Archive for Gennaio, 2019

Gen 28 2019

la legge del più forte-millecentotrentacinque 28 01 2019

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLECENTOTRENTACINQUE

Non vorrei fosse passato nel dimenticatoio il caso Iori, ecco allora la decisione di pubblicare a puntate il mio libretto, un settanta pagine; cinquantanovesima puntata:

—DER PROZESS, UN’IDEA DI FRANZ KAFKA: QUANDO IL PROCESSO HA TROPPE LETTURE DEVE USCIRE DALLE AULE DEI TRIBUNALI!

IL TELEFONINO RECORD Se voglio nascondere dove son stato, che faccio? Lascio dei segni da altre parti, il cosiddetto alibi, che in genere poggia sulla testimonianza delle persone. Non sempre; qui sotto, dalla motivazione di primo grado, in risalto i pregi della moderna tecnologia: un oggetto in apparenza inanimato ha forza sufficiente per diventare una persona, secondo la Corte di primo grado, forse due o più; potrebbe averla, secondo la Corte d’Appello. Come? obietterà il lettore stupito….. Ecco la prima Corte: “Iori non c’era e si era dunque recato – come da lui successivamente ammesso – senza il proprio cellulare a casa di Claudia. L’imputato ha sostenuto al riguardo che si trattò di una semplice dimenticanza del telefono. E tuttavia appare molto strano e sospetto che l’imputato dimentichi il cellulare proprio la sera in cui egli si reca da Claudia e Claudia muore” Il giallo inizia; d’altronde siam sempre lì, se per condannarlo non riesci a dimostrare che l’imputato ha dato lo Xanax eccetera, qualcosa devi pur scrivere: è molto strano e sospetto che l’imputato dimentichi il cellulare eccetera! “E’ pertanto altamente verosimile che non si sia trattato affatto di una dimenticanza ma un comportamento espressamente voluto da chi si accingeva a compiere un omicidio. Iori, persona di elevata istruzione e cultura, evidentemente confidava che in caso di indagini effettuate dopo la scoperta dei cadaveri, i tabulati telefonici eventualmente acquisiti dagli inquirenti avrebbero dimostrato che quella sera il suo cellulare era rimasto ‘agganciato’ alla cella del ponte radio cui, di norma, si collegava allorquando egli conversava da via Le Murie (casa sua, n.d.r.) e non alla diversa cella che ‘copriva’ le conversazioni che avvenivano in Via Dogali (casa di Claudia e Livia, n.d.r.), alquanto distante ( km 1,8) da via Le Murie”. Il gioco prosegue; la Corte sa che Iori, persona di elevata istruzione e cultura, qui però istruzione e cultura c’entrano ben poco se uno ha studiato da medico, è una specie di Plinio il vecchio o Pico della Mirandola, sa che eccetera; però non sa, stranezza davvero strana, che se nessuno l’avesse chiamato non ci sarebbe stato matrimonio alcuno tra il cellulare, le celle, e l’alibi! “Nella realtà è emerso che a Crema le chiamate destinate ai radio apparecchi telefonici delle utenze Wind (come quello di Iori), transitano su due ponti radio, rispettivamente situati in via Cresmiero e in viale Europa ma che per le variabili che possono intervenire allorquando transita una chiamata la situazione era tale per cui ,di volta in volta, ovunque ci si trovava in Crema, il segnale poteva essere indifferentemente trasmesso da una o dall’altra ‘cella telefonica’. Iori tuttavia non sapeva, essendo dato altamente tecnico, conosciuto solo da addetti alla telefonia e dagli Uffici di Polizia giudiziaria che si occupano di intercettazioni telefoniche, tale circostanza e pertanto la sua preoccupazione appare, ex ante, assolutamente comprensibile”. Finalmente risulta che Iori, persona di elevata istruzione e cultura, non sa qualcosa, e la Corte è ben certa di cosa lui non sappia! Davigo e il sito dell’Associazione nazionale magistrati continuano a ripetere che i giudici italiani lavorano più che i colleghi europei, anche perché saltano le ferie, giacché le impegnano a scrivere sentenze, ma non è solo questione di quantità, da passi del genere emerge anche la qualità! “Iori lasciò volutamente il cellulare al piano superiore del suo appartamento: egli sapeva che in quella zona della casa vi è sufficiente copertura radio (il cosiddetto ‘campo’) e che pertanto l’apparecchio, in caso di chiamate sarebbe rimasto ‘agganciato’ alle celle dei ponti radio ripetitori (non vi era copertura invece nella stanza da letto). Il cellulare, in definitiva, costituiva parte integrante del suo programmato alibi”. Lo so, cari lettori, cominciate a drizzare le orecchie sul presunto alibi, ma tra poche righe apparirà la spiegazione ufficiale. “Non volendo coinvolgere terze persone prezzolate (che potevano ricattarlo) e non volendo neppure coinvolgere la moglie (tanto che l’azione avvenne a casa libera, approfittando della sua assenza per le vacanze) la versione migliore, in caso di domande degli inquirenti sarebbe stata quella di dire che egli era rimasto la sera a casa (del resto, non doveva alzarsi il mattino dopo alle 06.00 per andare ad operare a Milano?) ed il telefono lasciato in casa da un lato evitava l’aggancio, in caso di chiamate, alla diversa cella che egli pensava operasse per le telefonate percepite in Via Dogali, e dall’altro confermava in caso di chiamate pervenute in via Le Murie che egli effettivamente stava lì, in quanto dove c’è il telefono c’è, di solito, anche il proprietario”. Capito? È stata una specie di caccia al tesoro, il capitoletto: dove c’è il telefono c’è, di solito, anche il proprietario. Quindi il telefonino vale una persona, per garantire l’alibi; il bello è che la Corte, tutta contenta, immagino, della novità giurisprudenziale, spero né prima né poi un giudice sia arrivato a tanto, e la Cassazione ne avrà preso debita nota, rischia di rovinare l’opera con un’altra evidente osservazione: “La mancata risposta alle eventuali telefonate pervenute in Via le Murie poteva essere facilmente giustificata nel trovarsi in altra stanza rispetto al telefono o nella modalità ‘silenzioso’ in cui si trovava inavvertitamente il cellulare”. Altra stanza o modalità silenzioso, la Corte non vede altro: e se nessuno avesse telefonato, l’alibi avrebbe retto? Pregevole anche il dato messo in evidenza dalla Corte, che stabilisce cosa Iori sappia e non sappia in tema di celle di trasmissione. E il lettore che non si limiti a “bere” la pagina osserverà: poca fantasia e tanto potere. Piccole conseguenze esplicite di tanto potere: lascio il cellulare in casa, esco, e uccido mezza città, basta non farmi scoprire sull’atto; naturalmente, non devo essere così sfortunato che nessuno mi chiami, il cellulare perderebbe la sua funzione di garante……

