Locci, ingegner Orlandi Paolo, tocca subire una lezione di diritto sindacale, che riassumo in una riga: “le mando per conoscenza il contratto collettivo”; mittente, il sindacalista che spiega in tre parole cos’hanno fatto a Castelverde e Uniti, e cosa non dovevano fare; e già che c’è, come si scrive una lettera. Siamo sempre in compagnia di Apelle e il calzolaio: se uno è ingegnere, si metta a leggere/scrivere progetti, il diritto e la politica li lasci a chi del mestiere. Salvo preferisca finir sulla bocca di tutti.
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nel nostro caso Vittorio Dotti, ha, per legge, numerose garanzie che lo proteggono; eccone una, tratta dal Documento:
—Non può subire pregiudizio alcuno a causa delle svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla Legge per le rappresentanze sindacali—
Non deve subire alcun pregiudizio; alla lettera, il Dotti non ne ha subiti, la Locci band ha solo ordinato di eliminarlo, e gli obbedienti hanno ben volentieri obbedito!
Lasciarlo in carica avrebbe comportato seccature a non finire; pagina 50 del Documento salute sicurezza:
—Entro luglio 2016 affidare incarico a tecnico competente dotato di idonea strumentazione di misura per eseguire una valutazione strumentale del livello di esposizione personale dei lavoratori ai campi elettromagnetici secondo la legislazione e le linee guida vigenti—
E se il Dotti bussa alla porta del sindaco Donna Locci per chiedere: “l’avete affidato l’incarico al tecnico competente eccetera?” e l’incarico è stato affidato come le uscite di sicurezza del salone del pubblico? Evidenti i motivi per cui il Dotti doveva essere sostituito il più in fretta possibile con un collega attento alle esigenze politiche…….. Diamo il caso, il Dotti è un rompipalle, se ne fosse uscito anche con questa:
—Ai sensi dell’art. 28 comma 1 del D.Lgs 81/08 il Datore di lavoro deve valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute a cui possono essere esposti i lavoratori tra cui anche quelli correlati allo stress lavoro correlato.
Si definisce “stress lavoro correlato” le reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste lavorative non sono commisurate alle capacità, risorse o esigenze del lavoratore oppure la reazione ad aspetti avversi e nocivi del
contenuto, dell’ambiente e dell’organizzazione del lavoro caratterizzata da elevati livelli di eccitazione ed ansia, spesso accompagnati da senso di inadeguatezza.
Possibili conseguenze dello stress lavoro correlato sono:
– Sindrome del “burnout”
– Particolari stati d’animo (ansia, irritabilità, esaurimento fisico, panico, agitazione, senso di colpa, negativismo, ridotta autostima, empatia e capacità di ascolto, ecc.)
– Somatizzazioni (emicrania, sudorazione, insonnia, disturbi gastro intestinali, ecc.)
– Reazioni comportamentali (assenze o ritardi frequenti sul posto di lavoro, chiusura difensiva al dialogo, distacco emotivo dall’interlocutore, ridotta creatività, ricorso a comportamenti stereotipati, ecc.)
La metodologia di analisi seguita è quella indicata dalla Circolare Ministeriale del 18 Novembre 2010 recante “Indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro correlato”—

Che poi non è altro che l’esito del famoso sondaggio fatto davvero tra i dipendenti del Comune di Castelverde e Uniti…….

Cremona 31 10 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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