Archive for Dicembre, 2019

Dic 28 2019

mimmo lucano 28 12 2019

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MIMMO LUCANO Ci son tanti modi diversi di giudicare fatti e persone; per i media di sinistra il sindaco di Riace è un modello da imitare, www.affaritaliani.it pensa un poco diverso……. —Un nuovo tassello per il soprannominato “sindaco dell’accoglienza”. Lucano è stato descritto dai magistrati nell’inchiesta per la quale è rinviato a giudizio come un uomo ossessionato dal potere e dalla visibilità. I giudici la chiamano “delirio di onnipotenza”, alimentata dalla visibilità internazionale data da articoli, film e documentari che raccontano l’epopea di Riace e sua, come quando la rivista Fortune lo inserì tra i 50 uomini più influenti del pianeta, insieme a Obama e il Papa. Un sistema, Riace, che è tutt’altro che un modello, “opaco e inverminato da mille illegalità al suo interno”, hanno scritto i giudici della Libertà che hanno preso sotto esame il suo caso. Raggiunto dalla notizia del nuovo avviso di garanzia l’ex sindaco ha dichiarato all’agenzia Adnkronos di sentirsi “amareggiato”. La sua versione dei fatti fa riferimento ad un singolo caso di una donna eritrea e a suo figlio di pochi mesi, che erano inseriti in un progetto di accoglienza al Cas a Riace. Lucano: “la prefettura ci aveva chiesto l’inserimento per la madre e il bambino e noi avevamo detto di sì perché c’era la disponibilità”. In seguito “fu fatta l’iscrizione al registro anagrafico e poi fu richiesta la carta d’identità perché il bambino aveva necessità di vedersi assegnato un pediatra”. Per l’ex sindaco la contestazione nascerebbe dalla carta d’identità rilasciata nonostante la donna e il bimbo “non avessero il permesso di soggiorno”. Questa la sua versione. Il caso va inserito nel contesto di Riace. Nell’indagine Xenia che l’ha portato a processo i magistrati facevano capire che le motivazioni che muovevano l’ex sindaco erano differenti: “La fa da padrone il tornaconto politico-elettorale del Lucano che in più di un’occasione fa la conta dei voti che gli sarebbero derivati dalle persone impiegate presso le associazioni e o destinatarie di borse lavoro e prestazioni occasionali, persone molte delle quali inutili a fini lavorativi o addirittura non espletanti l’incarico loro affidato, sovrabbondanti rispetto ai bisogni eppure assunte o remunerate anche in via occasionale per il ritorno politico-elettorale”. Una rete di voti e di economia, quella cittadina, che 10 milioni di euro, arrivati dallo Stato, permette di alimentare. Si trovano strutture, teoricamente dedicate agli immigrati, ma inesistenti, personale assunto e che come sa bene lo stesso Lucano, intercettato, finge di lavorare, denaro speso per concerti o per alimentare il mito “Riace” e manipolazioni nelle rendicontazioni. “Tutto questo sistema di associazioni sul territorio è stato, peraltro, realizzato da Lucano”, scrivono i giudici, “senza nessuna osservanza dei principi di economicità, efficacia e trasparenza procedendo direttamente alla selezione degli operatori economici (enti gestori) senza far ricorso alle prescritte procedure di evidenza pubblica. In tal modo ha gestito l’accoglienza, avvalendosi di diversi enti gestori da lui scelti e composti da persone a lui legate da intensi rapporti, nell’ambito dei progetti Sprar e Cas di: n°468 stranieri nel 2014; n°512 stranieri nel 2015; n°557 stranieri nel 2016; n°268 stranieri nel 2017 (fino al mese di settembre). Sono stati quindi veicolati a queste associazioni dal ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria somme di denaro per un ammontare di € 10.227.494,60” In riferimento al nuovo avviso di garanzia Lucano ha dichiarato: “Io lo rifarei… la Costituzione prevede il diritto alla salute, il diritto alla salute è inviolabile e fondamentale”. Formulazione quest’ultima che a sinistra lo fa rappresentare come un perseguitato.

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Dic 28 2019

qui cremona-quattrocentonovantacinque 28 12 2019

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QUI CREMONA – quattrocentonovantacinque

Ennesima prodezza Citelum ben descritta da www.cremonaoggi.it:

—Un pesante black out ha interessato nel pomeriggio di sabato 28 dicembre ampie porzioni di città nella zona sud: corso Vittorio Emanuele II ( da porta Po a piazza Stradivari), via Cadore (da via Belfuso a via Porta Po Vecchia, quest’ultima inclusa), via dei Tribunali, primo tratto di via Ruggero Manna fino a via Jacini, che pure è  al buio.  Il guasto è di competenza Citelum, il gestore dell’illuminazione pubblica. Accese, invece, le luminarie presenti in corso Vittorio Emanuele. Una situazione che non è nuova, ma che questo pomeriggio si è protratta più a lungo del solito, dalle 17,40 circa fino alle 19) creando disagio e pericoli per la circolazione—

La Provincia fin che c’è, diretta dal Bencivenga fin che appare, sceglie altre notizie:

—«Gli auguri di Natale del sindaco Roberto Lazzari sono la fotocopia di quelli pubblicati su internet dal sindaco di Genova Marco Bucci». Chi in questi giorni a Spinadesco sta mettendo in giro questa voce ha spedito al giornale anche i due testi che messi a confronto, in effetti si assomigliano molto a partire dalle prime righe, dove l’unica parola cambiata è città (rivolta a Genova) sostituita con paese (per Spinadesco)—

Al lettore tipo della Provincia fin che c’è, diretta dal Bencivenga fin che appare, è necessario spiegare che città è riferito a Genova, paese a Spinadesco: dev’esser per questo motivo che il Prefetto Vito Danilo Gagliardi considera il giornale “la testata di riferimento”…..

