Archive for Novembre, 2022

Nov 28 2022

certo che avere 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

CERTO CHE AVERE De Rossi e Barzagli come allievi non fa che solleticare l’orgoglio! da www.cremonasera.it Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—Alvini in cattedra a Coverciano. “Bello ed emozionante tornare qui”
In attesa della ripresa degli allenamenti della Cremonese, che inizieranno oggi presso il centro sportivo G.Arvedi, Il tecnico grigiorosso Massimiliano Alvini ha raggiunto Coverciano dove, presso la sala conferenze del Museo del Calcio, ha tenuto una lezione, a beneficio degli allievi dei corsi UEFA Pro e UEFA A.
Massimiliano Alvini, che nel 2018 aveva qui conseguito il patentino di allenatore UEFA pro,  si è seduto dalla parte della cattedra dei relatori ed ha parlato agli allievi dei corsi UEFA A e UEFA Pro, della sua esperienza professionale e delle sue metodologie di lavoro.
Ad ascoltarlo c’erano anche nomi noti del calcio italiano che hanno fatto la storia recente di questo sport, come i campioni del mondo del 2006 Marco Amelia, Andrea Barzagli e Daniele De Rossi.
“È bello ed emozionante – ha sottolineato l’attuale allenatore della Cremonese – tornare dove sono stato per formarmi come tecnico. Ho accettato con piacere l’invito della Scuola Allenatori ed è davvero gratificante poter parlare ad una platea di questo livello”.
(n.d.r.) Nella foto in cui Alvini non è da solo, è insieme ad Antonio Acconcia (coordinatore Scuola Allenatori, al centro) e Mario Beretta (docente di tecnica e tattica)

No responses yet

Nov 28 2022

un uomo vero. 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

UN UOMO VERO
Mario Coppetti, patriarca cittadino come lo definisce Fabrizio Loffi in www.cremonasera.it
Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—Inaugurata nel cortile dell’Aselli “La morte bianca” di Mario Coppetti, un inno alla libertà e monito alle nuove generazioni.
Con una breve ma partecipata cerimonia nel cortile del liceo scientifico Aselli è stata inaugurata questa mattina alla presenza della figlia Silvia e della consiliare provinciale Silvia Genzini, la statua bronzea “La morte bianca” di Mario Coppetti, posizionata qui lo sorso ottobre per volere della famiglia. A fare gli onori di casa il preside Alberto Ferrari, che ha voluto mettere in evidenza la contemporaneità del messaggio di Coppetti alle nuove generazioni, chiamate a manifestare quel desiderio di pace e concordia che ha ispirato la drammatica opera dell’artista. La statua è una testimonianza, un segno, una presenza in un luogo che ha visto il professor Coppetti insegnare disegno e arte a diverse generazioni di studenti. L’opera realizzata nel 1994 raffigura un alpino morente per assideramento durante la campagna di Russia della seconda guerra mondiale. Il pathos della scultura farà senza dubbio pensare non solo a quanto accaduto ottant’anni fa ma a ciò che sta ancora succedendo in quelle terre con la guerra in corso tra Russia e Ucraina, i bombardamenti, i morti, la disperazione, le distruzioni e l’inverno in arrivo tra bombe e minacce.
“Penso che Mario sarebbe stato molto felice oggi – ha proseguito Rodolfo Bona storico dell’arte ed ex assessore della giunta Galimberti – di vedere tante persone riunite on questo luogo ed attorno a quest’opera. Felice per tanti motivi: perchè il 13 novembre sarebbe stato il suo compleanno e perchè l’opera si trova proprio qua, all’aperto, in questa scuola; un’opera particolarmente significativa e straordinaria realizzata nel 1994 nel pieno del conflitto nella ex Jugoslavia che gli imponeva quasi di tornare con la memoria alla tragedia della seconda guerra mondiale, alla tragica ritirata dei soldati dell’Armir dalla Russia. Un’epoca che lui ha vissuto, quando non aveva ancora compiuto trent’anni, conoscendo l’insensatezza di tutte le guerre, con odii che sembravano riesplodere ancora nel 1994, quando nella nostra Europa nasceva un altro conflitto causato dal nazionalismo. Un grande insegnamento per i ragazzi e per noi, con ragioni che stanno nel cuore dell’uomo, quell’uomo che è carnefice e vittima allo stesso tempo, come vittime sono stati quei soldati. E viene fuori da quel Coppetti, che noi abbiamo visto in tante opere ricercare la bellezza classica, quella radice fortemente espressionista che è stata una caratteristica di tante sue opere dedicate alla tragedia della guerra. Un po’ come se nel corso della storia questi avvenimenti facessero rinascere in lui gli antichi dolori e le antiche sofferenze e lo spingessero all’urgenza di creare opere di questo tipo, modernissime”.
Scultore di grande maestria, tutta l’arte di Coppetti è comunque fusa, inscindibile, con la sua storia personale, con la sua passione civile, con le sue battaglie civiche e di libertà ed è legata strettamente a Cremona, alla nostra città. Mario Coppetti è stato un patriarca della nostra città, un custode e una memoria dell’arte, della storia e dell’impegno civico. Quindi la presenza di quest’opera davanti alla scuola vuole essere memoria non solo artistica ma anche ricordare quest’uomo carico di storia, di talento, di arte, di sofferenza e di carattere. Ricordando le sue battaglie di libertà e il suo alto senso di servizio pubblico alle generazioni più giovani,
di Russia della seconda guerra mondiale. Il pathos della scultura farà senza dubbio pensare non solo a quanto accaduto ottant’anni fa ma a ciò che sta ancora succedendo in quelle terre con la guerra in corso tra Russia e Ucraina, i bombardamenti, i morti, la disperazione, le distruzioni e l’inverno in arrivo tra bombe e minacce. Scultore di grande maestria, tutta l’arte di Coppetti è comunque fusa, inscindibile, con la sua storia personale, con la sua passione civile, con le sue battaglie civiche e di libertà ed è legata strettamente a Cremona, alla nostra città. Mario Coppetti è stato un patriarca della nostra città, un custode e una memoria dell’arte, della storia e dell’impegno civico. Quindi la presenza di quest’opera davanti alla scuola vuole essere memoria non solo artistica ma anche ricordare quest’ uomo carico di storia, di talento, di arte, di sofferenza e di carattere. Ricordando le sue battaglie di libertà e il suo alto senso di servizio pubblico alle generazioni più giovani.
foto di Gianpaolo Guarneri-StudioB12

