Mag 02 2011

viva la morte 03 05 2011

Published by at 11:34 pm under costume,politica internazionale

VIVA LA MORTE

Capisco bene l’importanza dell’uccisione di Bin Laden e immagino quanto più volentieri gli Usa , avessero potuto , se lo sarebbero portato nei loro tribunali per farlo vedere a tutto il mondo : una specie di trionfo dell’imperator statunitense .
Ma , dall’impossibilità di rispettare la vita , di chiunque , in nome dei nostri duemila anni di civiltà con cui pretendiamo di istruire il resto del mondo , a presentare la morte , pur del nemico più odiato , come fosse gioia e spettacolo , ce ne corre .
Fine del prologo .
Adesso mandatemi pure al diavolo , meglio , non leggetemi , ma nulla sopporto di questa sporca faccenda . Se non il coraggio disperato di Bin Laden , che piuttosto di farsi catturare , sceglie la morte . Ecco come finisce secondo Sallustio l’avventura umana di Catilina , il primo Bin Laden della storia : come vede i suoi in rotta e si trova solo con un pugno di uomini , memore della sua stirpe e dell’onore di un tempo , si getta nel folto della mischia e qui cade combattendo . Dopo quasi duemila anni fu Napoleone il primo a dire che non poteva essere solo il mostro descritto dai contemporanei .
Ricordiamoci , noi vincitori dell’evo moderno , che chi perde è sempre un terrorista , come i palestinesi in Israele , ma colti e sapienti come siamo , chiediamoci anche se una semplice intifada (lancio di pietre) potrebbe ridargli la loro terra .
Usiamo senza troppa retorica i principi morali come una qualsiasi valuta : mentre uccidiamo il terrorista , per riorganizzare la distribuzione di una tutto sommato piccola parte del petrolio mondiale , dichiariamo guerra alla minuscola Libia , armando l’opposizione e buttandola nella mischia : il sangue bianco è troppo bianco per essere sprecato . La dichiariamo naturalmente per abbattere un tiranno che maltratta il suo popolo , che starebbe buono se noi non lo armassimo . E trattiamo da amici la Cina , che ha in mano il debito pubblico statunitense . Dopo aver recitato la consueta scenetta : ma da voi i diritti umani ? fingiamo di andarcene con la coda tra le gambe dopo l’altrettanta scenetta : affari nostri .
Ricordiamoci dei principi dei processi di Norimberga , che non stavano in piedi come legittimità , ma dovevano rifondare le relazioni del mondo .
Oggi non siamo nemmeno capaci di rispettare una sepoltura , “perché potrebbe diventare luogo di culto” . Potenti come siamo ci son voluti dieci anni per mettergli le mani addosso . Brutto segno , quando i poveri aumenteranno la loro forza , faranno pagare tutto ai nostri figli .

Cremona 03 05 2011 www.flaminiocozzaglio.info

P.S. Potrei essere frainteso , Bin Laden è molto scorretto , ma noi siamo lì ….

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