Archive for Agosto, 2022

Ago 28 2022

siamo in campagna elettorale 28 08 2022

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SIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE E i giornali capiscono e si adeguano; la Stampa. Francoforte 28 08 2022 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—28 giorni al voto – Salvini e Meloni, altre scintille su Mattarella mentre Nonno Silvio cerca nipotini su TikTok

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Ago 28 2022

Maurizio Iori e’ fritto 28 08 2022

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MAURIZIO IORI E’ FRITTO

Francoforte 28 08 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Al termine delle indagini -particolarmente complesse e pregevoli quelle relative alle bombole da campeggio- gli inquirenti appuravano che bombole e fornelli erano stati venduti in due centri commerciali non cremaschi (precisamente supermercato Carrefour di Carugate e Bennet di Pieve Fissiraga) e che l’acquirente poteva identificarsi nel dr. Iori. Tale dato, unito agli altri elementi probatori raccolti (che portavano in particolare ad escludere che Claudia avesse mai manifestato intenzioni suicide e ad affermare che Iori si trovava nell’appartamento di Via Dogali con Claudia la sera del 20 luglio) induceva il Gip del Tribunale di Crema a ritenere che vi fossero gravi indizi di colpevolezza a carico dell’imputato e ad emettere, in data 13/10/2011, ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere.

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Ago 28 2022

cremonesita’-trecentodiciannove 28 08 2022

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CREMONESITA’ – trecentodiciannove 

Chiediamo ai candidati nazionali e locali, una volta eletti, di non sparire, scrive Antonio Grassi in www.cremonasera.it

Francoforte 28 08 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Sul territorio troppe parole, è tempo di fatti.

Il territorio è la bella ragazza che tutti vogliono e nessuno sposa. È un mantra. In molti intenzionati a salvaguardarlo, in pochi impegnati per migliorarlo.

Nella campagna elettorale appena iniziata il territorio verrà titillato dai candidati locali e dai paracadutati, quelli che prendono i voti e scappano.  Quelli di una botta e via. Quelli di Heaven for everyone dei Queen, consapevoli che approderanno in paradiso solo se eletti.

Del territorio parleranno quelli che di Cremona conoscono i violini, l’acciaieria Arvedi, la Mina e la Ferragni. 

Quelli che di Crema e dintorni sanno di Chiamami con il tuo nome e che di Soresina hanno visto lo spot della latteria omonima, con le «mucche che fanno doccia e massaggio e si rilassano».

Quelli che di Casalmaggiore si ricordano di Fausto Desalu, campione olimpico nella staffetta 4 x 100 di atletica. 

Discetteranno sui problemi di casa nostra e costruiranno grattacieli su voci e sentito dire.  

Al termine del giro in giostra saluteranno. Andranno a bersi uno spritz o un gin fizz, ma prima del commiato, coraggiosi e idealisti più dei contestatori del maggio francese, prometteranno: «Non è che l’inizio, continueremo a combattere». Al bar.

Parlare a sproposito del territorio è una costante. Un fenomeno endemico che trascende la campagna elettorale.

Nella nostra provincia abbondano esperti, professori, tuttologi rigorosamente autoctoni, puntuali a segnalare criticità, suggerire rimedi, promuovere studi.  Pronti a starnazzare ad ogni refolo di vento, rigidi a non muovere un dito. 

Latitano progetti, azioni, interventi. Il fumo regna sovrano. La nebbia pure. Le parole si sprecano.

Il dire ha soppiantato il fare. La calma impera. Calma piatta, simile all’ignavia.  Chi va piano va lontano, ma se è troppo lento perde il treno.

A Cremona si respira l’aria più inquinata d’Italia per polveri sottili. Lo studio epidemiologico per capirne gli effetti è in cantiere. Il consumo del suolo è eccessivo e certificato.  La medicina del territorio è ai minimi termini e nessuno lo nega.

L’aria continua ad essere inquinata e lo studio epidemiologico non si schioda dal palo.

Una onlus costruirà un edificio nel Parco del Morbasco e un Polo logistico animerà il traffico in zona San Felice.  

Verrà costruito un nuovo ospedale, ottava meraviglia del mondo, ma intanto mancano i medici di base, primo sintomo di un fallimento annunciato.  