No responses yet

Nov 28 2022

iori maurizio 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

IORI MAURIZIO
Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—Ma è la stessa “logica”, che poi si riduce al “è così perché lo dico io”, che fa scrivere alla Corte, che Iori, per dio sa quale motivo, avesse portato via i resti della cena, per nasconderla; come non fosse normale che almeno madre e figlia avessero cenato: “E’ da sottolineare la quasi totale assenza di residui di cibo, nonché di involucri di essi, in tutto l’appartamento eccetera”, per poi ricordare in nota 18, in fondo alla pagina: “si nota che all’interno della pattumiera posta sotto il lavello di destra vi sono soltanto due piccoli fogli di carta accartocciati quasi del tutto puliti, mentre all’interno della pattumiera posta sotto il lavello di sinistra vi è un involucro di plastica accartocciato, e rimasugli di pane e salumi all’interno della pattumiera destinata a raccogliere l’umido.” Tirando le somme, confortate anche dalle deposizioni dei parenti Ornesi che dicono sempre la verità, la bimba ha mangiato pane riso prosciutto, Maurizio e Claudia il sushi: cosa pretendeva di trovare, la Corte, la carcassa di un cinghiale?

No responses yet

Nov 28 2022

anche questa 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

ANCHE QUESTA
Ero convinto che si limitassero alla beneficienza, invece…. titolo dell’Opinione delle Libertà. Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—IL ROTARY CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

No responses yet

Nov 28 2022

titolo di repubblica 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

TITOLO DI REPUBBLICA
Quando le case le costruisci senza regole….
Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—Renzo Piano: “Ischia non è una fatalità, il governo inizi da qui a rammendare l’Italia”