Cremona 28 01 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Gen 28 2019

qui cremona-centosettantasei 28 01 2019

QUI CREMONA – centosettantasei

Beh, dopo 150 anni qualcuno si ricorda di noi; da www.cremonaoggi.it:

—L’Accademia della Crusca cambia idea e accetta – a livello solo verbale – espressioni come “esci il cane” o “siedi il bambino”. Merito anche di Cremona, perché si è scoperto che un’espressione simile era contenuta in testo storico, edito nella nostra città nel lontano 1865—

Torniamo a oggi, candidato sindaco del centrodestra, l’intera pagina della Provincia fin che c’è che poteva essere tranquillamente riassunta in uno dei titoli:

—Resta il nodo candidature La prima mossa al Carroccio Zagni, un forzista o un civico? Stasera nuovo confronto—

L’unico civico emerso, ripulito dal passaggio tra i 5 Stelle, è l’ex assessore Francesco Bordi. Secondo le ricerche di Cabrini Mauro.

Candidati presidenti della Libera: anche sapesse, Cabrini Mauro scriverebbe mai, per motivi superiori. Largo di notizie invece il sito: mercoledì 30 il secondo incontro, dedicato al latte; titolo emblematico: “Latte, il 2019 l’anno della svolta?”

Successione di Zanolli alla Provincia, tempi e modi: uno dei silenzi più impenetrabili di tutti i tempi!

Sito Fiera, recensioni degli utenti, spicca un:

16 dic 2018 Bellissimo spazio.. Parcheggio comodo e servizi igienici puliti….—

Naso pettegolo sui nostri vicini, da CremaOggi il sindaco Stefania Bonaldi:

— “L’opposizione fa il suo mestiere: ‘parlare male’ della maggioranza. Siamo al governo della città da 7 anni, abbiamo risanato comportamenti e bilanci, il resto mi pare appartenga alle viscere e non alle meningi. Ne mancano ancora 3 alla fine del mio mandato, ci prepariamo ad altre narrazioni suggestive dell’opposizione. Che tristezza, però…”.