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Dic 28 2019

inferiorità costituzionale 28 12 2019

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INFERIORITA’ COSTITUZIONALE

Dopo 2mila anni, quasi come nell’Islam; quando ero giovane, le donne in chiesa dovevano coprirsi il capo col velo; dall’Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani.

—Il supplemento si chiude con una paginetta dal titolo forte: “Rompere il muro della diseguaglianza”. In essa tre fondatrici dell’Associazione Donne in Vaticano – Romilda Ferrauto, Adriana Masotti, Gudrun Sailer – sostengono che “anche in Vaticano le donne sono a volte viste, da uomini, ma anche da altre donne, come persone di minor valore intellettuale e professionale, sempre disponibili al servizio, sempre docili ai comandi superiori”. Di qui l’urgenza appunto di “rompere il muro della diseguaglianza fra donne e uomini nella Chiesa”.

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Dic 28 2019

il sistema tutti colpevoli 28 12 2019

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IL SISTEMA TUTTI COLPEVOLI

E critica sia, ma completa, spiega Fabio Cammalleri: non una conferenza stampa di troppo, ma i fatti e la legge!

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Dic 28 2019

parità completa 28 12 2019

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PARITA’ COMPLETA Che dire, la gelosia non ha confini e lo conferma l’articolo 3 della Costituzione: “tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso eccetera eccetera”; dal Corriere della Sera. —Maltrattamenti in una coppia gay, applicato il «codice rosso» al marito violento. I due uomini si erano conosciuti in carcere e uniti civilmente. Una volta a casa però sono iniziate le liti per gelosia, le botte e la segregazione. La polizia chiamata dai vicini di casa.

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Dic 28 2019

la legge del più forte-millequattrocentocinquantotto 28 12 2019

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millequattrocentocinquantotto Guido Neppi Modona sul Dubbio, cui sfugge un principio fondamentale a tutela del cittadino: e se l’imputato, dopo dieci anni, fosse riconosciuto innocente? —Stupisce che persino la prescrizione sia divenuta oggetto di scontro politico tra le stesse forze della maggioranza di governo. La prescrizione è infatti un istituto che coinvolge fondamentali principi costituzionali in tema di funzionamento della giustizia e diritti dei cittadini, segnatamente il principio del giusto processo e il corollario della sua ragionevole durata, entrambi enunciati dall’articolo 111 della Costituzione. Principi sulla cui attuazione sarebbe ragionevole aspettarsi un sostanziale accordo tra tutte le forze politiche, ferme restando eventuali marginali discordanze tra maggioranza e opposizione. Si tratta cioè di trovare un punto di equilibrio capace di conciliare contrastanti esigenze. Da un lato la pretesa punitiva dello Stato, volta ad applicare la sanzione penale a chi ha commesso il reato e a rispondere alle aspettative di giustizia della vittima del reato e di sicurezza della collettività; dall’altro il cosiddetto “diritto all’oblio” a favore dell’autore del reato, cioè l’esigenza di evitare che la sanzione penale intervenga in un momento eccessivamente lontano dal reato, cioè quando il processo non è più “giusto”, perché le aspettative di giustizia della vittima sono ormai deluse e l’imputato è persona ormai diversa da chi allora aveva commesso il reato. Eccetera eccetera.

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Dic 28 2019

il pentito bis 28 12 2019

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IL PENTITO BIS

Se il Conte bis affida il ministero di Fioramonti a due soggetti il significato è chiaro: Fioramonti produceva il doppio.

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Dic 28 2019

il primato del cristianesimo 28 12 2019

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IL PRIMATO DEL CRISTIANESIMO

si rivela sempre, è l’unica religione sbeffeggiata, e spesso in modo greve; dall’Agenzia Agi.

—In Brasile è bufera su una controversa commedia diffusa su Netflix per Natale, nella quale Gesù è gay e porta a casa il fidanzato Orlando per presentarlo ai genitori.

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Dic 28 2019

eran le cinque in punto del mattino 28 12 2019

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ERAN LE CINQUE IN PUNTO DEL MATTINO

Dalla Provincia fin che c’è, diretta dal Bencivenga fin che appare, il Prefetto Vito Danilo Gagliardi racconta l’inizio della sua giornata di lavoro:

—Ogni mattina, alle 5, leggo la versione digitale de La Provincia. Prima gli articoli, poi le lettere al direttore. È un modo per capire che cosa accade sul territorio. Oggi sono venuto a fare gli auguri e a ringraziare chi realizza la testata di riferimento della provincia: dal direttore ai giornalisti a chi, ogni giorno, la confeziona e la stampa.

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Dic 28 2019

anche i numeri vanno interpretati 28 12 2019

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ANCHE I NUMERI VANNO INTERPRETATI

-Repubblica: Sondaggio Emilia Romagna, Bonaccini aumenta vantaggio: avanti di 3 punti su Borgonzoni

-Giornale: Sondaggio, Borgonzoni in risalita ormai tallona Bonaccini. Secondo l’ultima rilevazione di Opinio Italia il governatore uscente si attesta al 48,5%. La leghista appena dietro al 45,5%

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