Archive for the 'costume' Category

Ago 09 2019

tartufi di tutto il mondo, unitevi!

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TARTUFI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! Arturo Diaconale, direttore dell’Opinione delle Libertà, fosse vissuto in altri tempi, avrebbe fatto una pessima fine! —“Questo è tempo di resistenza umana, civile, religiosa”. Così il direttore della rivista “La Civiltà Cattolica”, padre Antonio Spadaro, ha commentato la battuta di ringraziamento alla Madonna pronunciata da Matteo Salvini in occasione dell’approvazione da parte del Parlamento del Decreto sicurezza-bis. A Spadaro ha fatto eco il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, che ha rilevato polemicamente come “i simboli religiosi valgono solo nel contesto di una fede vissuta, altrimenti sono una sterile ostentazione”. I cattolici progressisti che sostengono ed ispirano Papa Francesco, in sostanza, tornano a scendere in campo invitando alla mobilitazione dei veri fedeli contro la presunta blasfemia di Matteo Salvini. Ma non c’è nulla di religioso nella loro preannunciata battaglia. Di ostentatori della fede è sempre stato pieno il mondo. E solo un problema di convenienza politica ha spinto le gerarchie ecclesiastiche ad assumere posizioni contrarie o a favore. Non c’è bisogno di rievocare le benedizioni ai gagliardetti fascisti durante il regime o il sostegno esplicito al ceto politico democristiano che sull’ostentazione della fede poggiava gran parte del proprio consenso popolare. Allora Dio e la Madonna potevano essere evocati e ringraziati senza problemi. Oggi, invece, se questa invocazione e questo ringraziamento proviene dal leader della Lega diventa uno scandalo che suscita addirittura la necessità di lanciare campagne di resistenza “umana, civile, religiosa”. La contraddizione in chi ha consentito per decenni ai preti pedofili di continuare a rappresentare la religione di Cristo è smaccata. Ma innescare una qualsiasi polemica su questo terreno è del tutto superfluo. Perché la vera questione su cui discutere è la scelta della Chiesa di Francesco di tentare di risolvere la propria crisi rinnegando la propria antica identità religiosa e puntando a definire una nuova identità solo ed esclusivamente sul terreno politico e sociale. Con l’adozione di una Teologia della Liberazione che impegna il Papa ad essere non più il Defensor Civitatis, ma lo strumento di rivendicazione solo dei poveri, dei diseredati, dei migranti. La Chiesa di Francesco, in sostanza, si trasforma in un soggetto politico che si occupa solo ed esclusivamente di questioni politiche e sociali. È difficile prevedere se questa operazione di cesura con il misticismo e la religiosità del passato e di estrema politicizzazione in vista del futuro possa avere successo. Di fatto inserisce la Chiesa nell’agone politico. E, oltre a dividerla al proprio interno, la mette in condizione di subire le intemperie della battaglia politica. I vari Spadaro sono dunque avvisati. Quando si dirà che la loro “resistenza umana, civile, religiosa” è una irrealistica forzatura per un Paese che non è la Colombia, non potranno ammantarsi della loro tonaca per elevarsi fuori della mischia.

Ceriana 09 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 09 2019

ancora un’autorevole conferma 09 08 2019


ANCORA UN’AUTOREVOLE CONFERMA che appare sull’Opinione delle Libertà: le razze esistono! Insultare un magistrato in udienza o un Carabiniere che vorrebbe arrestarti, con un carezzevole: “lei è uno stronzetto”, costa caro; rivolto a un banale vigile urbano dovrebbe costare, al massimo, per Mattarella, un lievissimo: “non farlo più” —L’articolo 16, lettera b del decreto – scrive Mattarella – rende inapplicabile la causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto, quando il reato è commesso nei confronti di un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni. Ribadisce il presidente: “Non posso omettere di rilevare che questa norma non riguarda soltanto gli appartenenti alle forze dell’ordine ma include un ampio numero di funzionari pubblici, statali, regionali, provinciali, comunali nonché soggetti privati che svolgono pubbliche funzioni, rientranti in varie e articolate categorie, tutti qualificati pubblici ufficiali, sempre o in determinate circostanze”. Per Mattarella, “tra questi i vigili urbani e gli addetti alla viabilità, i dipendenti dell’Agenzia delle entrate, gli impiegati degli uffici provinciali del lavoro addetti alle graduatorie del collocamento obbligatorio, gli ufficiali giudiziari, i controllori dei biglietti di Trenitalia, i controllori dei mezzi pubblici comunali, i titolari di delegazione dell’Aci allo sportello telematico, i direttori di ufficio postale, gli insegnanti delle scuole, le guardie ecologiche regionali, i dirigenti di uffici tecnici comunali, i parlamentari”.

