Archive for Marzo, 2019

Mar 28 2019

la legge del più forte-millecentonovantaquattro 28 03 2019

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millecentonovantaquattro Dal Dubbio, giornale specializzatissimo in fatti processuali; le polemiche sull’uso delle intercettazioni partono da lontano e non accennano a calare; però nel caso dell’articolo, se arrivi a intercettare con una specie di pesca a strascico gli avvocati, il risultato è certo, il diritto alla difesa del cittadino, costituzionalmente protetto nei Paesi civili, va a farsi benedire.

—Ventisette pagine di “foglio notizie su spese della Procura”. Le scorri e rigo dopo l’altro ti accorgi che la maggior parte delle voci riporta nomi di studi legali piemontesi, giudici onorari e consulenti di quelle stesse circoscrizioni, ossia Asti, Cuneo e Torino. Come se i pm in questione, quelli di Asti, avessero di recente condotto un’inchiesta sull’avvocatura dell’intero Nordovest del Paese. Una grossa inchiesta: perché arrivi all’ultima delle ventisette (sic!) pagine e trovi una cifra totale mostre: 559.221 euro. Non è buttata lì a caso: di fianco c’è la firma del funzionario di cancelleria che ha raccolto le informazioni. Il punto è che almeno ufficialmente non c’è mai stata negli ultimi anni alcuna indagine su avvocati, giudici onorari e consulenti condotta dalla Procura di Asti. «È un errore del sistema informatico», è la risposta solo in apparenza tranquillizzante data dal capo dell’ufficio, Alberto Perduca. Il foglio spese in effetti fa parte del fascicolo di un processo per droga con imputati in prevalenza albanesi, da poco terminato con 20 persone condannate. Non una bagatella, ma neppure un procedimento di tali dimensioni da giustificare un esborso per intercettazioni di quasi 600mila euro. Ma l’avvocatura piemontese è tutt’altro che rasserenata. Anche perché il giallo degli studi legali spiati è ormai divampato sulla stampa locale, ha indotto il responsabile Giustizia di Forza Italia Enrico Costa, deputato, a presentare un’interrogazione al guardasigilli Alfonso Bonafede, e lo stesso ministro ha dato segno di non accontentarsi delle letture minimaliste dei pm. «La Procura ha formulato richiesta di archiviazione, l’ipotesi di intercettazioni illecite non avrebbe trovato riscontro», è la risposta di Via Arenula all’intercettazione di Costa. «In ogni caso la questione permane all’attenzione del ministero che vigila sugli sviluppi della richiesta di archiviazione e ha attivato i propri ispettori per gli approfondimenti». Segno che neppure dal punto di vista del governo ci si accontenta dell’ipotesi di un pc capriccioso. L’incredibile vicenda è emersa per puro caso. Non è stata la Procura di Asti a segnalare l’anomalia ( e mezzo milione di spese inspiegabili costituirebbero un’anomalia gigantesca), ma uno dei professionisti spiati loro malgrado. Si tratta di Roberto Caranzano, con studio ad Asti, che difende uno degli imputati al processo per droga. Alcuni mesi fa, prima di intervenire in aula, rivede gli appunti: incrocia quel foglio spese che non aveva mai notato prima e trova anche il proprio nome. Pochi giorni dopo il procuratore Perduca apre l’indagine e sempre pochi giorni dopo conclude appunto per la richiesta di archiviazione perché «si tratta di un non accadimento: il sistema ha semplicemente inserito nomi a caso». Rispetto all’enormità dei costi sostenuti dalla giustizia per questo crash informatico, Perduca aggiunge che la somma effettivamente liquidata al gestore del sistema «è risultata trovare piena corrispondenza nell’importo riportato nel foglio notizie inserito nel fascicolo dal giudice». Il che non basta a chiarire se si tratta di importi giustificabili. I motivi di allarme per gli avvocati sono numerosi. Tanto che a occuparsi della vicenda è anche l’Unione Camere penali italiane, il cui responsabile Comunicazione Giorgio Varano ha pubblicato un’intervista video al presidente dei penalisti del Piemonte della Valle d’Aosta, Alberto De Santis. «La prima domanda, inquietante, è se gli avvocati che secondo quel foglio notizie sarebbero stati intercettati per anni, cioè dal 2012 al 2014, siano stati sottoposti a tale attività per fini diversi dal procedimento a cui si riferirebbe quell’elenco», nota il presidente della Camera penale. «Abbiamo avvisato tutti i colleghi in modo che possano avviare tutte le azioni possibili, ma naturalmente li supportiamo e riteniamo che a occuparsi del caso debba essere la Procura di Milano. Certo è che», nota giustamente De Santis, «se mi venisse in mente di difendere una persona indagata per false fatturazioni con la tesi che è stato il sistema informatico a emettere quelle fatture per sbaglio, si tratterebbe di una difesa suicida». A giudicarla tale sarebbe, eventualmente, proprio un magistrato. Possibile che ora non ci sia un giudice pronto a respingere tale ricostruzione?