Si sbava per il Masterplan 3c. Voluto e pagato a peso d’oro dall’Associazione degli industriali e Camera di commercio, redatto da esperti doc, gode del marchio di meglio del meglio, ma è sopravvalutato. Noblesse oblige. 

Ceduto dai promotori all’amministrazione provinciale, racconta del futuro del nostro territorio, ma è già vecchio.  Superato, è quasi inutile. Non da buttare. Da conservare tra le occasioni sprecate.

Impossibilitata a rifiutare l’offerta, la provincia lo mantiene in essere con un’Associazione temporanea di scopo, ufficializzata lo scorso aprile al teatro Ponchielli al grido Io ci credo

L’atto di fede, anticipatore dello slogan elettorale della Lega, non ha riscosso il successo sperato e il Masterplan 3c è un fiume carsico.  Compare e scompare.  Carneade anche per l’ottantina di comuni che l’hanno sostenuto, è un canestro di buone intenzioni, materiale utilizzato per lastricare le strade che conducono all’Inferno. 

Nel territorio non mancano espressioni di autolesionismo, esempio la cessione della partecipata Lgh ad a2a spa. 

Quotata in borsa, azionariato internazionale. Milano e Brescia al comando, a2a ha nei dividendi il moloch al quale immolare risorse e investimenti e nel territorio la vacca da mungere e blandire.   Accattivante e politicamente corretta si autodefinisce Life company. Life per gli azionisti.

 Operazione applaudita da quasi tutte le forze politiche, la cessione di Lgh può essere letta anche come il gesto eroico, di chi si è tagliato gli ammennicoli convito di agire per il bene del territorio. 

L’ammirevole calata di braghe non è risultata una vincita al Superenalotto o una botta di culo, ma qualcosa di meno trionfale. Un qualcosa che ha visto ancora protagonista il fondoschiena, ma per un risultato poco affine all’incasso del biglietto vincente alla lotteria, dettaglio che fa la differenza. Che trasforma l’apoteosi in una disfatta e il gesto eroico in una, pratica di bondage estremo.  Particolare sottolineato dal blog vittorianozanolli.it con «Bollette triplicate anche per chi è allacciato al teleriscaldamento. E a2a fa profitti stellari» (27 agosto).  Un titolo. Un programma. 

Se queste contraddizioni e manchevolezze sono state spesso evidenziate e dibattute, non altrettanta attenzione è stata dedicata al tema della provincia divisa. Della provincia Giano bifronte, concausa principale delle distonie del mancato sviluppo e dello scarso speso specifico nelle stanze che contano.

Se il Cremasco guarda a Milano e a Lodi, il Cremonese e il Casalasco altrove.

Se al Cremasco non frega una cippa dell’autostrada Cremona-Mantova, al Cremonese e al Casalasco importa meno di niente dell’autonomia dell’ospedale di Crema.

Ognuno pensa ai cazzi propri e delega al padreterno quelli di tutti.

L’Area Omogena, patrimonio Cremasco, dovrebbe trovare un riscontro adeguato nel Cremonese e Casalasco.  Colmare questa lacuna favorirebbe il dialogo tra le tre realtà e aumenterebbe la possibilità di una coesione territoriale 

Nel frattempo l’Area omogenea cremasca chiarisca a se stessa che il presidente non è un supersindaco, ma un coordinatore che raccoglie le istanze e i problemi dei comuni aderenti. Che propone interventi, siano essi pratici o politici, per risolverli, senza scordarsi di confrontarsi con le altre realtà provinciali. 

Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non uccidiamo il nostro territorio. Chiediamo ai candidati paracadutati e locali di non recarsi al bar. Ma di combattere. Per Cremona, Crema e Casalmaggiore. Unite e vincenti. 

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Ago 28 2022

emergenza energia 28 08 2022

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Si’ no forse era l’emblema dei 5 Stelle, oggi non e’ cosi’, lo adottano tutti quelli che devono prendere decisioni, scrive Pirondini su Blitz Quotidiano di Marco Benedetto. Flaminio Cozzaglio.

Emergenza energia, nella morsa del gas russo: se Putin non molla, siamo fritti, e la campagna elettorale nasconde

Emergenza energia, nella morsa del gas russo: se Putin non molla, siamo fritti, e la campagna elettorale nasconde l dati. Perché il futuro è già segnato?

