Lug 30 2016

la legge del più forte-duecentotrentatre 30 07 2016

Published by at 5:39 am under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOTRENTATRE
Giorno di sosta per dare spazio a Franco Coppi, uno dei più noti penalisti italiani. Dalla Stampa on line:
— “È passato un anno e non abbiamo ancora notizia delle motivazioni della sentenza di appello, siamo di fronte a una grave lesione dei diritti della difesa”. Il professor Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo in secondo grado il 27 luglio del 2015 per la morte della cuginetta Sarah Scazzi, insieme alla madre Cosima, denuncia quello che ritiene un fatto gravissimo. “Dopo cinquant’anni di professione ne ho viste di tutti i colori, ma non mi era mai capitato di dover aspettare 11 mesi la motivazione di primo grado e adesso avere passato l’anno senza conoscere le motivazioni del secondo grado”—
Le motivazioni andavano depositate entro novanta giorni; volendo fare una battutaccia, Davigo Piercamillo l’ha appena confermato: i giudici aspettano le ferie per scrivere le motivazioni! Volendo essere seri, se l’appello fosse stato presentato con un giorno di ritardo, sarebbe stato dichiarato inammissibile, per via che la legge è eguale per tutti. E adesso ci avviciniamo tremendamente al caso Iori:
—Un processo quello di Avetrana, tormentato da colpi di scena, testimoni sospettati di false dichiarazioni, giudici popolari ricusati, sognatori, terminato nei due primi gradi di giudizi con condanne pesantissime per le due donne: fine pena mai. E 1630 pagine di motivi in primo grado. “Troppe, sostiene Franco Coppi, il giudice che è convinto della colpevolezza dell’imputato e di dover infliggere l’ergastolo dovrebbe avere delle idee così chiare e avere in mente dei punti di riferimento così solidi e così lucidi da non avere bisogno di un’enciclopedia per rappresentare le ragioni del suo convincimento”. Coppi approfitta del caso Misseri per far notare che oggi in Italia il principio del dubbio pro reo purtroppo non passa nel cuore di chi lo dovrebbe applicare. E a volte viene il sospetto che nel dubbio si preferisca condannare piuttosto che assolvere.— Su come son state rese le testimonianze nel caso Iori, ho scritto in abbondanza, sia per come han parlato i testi, sia per come le ha dirette la Corte a Cremona; le pagine molto meno delle 1630, ma non una riga che spiegasse in modo preciso come Iori avesse rifilato lo Xanax; idee chiare e punti di riferimento solidi, basta pensare al telefonino dimenticato in casa che vale alibi, o ai blister in fila come soldatini, prova essenziale; e il giornale rende male ciò che Coppi ha senz’altro detto: la condanna solo, lo prevede la legge, in caso di certezza al di là di ogni ragionevole dubbio. E siccome Coppi è Coppi, come la sua giustissima protesta è arrivata sulla Stampa, immediatamente il Ministro ha ordinato un’ispezione! Del terribile e sconosciuto caso Iori, solo il mio piccolo blog scrive….
Cremona 30 07 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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