No responses yet

Nov 28 2022

un amore eterno 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

UN AMORE ETERNO
Quello tra Verdi e la Strepponi; da www.cremonasera.it
Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—A Casale Cremasco Vidolasco premiata come donna dell’anno Maria Boffelli. E Chiara Tambani racconta la storia tra Verdi e la Strepponi.
Casale Cremasco Vidolasco – Si è svolta oggi pomeriggio (27 novembre) la manifestazione per celebrare la giornata internazionale contro la violenza alle donne e per la proclamazione della donna dell’anno.  L’appuntamento organizzato dalla Consulta Pari opportunità del comune presso il teatro dell’oratorio, è stata, in sintonia con l’argomento dello spettacolo, un crescendo rossiniano.
L’incontro, introdotto da Donatella Mascheroni, rappresentante della Consulta pari opportunità, è proseguito con l’intervento di Elena Vailati dell’Associazione donne contro la violenza di Crema presente insieme a Cristina Ferla.  A seguire Emanuela Nichetti, assessora alle Pari opportunità di Crema. Poi Chiara Tambani ha recitato un monologo di oltre un’ora per raccontare la storia d’amore tra Giuseppina Strepponi e Giuseppe Verdi. Performance straordinaria, ha strappato cinque minuti di applausi.
Ha concluso l’evento il sindaco Antonio Grassi con la proclamazione e la consegna di una targa a Maria Boffelli, donna dell’anno.  Luigi Ambrosini, presidente della Consulta, nel ruolo di presentatore ha coordinato la manifestazione.

No responses yet

Nov 28 2022

la guerra 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

Stavolta si limita alla guerra, il Pirondini, ma e’ ben chiaro chi l’aggressore, non come il Papa, su Blitz Quotidiano di Marco Benedetto. Flaminio Cozzaglio.
Ucraina, sarà un Natale sotto le bombe: il cerchio magico degli spietati di Putin ostacola tentativi di mediazione
Ucraina, sarà un Natale sotto le bombe: il cerchio magico degli spietati di Putin ostacola ogni tentativo di mediazione, cominciato il nono mese di guerra
di Enrico Pirondini
Pubblicato il 28 Novembre 2022 – 07:24
In Ucraina, Natale in guerra e sotto le bombe è nevitabile. È partita la “Fase 4”. Ucraina sotto una pioggia di raid. La campagna militare russa si va intensificando.
Spuntano i “droni kamikaze“, piovono missili sugli ospedali, sulle cliniche, sulle infrastrutture energetiche . Kiev e Leopoli di nuovo sotto la tempesta dei missili da crociera. Gli hacker dello zar attaccano Bruxelles.
IL CERCHIO MAGICO DEGLI SPIETATI
Una cosa è certa: il cerchio magico attorno al presidente Putin spezza ogni tentativo di mediazione. Prevalgono gli spietati che giustificano atrocità e i metodi disumani. In testa alla cricca c’è una vecchia conoscenza: è Andreij  Lugovoy deputato del “Partito Russia Unita”, il partito che detiene la maggioranza alla Duma (la camera bassa del Parlamento russo).
Lugovoy è ricercato dalla giustizia britannica per l’omicidio dell’ex agente dei servizi segreti, Aleksander Livtinienko; il dissidente ex KGB, morto per avvelenamento da radiazione da polonio -210.  Bene, il falco di Mosca, l’altra sera in diretta su Canale 1 (la Tv russa, formidabile macchina di propaganda de regime) ha detto una delle sue.
Ha evocato la pena di morte “per Zelensky e i suoi”. La Duma è con Putin. Per l’Ucraina “sarà il peggior inverno dalla seconda Guerra mondiale”,  come dice il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.
LA QUARTA FASE DELL’INVASIONE RUSSA IN UCRAINA
È la fase dei razzi sui reattori. Si teme il peggio. La centrale nucleare di Zaporizhzhia – la più grande d’Europa – è sotto tiro. Ricapitolando.
FASE 1  (febbraio-marzo) –  Sono i giorni dell’attacco russo e della massima espansione. Lo zar delira:”L’Occidente ha un solo obiettivo, annientare la Russia, compiere un genocidio, come i nazisti”.
FASE 2 (maggio) – Finlandia e Svezia entrano nella Nato, 13 maggio. Putin evoca l’uso della atomica. I russi prendono il grande impianto metallurgico di Azvostal con la battaglia di Mariupol; e  dopo un lungo assedio,il battaglione Azov (asserragliato nella gigantesca acciaieria) si arrende. Tranciante Putin:”Niente scambio di prigionieri “.
FASE 3 (settembre) –  Scatta la controffensiva ucraina. Lo zar si fa nuovamente sentire:”L’Occidente vuole tenerci sotto ricatto nucleare:ma anche noi abbiamo quelle armi e siamo pronti a usare ogni mezzo. Il mio non è un bluff “.
È COMINCIATO IL NONO MESE DI GUERRA IN UCRAINA
Ed è cominciato con l’avvertimento di Medvedev, il ventriloquo di Putin:”Noi a corto di armi? Continueremo, ce n’è per tutti”. E lo zar ha scelto il 23 novembre  – la giornata che ricorda lo sterminio per fame degli ucraini (4 milioni) voluto  da Stalin e perpetrato tra il 1932 e il 1933 – per un eccezionale attacco con 77 missili lasciando milioni di persone senza elettricità, senza acqua corrente, ne’ riscaldamento; nemmeno una fiammella di gas per cucinare.
E Zelensky davanti al Consiglio di sicurezza dell’ONU ha accusato Mosca di crimini contro l’umanità. Terribile il bilancio dei bambini: 440 morti, 323 dispersi, 847 feriti, 11.461 portati in Russia.  E non è finita qui. Purtroppo.

