Flaminio Cozzaglio

IL PERICOLO NUMERO UNO

Il 22 giugno scorso Sua Eccellenza Quattro Cognomi (ricordate sempre che Tancredi è il nome, il resto tutti cognomi, n.d.r.) presiedeva la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sul problema dei pescatori di frodo del Po, che oltre a usare mezzi illeciti di pesca, ruberebbero le barche dei colleghi in regola.
Sua Eccellenza constatava che il fenomeno, oltre a non essere in aumento, non è particolarmente significativo, perché i furti si attestano su una media di due all’anno.
Invece il sei luglio Sua Eccellenza, tra un impegno e l’altro, presiedeva una riunione tecnica di coordinamento delle forze di Polizia al fine di esaminare le criticità riscontrate nella circolazione stradale del Capoluogo, determinate dal mancato rispetto delle regole del codice della strada da parte dei conducenti di velocipedi.
Conclusione: sanzionare le condotte poste in essere in violazione di dette regole.
Prendo da cremonaonline del 10:
I tanto sospirati controlli lungo il Grande fiume sono arrivati, ma sabato sera i pescatori di frodo non solo li hanno elusi: se la sono pure presa con gli agenti guardia-pesca coordinati dalla polizia provinciale, che sono stati aggrediti sia verbalmente che fisicamente, subendo un lancio di pietre contro la loro imbarcazione. Sul posto sono dovuti intervenire i carabinieri, ma i pescatori sono riusciti ad andarsene, sempre protetti dal buio e dal fatto che le forze dell’ordine non hanno a disposizione particolari mezzi per gli interventi sul fiume.

Cremona 12 07 2011 www.flaminiocozzaglio.info

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