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 28 Agosto 2022 – 11:25

Emergenza energia, siamo nella morsa del gas russo. Poche storie: senza il gas russo siamo fritti. Senza il consueto 40% che ci assicurava Mosca ogni anno, il destino è tracciato: case fredde e aziende chiuse.

La campagna elettorale in corso , è vero, non nasconde le preoccupazioni  ma,  forse, per evitare il panico “ammorbidisce” i dati. Esempio: Di Maio va dicendo che la dipendenza italiana dal gas russo è calata dal 40% al 15%. Non è così.

Il Ministero della transizione ecologica pubblica dati diversi, addirittura documenta un aumento del 2,2% nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso semestre 2021. La verità è che dovremo razionare l’energia. Dovremo tirare la cinghia.

Nomisma Energia (Davide Tabarelli, Università di Bologna) lo dice dai primi di marzo invitandoci “ad aprire le centrali a carbone e ad usare la legna per il riscaldamento”. Inutile indorare la pillola. Inutile cianciare che in 24-30 mesi l’Italia sarà indipendente dal gas russo. Lo dice anche (da aprile) Chicco Testa, esperto manager del ramo, una vita a sinistra, ex presidente di Legambiente, fondatore del Forum Nucleare italiano. “Liberi da Mosca solo fra 5 anni. Ma quanto tempo abbiamo perso “.

INERZIA FATALE IN UN MARE DI BLA-BLA

Colpa di chi? In primis i Cinquestelle che si sono sempre messi di traverso. No alle trivelle, no ai rigassificatori. Ancora due anni di bollette così  e cambieranno idee. Conforta il dietro front facile di Giuseppe Conte. Ma le responsabilità sono trasversali. Tempo fa (ancora non si parlava di elezioni) Letta ha scritto su Twitter che “dobbiamo rinunciare al gas russo”. Certo, per accelerare la fine della guerra. E aggiungeva:”Credo sia una priorità assoluta”. Noccioline per Putin.

E LA ENERGIA NUCLEARE NON È PIÙ UN TABÙ

Il motore del Paese rischia lo stop. L’emergenza energia rispolvera allora la telenovela del nucleare. E i partiti si sono subito divisi: Centrodestra e Terzo Polo scommettono sulle nuove tecnologie. A sinistra prevale lo scetticismo, i grillini sono già sulle barricate. Letta  & C. sono per l’energia pulita perché “tre volte strategica”: contrasta il cambiamento climatico riducendo le emissioni di CO2, taglia in modo strutturale il prezzo delle bollette, rafforza la sicurezza nazionale riducendo la dipendenza dall’importazione di fonti fossili dall’estero.

CINQUESTELLE SULLE BARRICATE. FINO A QUANDO?

Conte insiste (per ora). La bussola è sempre la transizione ecologica. È “il suo Nord e il suo Sud, l’Est e l’Ovest”, come diceva lo scrittore e senatore irlandese William Yeats, molto amato da Giuseppi. Il quale, durante la sua lunga “traversata” a Palazzo Chigi – prima con la Lega, poi con il Pd, infine con Draghi  – ha dovuto digerire tutto il repertorio: Tap, Tav, Ilva di Taranto. E ne ha nostalgia. Dunque tornerà col Pd? Calma. Ha già risposto, con la solita chiarezza:”Sì, no, forse”.

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Ago 28 2022

elezioni 28 08 2022

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Elezioni, con duelli all’arma bianca, e sparisca il meno peggio scrive Pirondini su Blitz Quotidiano di Marco Benedetto. Flaminio Cozzaglio.

Elezioni 2022, – 28 giorni, tre duelli più attesi: Meloni-Zingaretti, Calenda-Bonino, Casini-Sgarbi

Elezioni 2022, meno 28 giorni, tre duelli più attesi della campagna elettorale: Meloni-Zingaretti, Calenda-Bonino, Casini-Sgarbi. Scintille assicurate

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 28 Agosto 2022 – 08:43

Elezioni 2022, – 28 giorni. Guerra, gas, lavoro, caro spesa: la campagna elettorale si infiamma. 

Prime (e scontate) scintille al Meeting di Rimini, tradizionale termometro della Politica italiana. Il popolo di Cl ha portato sul palco i big ed è scattato subito un confronto acceso. Il ring romagnolo – quattro leader insieme (Meloni, Letta, Salvini, Lupi) – ha fatto da apripista ad un mese rovente.