Ceriana 09 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 09 2019

la consegna degli ostaggi 09 08 2019

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LA CONSEGNA DEGLI OSTAGGI

Il Dubbio; scopro che un personaggio del calibro di Massimo Cacciari la pensa come me sulla fine del Governo Salvini…..

—Le elezioni non convengono a nessuno, nemmeno a Matteo Salvini. E non ci saranno, perché sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a dire no, per portare a casa la legge di Bilancio ed evitare il tracollo definitivo del Paese. A dirlo è il filosofo Massimo Cacciari, secondo cui a farne le spese sarà comunque il M5s: «faranno i salti mortali per restare attaccati alle poltrone, perciò consegneranno a Salvini i ministri Toninelli e Trenta»

Ceriana 09 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 09 2019

più incredulo di san tommaso 09 08 2019

PIU’ INCREDULO DI SAN TOMMASO

La notte umida di Pescara, Repubblica ancor più appiccicaticcia contornata dai comizi democratici di Anpi Libera e altri ancor più democratici, fosse possibile, Salvini in persona a promettere, bene, fin che non leggo la data del voto del nuovo Parlamento, credo più al già usato tiramolla tra Lega e 5 Stelle che allo scioglimento delle Camere.

—Pescara. “Mi candido premier. Chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e di salvarlo”. La prima frase da candidato premier, Matteo Salvini, la pronuncia nella notte umida di Pescara, riprendendo sul lungomare affollato di fan assiepati sulla spiaggia il suo “Estate tour”. Un viaggio balneare nel Sud del Paese che adesso ha un nuovo significato, con la crisi ufficialmente aperta. Il palco è allestito nello “stadio del mare”, davanti alla Nave di Cascella, non lontano dalla zona della Madonnina, al porto, dove qualche centinaio di attivisti hanno dato vita a una manifestazione di protesta organizzato da Anpi, Libera e altre associazioni.

Ceriana 09 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info focozzaglio@gmail.com

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Ago 09 2019

qui cremona-trecentosessantanove 09 08 2019

QUI CREMONA – trecentosessantanove

La Provincia fin che c’è oggi apre l’on line, e a tutta prima pagina in carta, da far temere si stia trasformando in un giornale d’inchiesta; la Fiera? No, ecco il ben altro:

—L’attività investigativa del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei carabinieri di Cremona si è conclusa nelle ultime ore e ha tutte le caratteristiche di un’indagine destinata a sollevare un rovente caso politico, oltre che giudiziario, almeno se le ipotesi di accusa dovessero essere confermate: nel mirino, sotto inchiesta, c’è il Festival Acquedotte. Gli atti, firmati dagli investigatori dell’Arma, sono stati trasmessi alla competente procura della Repubblica l’altro ieri.

