Giu 28 2016

la legge del più forte-duecentouno 28 06 2016

Published by at 9:51 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – DUECENTOUNO Dall’articolo di Valter Vecellio sull’affascinante on line www.lavocedinewyork.com. A chi, per partito preso e senza la minima conoscenza degli atti, dà per certa la colpa di Maurizio Iori ma, se cambia argomento, per partito preso e senza la minima conoscenza degli atti, si straccia le vesti per la sorte del povero Tortora, io rinuncio a spiegare Iori, sono abbastanza vecchio per sapere inutile cercar di convincere chi è già convinto; mi tolgo solo la soddisfazione di un sogghigno: usata male, qualche prova contro Tortora c’era, i pentiti veri hanno portato alla condanna, dopo aver controllato le rivelazioni, di mafiosi di spicco; nei processi Iori i giudici non han nemmeno descritto come Iori sarebbe riuscito a rifilare alle “vittime” l’incredibile quantità di Xanax trovata nei loro corpi……. ——Ancora oggi, trentatré anni dopo, resta inspiegabile come degli investigatori, dei magistrati, abbiano potuto dare credito a personaggi come Giovanni Pandico o Pasquale Barra, e via via, poi, a tutti gli altri sedicenti “pentiti”. Ancora oggi, trentatré anni dopo, resta inspiegabile che il Pubblico Ministero, nella sua requisitoria abbia potuto dire, senza ombra di incertezza: “…Ma lo sapete voi che più cercavamo le prove della sua innocenza, più emergevano elementi di colpevolezza?”. “Cercavamo”… Mai pedinato per coglierlo con le mani nel sacco, come pure sarebbe stato logico fare. Nessuna intercettazione telefonica nelle sue utenze. Nessuna ispezione patrimoniale e bancaria per cercare di individuare come e dove finiva il frutto del suo delinquere; neppure ci si dà pena di verificare a chi appartiene realmente il numero di telefono trovato nell’agendina di una convivente di un camorrista da quattro soldi. “Cercavamo”… Chi ha cercato? Come ha cercato? Cosa ha trovato? A trentatrè anni di distanza, sono interrogativi senza risposta. Nessuno dei “pentiti” che ha accusato Tortora è stato chiamato a rispondere per calunnia. I magistrati dell’inchiesta hanno fatto carriera. Solo tre o quattro giornalisti hanno chiesto scusa per le infamanti cronache scritte e pubblicate. Ora tutti parlano dell’infamia di cui Enzo è rimasto vittima. Trentatrè anni fa, quando dire quello che oggi dicono tutti, s’era in pochi: Piero Angela, Giacomo Ascheri, Enzo Biagi, Vittorio Feltri, Massimo Fini, Indro Montanelli, Marco Pannella, chi vi parla… Eppure quando Tortora viene esibito come “mostro”, in realtà di una mostruosità è vittima; mostruosità che si può vedere subito, e proprio chi avrebbe dovuto e potuto vederla non la vede. Non vuole vederla.
Cremona 28 06 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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