Feb 28 2016

la legge del più forte-ottanta 28 02 2016

Published by at 9:12 pm under cronaca cremonese,Giudici

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – OTTANTA
Due udienze son bastate alla Corte di Cremona per sapere se Maurizio Iori avesse comprato il sushi il 19 o il 20 luglio 2011; anche da questo “pesante indizio” l’inesperto di processi capisce che non c’è altro contro Iori. Se mi chiedete non dico mesi, la settimana dopo, il giorno del fruttivendolo, macellaio, fornaio, Esselunga eccetera, non mi vergogno: difficile sappia rispondere. Sottolineato invece in ogni forma, in ogni grado di giudizio, dai difensori: per iniziare non il processo, ma le indagini, bisogna prima convincere se è possibile rifilare di nascosto in pochi minuti quasi a digiuno 95 pastiglie di Xanax; e anche facendo la “traduzione” in gocce, che i rilievi e l’autopsia non consentono, le gocce, amarissime, dovrebbero essere “coperte” da tre litri di succo di pompelmo; ostacolo che le Corti superano facendo intendere che le gocce fossero poche, dato, questo, in contrasto assoluto con l’autopsia. La legge del più forte, è il titolo più efficace che m’è venuto dopo la Cassazione, di cui aspetto i motivi, e di nuovo una caratteristica di tanti giudici: un quarto d’ora per confermare le sentenze di merito, sinonimo di certezza, e siamo ormai a quasi tre mesi di attesa per la spiegazione….
E’ un vezzo comune, non faccio addebiti particolari ai giudici del nostro caso; a far capire, uno per tutti, la Cassazione definitiva per Alberto Stasi: il Procuratore generale chiede un nuovo processo perché, lo dice chiaro, le prove a carico non convincono; la Corte condanna. La terza via non esiste: uno dei due non “capisce” il significato “costituzionale” del 533cpp, quello della condanna se la colpa è certa al di là di ogni ragionevole dubbio. Provvedimenti del Consiglio superiore della magistratura? Figuriamoci, il principio “costituzionale” è la più completa libertà del giudice, basta scriva perché se l’è presa….
Oggi non vedo che un rimedio, praticabile subito, purché la “pubblica opinione” voglia; ormai, dopo tre anni, mi avvicinano avvocati di tante parti d’Italia, per complimentarsi col mio lavoro: gli Ordini professionali si decidano, passino il Rubicone, prendano tutti i processi Iori del loro distretto e li rendano noti come faccio io. Che il popolo italiano sappia quali sentenze si pronunciano in suo nome; che capisca: oggi a Iori, domani a me.
Un processo Iori recitato in ogni dove, piazze, teatri, Tv, giornali, ma non coi soliti Sabelli Rodolfo a recitare che i colleghi son tutti Falcone e Borsellino e fremono per la Giustizia contro la politica malandrina: sbattergli in faccia sfere di cristallo e acquisti di sushi a go-go, di cui le sentenze Iori son generose!

Cremona 28 02 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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