E l’inchiesta condotta dai militari sulla manifestazione, ipotizza un sistema irregolare di assegnazione dell’organizzazione e dell’allestimento dell’evento che ha infiammato piazza del Comune per tutto il mese di luglio: da un lato, contesta la mancanza di un bando pubblico e, di conseguenza, la scelta di ricorrere ad un affidamento diretto; e dall’altro, il presunto utilizzo irregolare di manodopera e l’altrettanto presunto non completo rispetto delle norme sulla sicurezza—

Il commento di www.cremonaoggi.it, dove ben sanno che le indagini le fanno gli addetti di legge e non i giornali:

—Non mancano le ripercussioni politiche dopo che il Festival Acque Dotte è finito nel mirino del Nucleo dell’Ispettorato del lavoro dei Carabinieri, probabilmente in seguito a una denuncia presentata da terze persone. Il quotidiano locale, in un articolo di questa mattina in cui dà notizia dell’indagine, parla di un irregolare sistema di assegnazione dell’organizzazione dell’evento, fatto con affidamento diretto anziché con bando pubblico, ma anche il presunto mancato rispetto delle norme di sicurezza. Irregolarità ci sarebbero, secondo le ipotesi avanzate nel verbale, anche nell’impiego dei lavoratori. Allo stato attuale non ci sarebbero né indagati né denunciati ma soltanto un verbale dei carabinieri del Lavoro presentato in Procura—

Sempre da www.cremonaoggi.it la notizia del recupero di un’azienda storica:

—Cambio di proprietà per il noto salumificio cremonese Miglioli Plus, con sede a Pozzaglio ed Uniti. Da alcuni anni lo stabilimento, di proprietà della Famiglia Gaibazzi di Parma, era stato chiuso. Ora il Gruppo Marchese di Sanremo, già presente sul mercato italiano e attivo all’importazione, esportazione e trasformazione delle carni bovine, ha rilevato l’intero pacchetto societario dell’azienda. Obiettivo della nuova proprietà è quello di “far rifiorire lo stabilimento di Pozzaglio per la produzione, stagionatura e commercializzazione delle carni e dei salumi” fa sapere in un comunicato la nuova proprietà—

Una garbata riflessione di Gabriele Gallina, sempre su www.cremonaoggi.it, a proposito di Beretta, nome storico di Forza Italia a Crema, che per la presidenza dell’amministrazione provinciale salta tre o quattro quaglie e appoggia il candidato del Partito democratico Mirko Signoroni:

—A questo punto, visto che non siamo riusciti a fargli delle domande a “quattr’occhi”, non ci resta che fargliele pubblicamente: visto che è da alcuni anni che non ti iscrivi a Forza Italia e non partecipi alla vita del partito, perché continui a dichiararti di Forza Italia? Pochi mesi fa sei stato eletto in provincia con la lista della Lega in opposizione a Forza Italia e ora appoggi un candidato a presidente della Provincia del Pd in opposizione a Lega e Forza Italia: non è meglio che ti chiarisca una volta per tutte le idee? Su molte tematiche politico-amministrative non hai mai condiviso le posizioni con il coordinamento cittadino e provinciale di Forza Italia: perché continui a restare nel gruppo Fi per Crema confondendo i cittadini e gli elettori di Forza Italia? Non sarebbe più coerente che tu lasciassi il gruppo? Non ritieni sia arrivato il momento che quando rilasci delle dichiarazioni politiche tu chiarisca che non avendo titolo per parlare come rappresentante di Forza Italia, parli a titolo personale?»

Ceriana 09 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 09 2019

oggi a iori, domani a te 09 08 2019

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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Ago 08 2019

la legge del più forte-milletrecentoventisette 08 08 2019

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLETRECENTOVENTISETTE Dal Dubbio; qualche giudice occupa spazi che la legge non concede, se poi la legge li concede è facile immaginare il seguito….

—È il reato da sempre nel mirino di Matteo Salvini: l’abuso d’ufficio, articolo 323 del codice penale. Anche questa settimana il leader della Lega è tornato a chiederne a gran voce l’abolizione.

SALVINI VUOLE LA DEPENALIZZAZIONE
«Metà degli interventi si sono soffermati sui tempi della giustizia. In tanti operatori, sia del pubblico che del privato, hanno chiesto il superamento di alcune fattispecie come l’abuso d’ufficio e il danno erariale», ha dichiarato a margine del maxi incontro di lunedì pomeriggio al Viminale con le parti sociali.