No responses yet

Nov 28 2022

il paradosso 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

Scrive di tutto Pirondini, alberi ulivi e arriva al Mose, su Blitz Quotidiano di Marco Benedetto. Flaminio Cozzaglio.
Italia nel paradosso ambientalista: un albero blocca l’Alta Velocità, a rischio i fondi europei,
Italia nel paradosso ambientalista: un albero blocca l’Alta Velocità, a rischio i fondi europei, colpa di carrube e mandorli, il precedente del Mose
di Enrico Pirondini
Pubblicato il 28 Novembre 2022 – 08:38
Italia nel  paradosso. Un albero blocca il previsto tracciato barese dell’Alta Velocità e il progetto, vitale, atteso da anni, già finanziato con fondi europei,  torna nel cassetto.
Insomma non s’ha da fare. E chi lo dice? Lo dice il TAR della Puglia in accordo con gli ambientalisti. E perché? Perché sul tracciato ci sono alcuni carrubi e mandorli secolari. Niente da fare. Quegli alberi non si toccano. E siccome ci sono loro, non ci può passarla linea ferroviaria Napoli-Bari. La quale linea se non passa da lì, non passa da nessuna altra parte. Amen.
A RISCHIO I FONDI EUROPEI PER L’ITALIA
L’Europa per questo primo progetto italiano ha messo a disposizione 205 milioni provenienti dal famoso Pnrr ; soldi un po’ regalati  e molto prestati con lo scopo di ammodernare la vecchia Italia entro il 2026.
L’opera intera costa 406 milioni; dunque tempo da perdere non ce n’è. E siccome c’è poco tempo si è messo di traverso il TAR pugliese. Che avrà sicuramente le sue buone ragioni ma che il Consiglio di Stato potrebbe bocciare. Per carità, questo clamoroso stop avrà tutte le carte in regola “ma sta di fatto che mai in questo Paese capiti che la Giustizia acceleri l’esito di una qualsiasi vicenda”(Gabriele Cane’).
Mai. La cosa curiosa è che tutti gli altri enti (Sovrintendenza, Comune, Regione) hanno dato il loro ok. Sono tutti fuorilegge?
LA STESSA SOLFA DEGLI ULIVI CON IL TAP
La storia si ripete. Ricordate la stucchevole  vicenda  dei 33 ulivi che (sostenevano gli ambientalisti No Tap) non dovevano essere espiantati dal cantiere di San Foca (Lecce)?
Sbugiardati. Alla fine il gasdotto ha salvato gli ulivi (ripiantati 3.500) ed ha salvato noi consentendoci di non essere del tutto alla canna del gas. Il gasdotto Tap – importa metano dall’Azerbaigian fino alle coste leccesi attraverso tubi giuntati tra loro – è addirittura diventato strategico per l’Italia.
E IL MOSE ORA SALVA VENEZIA DALLE MAREGGIATE
Il MOSE (acronimo di Modello Sperimentale Elettromeccanico) – un sistema di dighe mobili finalizzato alla difesa di Venezia e della sua laguna – ha già protetto la città dal fenomeno dell’acqua alta. Scongiurato un danno  milionario e smentiti i detrattori che, a suo tempo, volevano bloccare i cantieri. Pensato nel 1980 – prima pietra nel 2003 – ha vissuto 40 anni tra luci e ombre. Certo i ritardi non vanno solo addebitati agli ambientalisti. Ci sono state anche tangenti e ruberie. E questa è una malattia inguaribile.