I leader sono divisi su tutto. Sulle riforme  scambio di “graffi” tra Letta e Meloni. La Russia ha diviso Tajani da Salvini. Conte, non invitato, perché uno “sfasciatutto rancoroso”, ha unito tutti nel prendere le distanze. Indispettito, ha cavalcato la foto del briefing pre-dibattito che  ritrae il quartetto sotto un ombrellone accordarsi (così almeno ha interpretato Giuseppi) sulle regole di ingaggio. Sfogo del leguleio:”Siete tutti uguali, io sono diverso “. E siamo solo agli inizi.

I TRE DUELLI PIÙ ATTESI PRIMA DELLE ELEZIONI

Sfide comunque a distanza. Confronti indiretti . Cioè, non si giocheranno il seggio.  Così ha voluto il Rosatellum e così sia. Resta la suspence del duello verbale,  del combattimento serrato. La contesa aspra ad armi pari. Se ne sentiranno delle belle. Roma e Bologna i ring di maggiore attrazione.Eccoli.

MELONI-ZINGARETTI

Roma è la sfida più attesa. Incrociano i “guantoni”la presidente di Fratelli d’Italia e il governatore del Lazio (dal 2013) dopo Renata Polverini, nonché ex segretario del Pd prima di Letta. Entrambi corrono nel proporzionale come capilista.

CALENDA-BONINO 

Nel collegio uninominale di Roma centro (per un posto in Senato) c’è la sfida fra due ex alleati freschi di rottura: Carlo Calenda, 49 anni, romano doc, ex ministro in due governi (Renzi e Gentiloni), nonno materno celebre (Luigi Comencini, regista anche di De Sica e Gina Lollobrigida), oggi leader di Azione e del Terzo Polo; se la vedrà con Emma Bonino, 74 anni, piemontese, figura di spicco del femminismo italiano, in Politica da mezzo secolo, già nei governi Prodi e Letta , oggi bandiera di +Europa (centrosinistra).

CASINI-SGARBI, MATCH PRE ELEZIONI

Derby tutto emiliano . Di più: derby Bologna-Spal. Scintille assicurate. Casini è in Parlamento da 39 anni (1983). Aveva appena 27 anni quando è entrato sotto lo scudo Dc, oggi ne conta 66. Erano i tempi di Craxi e Nilde Iotti. È candidato per la seconda legislatura di fila in quota Pd. Vittorio Sgarbi,70 anni, ferrarese della più bell’acqua, deputato uscente nonché sindaco di Sutri (Viterbo), 20 libri all’attivo, leader del movimento “Rinascimento”; un partito “all’insegna di cultura, libertà, garantismo”.

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Ago 28 2022

il governo che verra’ 28 08 2022

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IL GOVERNO CHE VERRA’ Mario Draghi voleva proprio sottintendere che se anche fosse Giorgia Meloni a succedergli non sarebbe il finimondo; sul Dubbio. Francoforte 28 08 2022  www.flaminiocozzaglio.infoflcozzaglio@gmail.com

—Quel “Draghi: l’Italia ce la farà con qualsiasi governo” non era certo l’altra mattina il controcanto – né certamente e onestamente poteva esserlo – della campagna elettorale del segretario del Pd- ex Dc, e non solo ex Pci, basata per scelta dello stesso interessato sulla contrapposizione non solo e non tanto al centrodestra quanto proprio a Giorgia Meloni. Con la quale non a caso Enrico Letta ha tentato il confronto televisivo diretto più ambito a ridosso delle urne, dolendosi della “bizantina” bocciatura dell’autorità di controllo, sensibile alle proteste degli altri concorrenti.

Il giornale dei vescovi italiani che, pur non menzionandola, ripeto, estendeva di fatto anche alla Meloni la fiduciosa attesa del suo successore da parte del presidente del Consiglio ha contraddetto un Letta impegnato a fermare un’avversaria dalla quale teme scombussolamenti anche sul piano delicatissimo della politica estera per i suoi rapporti – per esempio – coll’ungherese Orban, che tanto piace o fa comodo a Putin.

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Ago 28 2022

una gaffe terribile 28 08 2022

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UNA GAFFE TERRIBILE

Veramente l’ultimo governo Berlusconi cadde nel 2011, e non a causa della spread ma di una mossa della finanza internazionale che porto’ al governo Monti; al giornale manca un correttore di bozze? dall’editoriale della Provincia fin che c’e’.