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Mar 28 2019

qui cremona-duecentotrentacinque 28 03 2019

QUI CREMONA – duecentotrentacinque

Voto Libera, i Crotti boys Biloni, Filippini, Piva, più in regalo Bettoni e la coppia Wanda Nara&Icardi provano il recupero del sistema sovietico: falso che Cesare Baldrighi si metta con gli agricoltori veri, anzi, nemmeno si candida; la risposta degli agricoltori veri è veloce, battezzano la loro lista: Lista Cesare Baldrighi; replica dei Crotti boys: caso di omonimia, il Baldrighi in lista si chiama Nicola, è basso 1,70 e pesa 120kg. Come nel sistema sovietico, il dissidente non esiste, e per accentuarlo sembra vogliano nascondere anche il Crotti: Crotti presidente? ma che dici, al massimo l’ultimo dei consiglieri, così non riesce a far commissariare anche la Libera, dopo l’Apa! Comunque, vinca Baldrighi, vinca Crotti, risolvano in fretta il problema del nuovo direttore della Provincia, il Bencivenga, che appena arrivato a Cremona mi rivolge l’invito sul blog, sotto il pezzo del 26 marzo “la nostra città”:

—Caro Cozzaglio, mi risulta che il suo blog sia molto letto a Cremona, quindi accetti i miei complimenti e pure un consiglio non richiesto: eviti le polemiche inutili e gli attacchi personali, ne guadagnerà in stima e autorevolezza in tutta la comunità cremonese—

Non accetta il mio commento al Punto di domenica scorsa e fin qui nulla di male, diverte, ma se l’uomo è quello, di Punto con affermazioni ancor più gravi ne scriverà ancora.

Candidati sindaci, vento in poppa per Galimberti che, grazie alle baruffe del tutto cremonesi del centrodestra, non deve impegnare l’addetto stampa, l’abile Gilberto Bazoli, all’ingrasso dei 12 punti del suo programma 2019/2024, elencati sul sito: Gilberto può veleggiare tranquillo dalle Colonie Padane di Arvedi al recupero dell’area Frazzi, sempre con la speranza Arvedi, grazie al suicidio collettivo Zagni sì/no, Malvezzi figuriamoci; vorrei vederlo spiegare, coi fatti, per esempio, il punto 12 “più servizi e meno costi per i cittadini”.

Centrodestra, se dico appena situazione ingarbugliata, mi becco dello stupido o del bugiardo; non basta agli amici leghisti sentirsi responsabili del casino attuale, insistono a piagnucolare sull’interessata tastiera di Cabrini Mauro, che può disporre dell’intera prima pagina della Provincia, e seguito all’interno, con un vistoso:

—Ultimatum di Zagni “Scelta in tre giorni o io lascio il campo”—

Ultimatum a chi? Al suo leader Matteo Salvini? E se, come è chiaro a tutti tranne che a lui, il primo a non volerlo è il suo partito, che colpe avrebbe Forza Italia?

Infine, una certezza: la Fiera è ancora in piedi, nonostante i forti venti di questi giorni.

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Mar 28 2019

no vax di chiesa 28 03 2019

NO VAX DI CHIESA

Dall’Osservatore Romano; televisione e internet strumenti usati anche dal diavolo; quanto mai fu abolito nel 1966 l’indice dei libri proibiti…..