No responses yet

Nov 28 2022

vietato correggersi! 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

VIETATO CORREGGERSI!
Sbagliano anche qui, scrive www.cremonasera.it
Francoforte 28 11 2022 flcozzaglio@gmail.com
—“Sugli stendardi appesi sul corso le Effe dei violini sono rovesciate”. L’errore segnalato da alcuni liutai cremonesi.
E’ risaputo come la scelta dei totem alle quattro porte cittadine non sia piaciuta ai cremonesi che da tempo, sia sul nostro giornale che sui social fanno sentire il proprio dissenso verso un’operazione che non ci azzecca molto con la cosiddetta rigenerazione urbana. “Ma cosa hanno a che fare queste “innovazioni” con la rigenerazione urbana? Se il Comune non riesce ad intervenire in modo strutturale per rendere  la città più vivibile, e di interventi  ce ne sarebbero da fare, almeno non confonda le idee ai cittadini” ha postato in questi giorni l’architetto Daniro Mandelli già all’Ufficio di Piano dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune. Ma anche il secondo capitolo rappresentato dagli stendardi colorati (leggi qui) affissi già in via Palestro (marroni) e in corso Garibaldi (blu) sta suscitando proteste e prese di posizione. A farsi sentire sono in particolar modo i liutai che sostengono che le “Effe” dei violini stampate sugli stendardi, i cosiddetti fori di risonanza, sono stati riprodotti alla rovescio. Il primo a sottolinearlo è stato il liutaio Sandro Asinari che ha postato sia sui social che come commento sotto il nostro articolo: “Ma ne facessero una giusta, in questi stendardi è rappresentato il foro armonico di un violino, una F. C’è un problema…è disegnata al contrario! Vogliamo farci ridere dietro da tutti?”. Dello stesso tenore anche un altro liutaio, uno dei più conosciuti, Stefano Trabucchi che afferma: “Nella capitale mondiale del violino vedere la Effe messa sottosopra….mah”.
Va rilevato però che non tutte le “Effe” sono rovesciate, qualcuna è in un verso, altre nell’altro sia percorrendo la strada dalle porte al centro e viceversa. Una scelta voluta dal progettista? Un errore dello stampatore o del montatore? Certo che nella città della liuteria, almeno sulle “Effe” dovremmo avere idee più chiare.

No responses yet

Nov 28 2022

festa dell’olio 28 11 2022

Published by under Pubblica Amm.ne

MERCATI DI CAMPAGNA AMICA, È FESTA DELL’OLIO!
Per l’intero fine settimana saranno organizzati eventi a tema, con esposizioni, degustazioni e racconto delle proprietà e peculiarità dell’alimento base della dieta mediterranea
Clicca qui per la lista completa degli eventi in tutta Italia –> FESTA DELL’OLIO NUOVO
A conclusione delle stagione di raccolta delle olive lungo tutta la Penisola, arriva la festa degli extravergine italiani, dove nei nostri mercati e agriturismi saranno gli stessi produttori a raccontare i segreti di questo condimento antico e salutare, alimento base della dieta mediterranea.
Per essere certi di acquistare un prodotto 100% italiano bisogna prestare attenzione alle etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane oppure acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive. Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità deve essere profumato all’esame olfattivo deve ricordare l’erba tagliata, sentori vegetali e all’esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all’esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la salute.
Eventi organizzati da Nord a Sud: clicca e scarica la LISTA COMPLETA

No responses yet

« Prev - Next »