Francoforte 28 08 2022  www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Tecnicamente alcuni hedge fund stando vendendo allo scoperto obbligazioni italiane a 10 anni attraverso i cosiddetti «derivati», qualcosa di simile alle speculazioni che nel 2018 portarono all’esplosione dello spread e alle conseguenti dimissioni del Governo Berlusconi. 

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Ago 28 2022

il miele 28 08 2022

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IL MIELE Lo consumo da una vita, fa bene ed e’ buono, lo compro nei mercati di Campagna Amica, dove si trovano anche ottimi mieli di pianura; da www.cremonasera.it Francoforte 28 08 2022 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

—Clima, Lombardia: -25% raccolto miele, Sos api stremate da siccità e caldo.

Il clima pazzo del 2022 ha tagliato in media un quarto (25%) della produzione di miele in Lombardia. E’ quanto emerge dalle prime stime della Coldiretti regionale sull’andamento della stagione produttiva, con le fioriture estive bruciate dal caldo e le api costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento.

Una situazione sulla quale hanno pesato in modo particolare le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate che – spiega la Coldiretti – hanno anche costretto gli apicoltori a intervenire con alimentazioni di soccorso negli alveari già nel mese di agosto. Ma oltre alla spallata del clima – sottolinea la Coldiretti – i “pastori delle api” devono fare fronte anche all’esplosione dei costi per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina: dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio.

In Lombardia – precisa la Coldiretti regionale su dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele – ci sono 156 mila alveari curati da circa 9.600 apicoltori dei quali il 60% sono hobbisti che producono per autoconsumo.

A livello nazionale, secondo il primo bilancio di Coldiretti sul miele Made in Italy nel 2022, il raccolto è praticamente dimezzato (-40%) rispetto al potenziale produttivo. Il risultato – precisa la Coldiretti – è una produzione Made in Italy intorno ai 13 milioni di chili, fra le più basse del decennio. 

In Italia – continua la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese però vince in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop, tra cui anche il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.

Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero cresciute di quasi il 18% nei primi cinque mesi del 2022 e l’anno scorso – evidenzia Coldiretti – hanno raggiunto i 24 milioni di chili di cui più della metà (14 milioni di chili) da Ungheria, Romania e Ucraina con quasi 2 vasetti su 3 pieni in pratica di prodotto straniero, spiega l’analisi di Coldiretti su dati Istat.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

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Ago 28 2022

ortaggio amico 28 08 2022

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IL CIBO GIUSTO DI CAMPAGNA AMICA

I CONSIGLI DI GIORGIO CALABRESE

FINOCCHIO, L’ORTAGGIO AMICO DEL CERVELLO

Che sia in insalata con arance e olive nere oppure gratinato al forno, è difficile non amare questa verdura. Sapete che oltre a essere buonissima, fa anche molto bene alla salute?

Il finocchio è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere e il suo aroma peculiare si deve alla consistente presenza di anetolo, un’essenza che viene adoperata per la preparazione di liquori quali la sambuca, il pastis e l’anisette in Francia o l’anis in Spagna.

È opportuno fare distinzione tra finocchio selvatico e coltivato. Le due varietà fanno parte della stessa famiglia, ma mentre quello selvatico cresce in maniera spontanea e viene usato come pianta aromatica, quello coltivato, o comune, dispone di una parte edibile, detta “grumolo”, costituita dalla parte basale delle foglie e caratterizzata da un sapore più dolce e meno pungente rispetto a quello del finocchio selvatico. Questo ortaggio ha un contenuto calorico molto ridotto, circa 31 calorie per ogni etto, è povero di grassi ma molto ricco di fibre, quindi è un alimento particolarmente indicato per chi tiene alla propria linea.

Del finocchio si conoscono diverse varietà:

  • il dulce o romano, coltivato per i frutti da cui si ricava l’essenza e coltivato come verdura per le grosse guaine fogliari carnose;
  • il capillaceum (finocchio selvatico), perenne presente nella penisola e nelle isole d’Istria (incolti erbosi, scarpate, bordi delle vie);
  • le forme annue sativum, coltivato per gli acheni aromatici;
  • la varietà piperitum perenne con frutti e sapore acre e sgradevole. È costituita dai frutti essiccati destinati alla estrazione dell’olio essenziale, che è dislocato per circa il 60% nei frutti ed il rimanente nei raggi delle ombrelle e nelle altre parti verdi della pianta. L’essenza, di colore verdognolo, è costituita per circa il 70% da anetolo e per la parte restante da diverse altre sostanze. Molto importante è rispettare scrupolosamente le dosi prescritte poiché l’anetolo in dosi elevate provoca convulsioni.