«Su questo la posizione della Lega è nota – ha poi aggiunto Salvini -, queste sono cose che stanno ingessando sia il pubblico che il privato». Già lo scorso maggio il vice premier, in piena bagarre sulla riforma della giustizia, aveva infatti proposto di cancellare l’abuso d’ufficio dal codice penale, preoccupato dal fatto «che ci sono 8mila sindaci bloccati che non firmano nulla per paura di essere indagati».

M5S CONTRARIO
I grillini, per bocca di Luigi Di Maio, avevano però subito stroncato la proposta: «Se qualcuno pensa di poter aiutare qualche governatore abolendo il reato, allora troverà non un muro, ma un argine da parte del M5s».

Raffaele Cantone, fino al prossimo mese presidente dell’Anac, chiamato in causa si era mostrato possibilista su una modifica della fattispecie, affermando che «la norma non funziona» .

Il reato di abuso di ufficio si verifica quando il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio nello svolgimento delle sue funzioni procura «a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale» oppure «arreca ad altri un danno ingiusto». Per commettere il reato di abuso di ufficio è necessario agire «in violazione di norme di legge o di regolamento» oppure «omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti».

L’abuso d’ufficio è punito con la reclusione da uno a quattro anni. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.

DIBATTITO FRA GIURISTI
Tralasciando l’opinione di Salvini, la discussione fra i giuristi su questo reato è da sempre particolarmente accesa. La norma è stata modifica prima nel 1990 e poi nel 1997. Nel 2012, la legge Severino ha inasprito il trattamento sanzionatorio, inizialmente della reclusione «da sei mesi a tre anni».

Il problema di fondo è la possibilità data al pm di sindacare l’attività, per sua natura connotata di discrezionalità, della pubblica amministrazione.

«L’Italia è un Paese che ha 200mila leggi, decine di migliaia di regolamenti di attuazione, decine di migliaia di altre regole applicative delle leggi approvate. Ha un tasso di cambiamento vertiginoso che si aggiunge all’inflazione legislativa», affermò tempo fa il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, più volte indagato dalla Procura proprio per il reato di abuso d’ufficio.

«Bisogna mettersi nei panni di un dirigente di un ufficio appalti di un Ente pubblico e cercate di capire come sia possibile muoversi in questo ginepraio, nel quale il reato di abuso d’ufficio diventa uno di quelli che io chiamo inevitabili», aggiunse il governatore campano.

Lo “spauracchio”, infatti, è determinato dalla famigerata legge Severino che consente di sospendere dall’incarico i politici che vengono condannati anche solo in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione.

«Un funzionario o un amministratore che venga condannato in primo grado, si vede il dimezzamento dello stipendio, il demansionamento e lo spostamento a settori non operativi. Si rovina la vita», sottolineò sempre De Luca. Di questo reato “inevitabile” le vittime sono quanto mai trasversali.

LA VICENDA RAGGI
È sufficiente ricordare la vicenda del sindaco di Roma, la grillina Virginia Raggi, per l’assunzione di Raffaele Marra, il suo ex capo di gabinetto, o quella del presidente della Regione Lombardia, il leghista Attilio Fontana, per la nomina di un componente del Nucleo investimenti pubblici. Complice una giurisprudenza non sempre chiara sul punto, per evitare di rimanere anni in balia della magistratura, “l’autotutela” per il pubblico amministratore è, dunque, il non fare nulla.

A pagarne le conseguenze, però, non sono i magistrati ma i cittadini.

Ceriana 08 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 08 2019

qui cremona-trecentosessantotto 08 08 2019

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QUI CREMONA – trecentosessantotto

Il Partito democratico presenta il candidato a guidare l’Amministrazione provinciale, che il 15 gennaio dichiarava a www.cremaoggi.it:

—“E’ chiaro che se si dovesse rimettere mano ai progetti di aree omogenee e di città metropolitana, Dovera non avrebbe dubbi su dove stare”. La posizione di Mirko Signoroni, sindaco del comune cremasco non lascia spazio a dubbi. Il sogno è quello di unirsi a Lodi abbandonando l’attuale appartenenza provinciale a Cremona. La dichiarazione al quotidiano di Lodi ‘Il Cittadino’: “E’ inevitabile considerare Cremona lontana”, dichiara il primo cittadino di Dovera—

La geografia, in politica, a volte è strana: Cremona è distante da Dovera, ma non Dovera da Cremona, per fare il presidente!