—L’uomo di ogni tempo fa «esperienza del male intorno a sé e del male in sé» e, in questi ultimi cinquant’anni, con un’accentuazione negli ultimi venti, «per la prima volta l’umanità intera vive un’esperienza mai affrontata prima: quella dell’amplificazione del male attraverso i mezzi di comunicazione, la televisione prima e internet poi».

Ovviamente, ha fatto notare il penitenziere maggiore, «non sto demonizzando lo strumento che, non di rado, può anche essere fonte di conoscenza autentica e perfino di annuncio evangelico». Tuttavia dobbiamo essere consapevoli della «non neutralità di uno strumento, quando esso, in percentuali impressionantemente alte, viene utilizzato per il male e non per il bene, per amplificare il male e mortificare il bene».

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Mar 28 2019

carne a tavola 28 03 2019

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Consumi, per 1 lombardo su 2

carne a tavola ogni settimana

Carne rossa in tavola più di una volta alla settimana per oltre 1 lombardo su 2. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Istat in occasione del convegno “La carne: un alleato per la salute”, organizzato in collaborazione con il Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina a Palazzo Turati a Milano, con la partecipazione di: Paolo Voltini, Vice Presidente Coldiretti Lombardia; Francesco Greco, Procuratore Capo della Repubblica di Milano e componente del Comitato Scientifico Osservatorio Agromafie; Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia; Lara Comi, eurodeputata per Forza Italia; Primo Cortelazzi, Presidente del Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina; Laura Di Renzo, docente di Nutrizione clinica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata; Luca Pescina, Direttore acquisti prodotti freschi tradizionali di Carrefour Italia.

In Lombardia – continua la Coldiretti – sono circa 7mila le stalle a indirizzo produttivo da carne, con più di 300 mila bovini e una produzione annua di oltre 300 mila tonnellate. Tra gennaio e settembre 2018 – spiega la Coldiretti Lombardia su dati Ismea – la spesa delle famiglie italiane per le carni bovine è cresciuta del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, nel Belpaese si assiste ad una svolta verso la qualità con il 45% degli italiani che privilegia la carne proveniente da allevamenti tricolori, il 29% che sceglie carni locali e il 20% quelle a marchio Dop, Igp o con altre certificazioni di origine.

“Sulla carne – spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona e Vice Presidente di Coldiretti Lombardia – è fondamentale fornire al consumatore una corretta informazione, per consentirgli scelte consapevoli; un obiettivo da perseguire nell’interesse di tutta la filiera, dalla stalla alla tavola”. Le carni nazionali – sottolinea la Coldiretti – sono più sane perché magre, non trattate con ormoni e ottenute spesso nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali. Nonostante questo, però – precisa la Coldiretti – questo alimento è vittima di “fake news” sebbene non esista alcuno studio che provi che mangiarlo anche in piccole quantità sia dannoso per la salute.

La carne è come una barretta energetica ricca di nutrienti ad alto assorbimento, che fornisce nell’immediato tanti elementi necessari alla crescita, allo sviluppo, al mantenimento, alla difesa e alla riparazione del nostro corpo. Tra le bugie che si trovano sul web – prosegue la Coldiretti- anche quella secondo cui la carne è piena di ormoni. In realtà, il loro utilizzo è vietato in Italia da 40 anni e in Europa da 35, a differenza di quanto avviene altrove come ad esempio in Nord America. Nel nostro Paese – conclude la Coldiretti – la sicurezza delle carni è garantita da una normativa rigorosa e da un sistema sanitario tra i più strutturati a livello internazionale, grazie a circa 4.500 veterinari che quotidianamente eseguono ispezioni e controlli non solo sul prodotto finito, ma su tutta la filiera.

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Mar 28 2019

libera chiesa in libero stato 28 03 2019

LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO

Povero Matteo Salvini, oltre ai giudici italiani deve rispondere anche al richiamo di Dio! da Quotidiano.net

—Finché la politica sui migranti resta questa nessuna udienza privata. È il messaggio, molto semplice, che papa Francesco ha fatto avere al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che da tempo si è mosso con canali non formali per ottenere un agognato incontro col Pontefice.