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Gen 28 2019

i soliti preconcetti 28 01 2019

I SOLITI PRECONCETTI

Papa Francesco alla Stampa: “nelle scuole bisogna dare educazione sessuale, il sesso è un dono di Dio, non è un mostro, è un dono di Dio per amare”—– Ma se la spiega Luxuria, in un programma Rai per bambini delle elementari, i malpensanti di destra si scatenano.

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Gen 28 2019

altro che respingere i migranti, 28 01 2019

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ALTRO CHE RESPINGERE I MIGRANTI, a Salvini e a quel 35% di italiani che lo voterebbero va tolta la cittadinanza italiana, lascia capire il presidente Mattarella Sergio, secondo RaiNews! —Mattarella: solidarietà è ciò che fa andare avanti l’Italia. Alla domanda: “Quali sono le cose positive del nostro Paese?” “Ma c’è una cosa in più che è tutta merito nostro – ha rimarcato il Capo dello Stato – e che apprezzo continuamente: è la capacità di tanti, tantissimi italiani, di aiutare quelli che sono in difficoltà, di esprimere solidarietà, di aiutarsi vicendevolmente…… e constato che c’è una grande quantità del tessuto umano – donne e uomini – del nostro Paese che si impegna per gli interessi collettivi, per il bene comune, aiutando soprattutto chi è più debole e ha più difficoltà. Questi grandi contributi di solidarietà sono la cosa più importante che vedo e che mi dà grande fiducia per il futuro del nostro Paese, perché è quello che lo fa andare avanti”.

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Gen 28 2019

forza italia: nudi alla meta! 28 01 2019

FORZA ITALIA: NUDI ALLA META!

Con pezzi da novanta alla Miccichè Gianfranco; dall’agenzia Ansa: —A questo signore hanno detto di far scendere i bambini dalla nave Sea Watch e ha risposto di no. Salvini è peggio di Hitler. Quando dice ‘prima gli italiani’ mi fa impazzire, perché Hitler diceva prima gli ariani, uguale.
Così il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, in merito alla decisione del ministro dell’Interno Matteo Salvini di non far sbarcare anche soli i minori dalla nave Sea Watch.

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Gen 28 2019

minoranza a vita 28 01 2019

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MINORANZA A VITA

In tempi in cui si parla di abolire l’ergastolo, dalla Stampa:

—Rifondare il centrodestra si può. Senza Berlusconi e perfino senza Salvini. Mettendo insieme quel che rimane del vecchio Pdl per costruire qualcosa di diverso e più al passo coi tempi. È quanto si propongono due governatori di Regione, Giovanni Toti e Nello Musumeci, che ieri hanno deciso di passare all’azione. Dalla Puglia si è subito aggiunto l’ex ministro ed ex governatore Raffaele Fitto. Ma la più interessata alla novità è certamente Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia.

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Gen 28 2019

facciamola breve, 28 01 2019

Published by under costume,cronaca nazionale

FACCIAMOLA BREVE,

senza perder tempo: come sostengono, uniti! i benpensanti di regime, Matteo Salvini è moralmente responsabile dell’Olocausto.

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Gen 28 2019

basta farli scrivere 28 01 2019

Published by under Striscia Repubblica

BASTA FARLI SCRIVERE

e si presentano da soli, i giornalisti di Repubblica, che è un giornale vero, non un partito!

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IL COMMENTO

Le minacce del ministro pm

Matteo Salvini ha un problema con i confini: quelli tra i poteri dello Stato

di STEFANO CAPPELLINI

CommentoMatteo Salvini

Il ministro pm che minaccia lo Stato di diritto

Matteo Salvini ha un problema con i confini. Quelli della nazione, dei quali si è eretto garante supremo. E quelli tra i poteri dello Stato, che oltrepassa in un senso e nell’altro con la stessa naturalezza con la quale è solito postare le immagini delle sue merende. Al ministro dell’Interno non basta estendere all’occorrenza le sue prerogative agli Esteri, alla Difesa e alla Giustizia. Vuole anche sostituirsi ai pm per decidere o no se c’è notizia di reato.

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Gen 28 2019

la stampa 28 01 2019

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LA STAMPA

Salvini come Mosè

Chiuso il tratto di mare intorno alla Sea Watch.

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Gen 28 2019

oggi a iori, domani a te 28 01 2019

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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