Il finocchio è molto ricco di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza. Contiene molte vitamine, in particolare la vitamina A, essenziale per proteggere e mantenere sana la pelle e per regolare il funzionamento della retina e della vista, la vitamina B, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e dell’apparato cardiocircolatorio, e la vitamina C, sostanza molto importante nella prevenzione di numerose patologie perché rafforza il sistema immunitario e svolge un’efficace azione antiossidante. Il buon contenuto di fitoestrogeni rende il finocchio un ottimo equilibrante naturale dei livelli degli ormoni femminili, il che lo rende particolarmente utile nello stimolare la produzione di latte nelle donne alle prese con l’allattamento, nel ridurre i disturbi che precedono il ciclo mestruale e nell’alleviare i sintomi della menopausa.

I frutti del finocchio, impropriamente chiamati semi, contengono oli volatili in quantità oscillanti tra lo 0,8 e il 4%. Tra questi, i principali costituenti sono un olio essenziale dolce, l’anetolo, ed una sostanza amara, il fenicone. A essi è da attribuire la ben nota azione stimolante sulla motilità dello stomaco e dell’intestino  che rende i semi del finocchio particolarmente utili in presenza di meteorismo e flatulenza. Agli stessi oli essenziali è da attribuirsi anche l’aumento, per fenomeno riflesso, della secrezione della saliva. In erboristeria e fitofarmacia il finocchio è indicato contro la pesantezza dello stomaco ed eruttazioni, colite e meteorismo, ma anche contro la tosse.

Anche il fegato trae giovamento dal consumo di finocchi, che rappresentano dei validi disintossicanti e che contribuiscono al miglioramento delle funzioni epatiche. Inoltre, il finocchio ha effetti diuretici, favorendo la produzione di urina e, di conseguenza, l’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo, ed è indicato in caso di inappetenza, dato che stimola l’appetito e la secrezione gastrica attraverso l’azione dei suoi principi aromatici.

Come erba officinale, il finocchio costituisce un ottimo rimedio per i problemi di digestione, in quanto contrasta i processi fermentativi che avvengono nell’intestino crasso e contribuisce all’eliminazione dell’aria che si accumula nello stomaco e nell’intestino, lenendo in tal modo anche i dolori causati dalle coliche gassose nei neonati. Proprio in considerazione di queste sue virtù benefiche nei confronti dell’apparato digerente, tisane, decotti e infusi preparati con i semi di questo ortaggio possono essere molto utili per coloro che abbiano problemi di gonfiore addominale e di aerofagia.

A cura di Giorgio e Cinzia Myriam Calabrese

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Ago 28 2022

mariastella gelmini 28 08 2022

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FLAMINIO,

Ho accettato la richiesta di Carlo Calenda e di Azione di candidarmi per il Senato nei collegi di Brescia, Milano, Napoli e in Toscana. I chilometri da percorrere sono tanti, sarà una bella sfida.

La scorsa settimana abbiamo presentato a Roma il nostro programma elettorale.

Dal taglio delle tasse sul lavoro a una mensilità in più per i lavoratori, dall’Alta velocità per il Sud alla difesa del Made in Italy e delle nostre produzioni. No alla patrimoniale o a nuove tasse, sostegni per le famiglie e gli anziani alle prese con il caro vita, incentivi per chi assume giovani e per gli studenti fuori sede. Il programma completo potete consultarlo qui.

Diamo finalmente agli italiani una proposta credibile per il Paese, alternativa alla destra della Meloni e alla sinistra di Fratoianni. Dopo la caduta del governo per mano di Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, abbiamo il dovere di portare avanti quel “metodo Draghi” che in questi mesi di governo ci ha permesso di raggiungere risultati importanti. 

Questa non è la stagione del populismo o del sovranismo. Riportiamo a capo dell’agenda politica il nostro Paese. L’Italia, sul serio.

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