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Mar 28 2019

l’infermiera di prato 28 03 2019

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L’INFERMIERA DI PRATO

Ripetere mi annoia assai, ma dai processi Iori in poi son diventato uno specialista; i giudici son come gli altri professionisti: buoni, medi scadenti, solo per la loro Associazione son tutti illustrissimi&eccellentissimi, e quasi non fanno ferie, come Davigo, perché le impiegano a scrivere sentenze. L’abuso della carcerazione preventiva viene sottolineato da tutti i commentatori, ma a Prato raggiunge il lirismo: come diavolo faccia l’infermiera a inquinare il Dna, una volta messo al posto giusto, non alla Iori….

—(nazione.it) “La donna arrestata dopo atti sessuali con un minore poteva reiterare il reato e inquinare le prove”. Questi i motivi dell’arresto ai domiciliari della trentunenne per la quale da giorni Prato è sotto choc. Il Dna ha confermato che il figlio avuto dalla donna nell’agosto dello scorso anno non è del marito ma appunto del ragazzo a cui lei, operatrice sanitaria, impartiva ripetizioni in materie scientifiche. “Inoltre dall’analisi dei computer abbiamo visto che la donna ha frequentato siti pedopornografici e ha inoltre contattato altri minori – spiega ancora – Riteniamo che avrebbe potuto reiterare il reato”.

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Mar 28 2019

fantasie al galoppo 28 03 2019

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FANTASIE AL GALOPPO

Invece che a Malta dirottano a Catania e Salvini non li fa scendere: chi avrebbe incriminato il Tribunale, i migranti o Salvini? dalla Stampa.

—La Marina maltese, stamattina, dopo aver messo in sicurezza la nave, ha reso noto che nelle comunicazioni radio con il mercantile El Hiblu 1, «il capitano più volte ha ripetuto di non essere in controllo dell’imbarcazione e che il suo equipaggio era stato costretto con le minacce da parte di diversi migranti a procedere verso Malta».

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Mar 28 2019

uno degli articoli di fondo 28 03 2019

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UNO DEGLI ARTICOLI DI FONDO di Repubblica, il giornale degli italiani colti e intelligenti: oggi trippa! —Commentogoverno conte Fidanzate in prima fila: è la politica degli affetti. Salvini al cinema per “Dumbo”, Di Maio all’opera per Euridice. Entrambi con le nuove compagne di Natalia Aspesi

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Mar 28 2019

doppio filo 28 03 2019

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DOPPIO FILO

Cultura festa spettacolo è l’insegna del Filodrammatici; oggi alle 16 Chiara Persico parla di Elsa Morante e Natalia Ginzburg; concerto alle 21 per ricordare Mario Abeni.

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Mar 28 2019

irriducibile 28 03 2019

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IRRIDUCIBILE

Cesare Battisti ha confessato tutto : i quattro omicidi, quelle che con un orrido neologismo dell’epoca si chiamavano le “gambizzazioni “, le rapine di “autofinanziamento”. Il suo racconto, per come lo riportano alcuni giornali, sembra di una grande povertà politica e psicologica. In alcuni casi non sa nemmeno dire perché le azioni contro le persone siano state decise. La notizia non turba lo scrittore cremonese Sandrone Dazieri. Era tra i firmatari nel 2004 dell’appello in favore di Battisti. In un’intervista al Fatto il 26 marzo spiega che non si rammarica di nulla, “ Era solo una richiesta di rileggere gli anni di piombo” e quando Battisti gli aveva parlato si era professato innocente. Peccato che l’avesse preso in giro e che Battisti non fosse, come l’appello voleva far credere, un perseguitato politico ma una persona che la magistratura aveva giudicato correttamente con tutte le garanzie di un regolare processo cui lui si era sottratto con l’evasione dal carcere.

Non turbano lo scrittore i pericoli che hanno corso allora poliziotti, agenti di custodia e altri semplici servitori dello Stato, tra cui mio padre, presidente della Corte d’Assise, che allora giudicò proprio Battisti e gli altri dei Proletari Armati per il Comunismo.

In fondo, ci rassicura, “Era una petizione, non abbiamo mica sparato”. Ci mancherebbe anche questo.

Guido Salvini

magistrato

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