Trattative continue dopo l’accordo si fa per dire in Fiera….

Ceriana 08 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 08 2019

non si vota 08 08 2019

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NON SI VOTA nemmeno per me, ma Alessandro Sallusti, direttore del Giornale di famiglia, dà un’interpretazione molto particolare, nel presupposto che il premier vero, oggi, sia Conte e non, come nei fatti, Salvini. —La domanda più frequente in queste ore è: ma perché Di Maio si fa seviziare da Salvini, mantenendo il sorriso sulla bocca, e non si torna invece a votare al più presto? La risposta è semplice: nessuno è interessato alle elezioni, chi per paura di perdere (Cinque Stelle, Forza Italia e la componente renziana del Pd), chi per paura di vincere (Lega) o di contarsi (Zingaretti). Mi spiego. Se il risultato elettorale fosse simile a ciò che rilevano oggi i sondaggi, Salvini si troverebbe a guidare da solo (o quasi) il Paese e dovrebbe traslocare dal ridente Papeete di Milano Marittima al sobrio Palazzo Chigi di Roma. Dove troverebbe la cassa vuota e fuori dalla porta non cubiste e fan in cerca di un selfie ,ma una fila di creditori imbufaliti (in primis l’Europa) che non si accontenterebbero certo di un tweet e neppure di una battuta o di una pacca sulle spalle. Perché, dunque, infilarsi in un simile vicolo cieco? Perché diventare il leader della bancarotta quando ci sono due volontari, Conte e Di Maio, disposti a farlo al suo posto? L’interesse di Salvini – che non coincide con il nostro bene – è andare avanti così il più a lungo possibile. I fessi, a questo punto, sono i Cinque Stelle che lo lasciano fare. Più che una crisi di governo questa sembra la crisi finale e mortale dei Cinque Stelle.

Ceriana 08 08 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Ago 08 2019

ricevo da giovanni de grazia e molto volentieri pubblico 08 08 2019

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RICEVO DA GIOVANNI DE GRAZIA E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICO

Dalle dichiarazioni del sindaco Bonaldi emergono due dati indiscutibili:

il Partito Democratico da una parte si permette di dare patenti di

legittimità alle altre forze politiche di opposizione,dichiarando di dialogare

“con la componente moderata del centrodestra, quella, per intenderci

che non si allea con la Lega” (testuali parole della Bonaldi!!!), dall’altra

non è in grado di proporre un proprio candidato per la carica di Presidente

della Provincia! Possibile che la sinistra in tutta la nostra Provincia non

abbia un candidato credibile da presentare ma è dovuta ripiegare su un

nome non suo come il sindaco di Dovera, Mirko Signoroni, sponsorizzato

da esponenti politici di opposizione? Ci saremmo aspettati una presa di

posizione chiara ed esplicita da parte dell’onorevole Pizzetti e del consigliere

regionale Piloni ma ad oggi regna un silenzio “assordante”!

Gli amministratori del PD e i loro alleati non hanno nulla da dire e da recriminare su questo fatto?.

Inoltre il sindaco di Dovera può davvero rappresentare in maniera

compatta tutto il nostro territorio, quando a gennaio 2019 sul Cittadino

di Lodi dichiarava “Il sogno è quello di unirsi  a Lodi,abbandonando

l’attuale appartenenza provinciale a Cremona”!!!!.

Quindi il candidato della Bonaldi dovrà lavorare per ridare slancio alla

nostra provincia,quando ,pochi mesi fa si auspicava di abbandonarla?.

Misteri della politica cremasca.

Giovanni De Grazia coordinatore cittadino circolo FdI Crema

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