Feb 27 2015

osservazioni di un associato-ottanta 27 02 2015

Published by at 2:37 pm under cronaca cremonese,Striscia La Provincia

OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – OTTANTA
Più epitaffio di questo:
“Il presidente della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio, auspica una soluzione condivisa. In ogni caso – dichiara – la Camera, che è la casa delle associazioni, si atterrà alle indicazioni che da queste arriveranno. Se ce ne sarà una sola sarà tutto più semplice. Dovessero essercene due, ci atterremo alla posizione maggioritaria.”
E’ la chiusura del pezzo di Alessandro Rossi, su Mondo Padano, il giornale di Arvedi, a proposito del nuovo presidente di CremonaFiere; Alessandro Rossi che a differenza di tre settimane fa, quando incoronava Pivantonio, e da quel che scrive oggi credo proprio di sua iniziativa, deve scrivere con tutti gli accorgimenti dovuti alle buone maniere e al perbenismo cittadino che il presidente è Maurizio Ferraroni, imprenditore capace e ben visto anche fuori del suo ambiente. Mentre, come sogghigna sopra il buon Auricchio, Pivantonio non lo vuole più nessuno, non ha nemmeno l’appoggio completo della Libera, per cui, non avendo il favore delle categorie economiche, lo stesso Auricchio dovrà unirsi ai propositi dichiarati da tempo dal Galimba eccetera.
Io non sono, nel linguaggio, un perbenista, per cui vado giù duro e scrivo come si fa tra amici: dopo il 16 ottobre, Pivantonio l’ha preso di nuovo nel culo, ma non solo dai suoi, dalla città quasi al completo!
E se deve dir grazie a qualcuno, lo dica anzitutto alla sua arroganza, ben testimoniata dall’uso della Provincia fin che c’è diretta dal suo portavoce Zanolli Pennadoro Vittoriano. Le categorie, le Istituzioni, non sono nemmeno scese all’esame delle sue qualità imprenditoriali, tra l’altro messe in luce dallo stato comatoso della Libera, si son fermate molto prima: basta arroganza. Se non può farne a meno, la sfoghi coi damigelli Criniera Reverberi Folli e pivantonini in genere: in città, ha stufato!
Altra stazione della Via Crucis: i conti della Provincia fin che c’è. E dai e dai anche i pivantonini più integralisti l’han capita: Pivantonio è grosso, ma i debiti di più!
E sembra cerchino di venderla, tanto per provare senza essercene bisogno che la realtà la vedono molto a modo loro: ammesso trovino un compratore, e a che prezzo, i venti e passa milioni che gli restano sulla schiena come li pagano?
Del resto che c’è da aspettarsi da persone che con la relazione Begatti/Antonelli sotto il naso, quattro mesi a controllare Pennadoro che perde copie ogni giorno, non fossero bastati i sei anni prima, affidano proprio a lui il compito, da nulla! di raddrizzare il giornale?
Mussolini ha lasciato detto: non è difficile governare gli italiani, è inutile!
Ormai il presidente nazionale Mario Guidi non ha che uno strumento, se spera ancora e vuole salvare la Libera: il commissario. Senza farsi impigliare dai soliti perbenismi di prammatica, manca il tempo, uno da fuori, lontano dalle parti eccetera: che conosca bene l’ambiente e sappia ancor meglio che deve fare. Manca il tempo, per chi sappia leggere i conti.

Cremona 27 02 2015 www.flaminiocozzaglio.info

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