Archive for Novembre, 2018

Nov 25 2018

qui cremona-centododici 25 11 2018

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QUI CREMONA – centododici
La Festa del Torrone è finita: Stefano Pellicciardi, grazie!
Dal bollettino nazionale Coldiretti, come si difende la nostra Agricoltura:
—L’extravergine di oliva viene promosso a “farmaco” per prevenire l’infarto e le altre malattie del cuore negli Stati Uniti, smentendo quanti vorrebbero tassarlo e marchiarlo con bollini neri e semafori rossi. Lo rende noto la Coldiretti in occasione della Giornata della Riscossa degli oli italiani promossa nei Mercati di Campagna Amica (www.campagnamica.it) di tutta Italia, in riferimento all’invito pubblicato dalla Food and Drugs Administration (Fda) statunitense ad indicare sulle confezioni degli oli contenenti almeno il 70% di acido oleico che il loro consumo porta benefici cardiovascolari quando sostituisce il grasso saturo dannoso per il cuore.
—Aumento record del 49% della produzione di falsi grana e parmigiano (cosiddetto parmesan) in Canada che è salita a ben 848mila chili ad agosto, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’ultimo prima dell’entrata in vigore del Ceta del 21 settembre 2017. Lo rende noto la Coldiretti sulla base dell’ultimo dato del Governo canadese in riferimento alle positive dichiarazioni del vicepremier e Ministro delle Sviluppo Economico Luigi Di Maio sul fatto che “questo trattato così com’e non è ratificabile, dobbiamo tutelare gli agricoltori italiani e i diritti dei consumatori.”
—Un accordo per un modello di agricoltura che punti alla sicurezza alimentare, valorizzando e diffondendo sullo scenario globale l’esempio virtuoso dei mercati contadini di Coldiretti ed il principio delle filiere corte, per combattere lo spreco di 1/3 di tutto il cibo prodotto nel mondo. E’ quanto emerge dal patto fra Coldiretti e Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) per un’agricoltura sostenibile che favorisca i prodotti locali, l’utilizzo razionale di risorse come l’acqua e la terra e il consumo responsabile del cibo. L’accordo, siglato dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e dal Direttore generale della Fao José Graziano da Silva, punta sul ruolo dell’agricoltura familiare che produce l’80% del cibo a livello mondiale, cura il territorio ed è in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici———
Dal Punto di oggi pro e contro il Pennadoro; pro, sa che esiste il Devoto Oli; contro, non ha ancora capito l’isolamento di Cremona perché abitata da noi cremonesi, non perché siamo divisi tra la Lega e Salini.
Voto Libera di febbraio, dilagano gli agricoltori veri!

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Nov 25 2018

mostrati i muscoli 25 11 2018

MOSTRATI I MUSCOLI da ambe le parti, la trattativa inizia: —Il 2,4% del rapporto deficit/Pil scritto in manovra è intoccabile? “Penso nessuno sia attaccato a quello, se c’è una manovra che fa crescere il Paese può essere il 2,2 o il 2,6… non è problema di decimali, è un problema di serietà e concretezza”. Lo dice il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, in un’intervista all’AdnKronos.
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Nov 25 2018

la libertà di stampa 25 11 2018

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LA LIBERTA’ DI STAMPA
Le migliori teste pensanti di Repubblica riunite al Brancaccio al nobile fine di spiegarcela: Calabresi, Mauro, Saviano, Zucconi, Annunziata eccetera, la presenza in sala di Scalfari Eugenio Magno a garanzia eccetera; ho letto e ascoltato tutto, vi lascio immaginare il piacere di riassumerlo: i Salvini e i Trump eccetera son personaggi da verità adattabile, la verità vera dal produttore al consumatore la si gode solo leggendo Repubblica.

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Nov 25 2018

la legge del più forte-millesettantuno 25 11 2018

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLESETTANTUNO Piero Sansonetti, direttore del Dubbio; lunga ma interessante la novella del Travaglio Marco e la prescrizione, imbrogliona se riguarda noi, doverosa se lui! —Ieri, nel suo editoriale sul “Fatto”, Marco Travaglio ha ripetuto che c’è una lobby di avvocati che si batte contro la riforma della prescrizione, perché gli avvocati, di solito, usano la prescrizione come tecnica difensiva. Travaglio scrive con molto disprezzo la parola lobby: la considera un sinonimo di gang, o banda, o cricca. Gli avvocati – dice – cercano di fare assolvere i propri clienti colpevoli, specie quelli legati a Berlusconi o a Renzi ( che di conseguenza sono colpevoli quasi automaticamente…), non smontando le accuse, perché non potrebbero, ma tirandola per le lunghe e puntando a fare scattare la prescrizione. Dunque pensavo io – Travaglio considera una cosa pessima ricorrere alla prescrizione. E più pessima che pessima, considera l’ abitudine di tirare per le lunghe i processi. Lui e Davigo ci hanno spiegato tante volte che ci sono degli avvocati che ricorrono in Appello e in Cassazione, sapendo benissimo che non potranno ottenere la cancellazione della condanna, ma con la speranza di ottenere in questo modo – date le “lungaggini” della giustizia – la prescirizione e dunque la non condanna. Beh, mi sbagliavo. Ieri mi è capitata per le mani una vecchia sentenza della Corte di Cassazione che fa un lisciabbusso a Travaglio e ai suoi avvocati per aver presentato un ricorso manifestamente infondato contro una sentenza d’appello per diffamazione. Perché Travaglio allora presentò quel ricorso? L’obiettivo era evidente: quello di ottenere la prescrizione. La sentenza della Cassazione alla quale mi riferisco – che potete trovare online sul sito della Cassazione – è stata emessa dalla quinta sezione penale ed è la numero 14701 del 2014. Presidente Gennaro Marasca, relatore Paolo Micheli. La sentenza si legge nelle primissime righe riguarda il ricorso “proposto nell’interesse di Travaglio Marco, nato a Torino il 13 ottobre del 1964 e di Daniela Hamaui eccetera eccetera…”. La Hamaui era stata condannata per omesso controllo sull’articolo di Travaglio, visto che all’epoca era direttrice dell’Espresso, giornale sul quale scriveva Travaglio ( i direttori, per legge, rispondono di qualunque cosa venga scritta sul giornale del quale sono responsabili).Poche righe dopo questa intestazione, si legge questa frase: “Uditi per gli imputati ricorrenti gli avvocati Enrico Grosso e Mario Geraci, i quali hanno concluso chiedendo l’accoglimento del ricorso e l’annullamento della sentenza impugnata ( in subordine senza rinvio, per intervenuta prescrizione)”. Naturalmente quando ho letto quelle due paroline (“intervenuta prescrizione”) ho fatto un salto sulla sedia. Marco Travaglio chiede di essere assolto per intervenuta prescrizione? Lui che considera la prescrizione il male di mali e la bandiera sporca dei garantisti? Che devo dirvi? E’ così. Travaglio ha chiesto la prescrizione. Ci sono ancora un paio di aspetti di questa sentenza che sono interessanti. Il primo riguarda il merito della condanna. Il secondo il merito della sentenza. Il merito della condanna è presto detto. Pare che Travaglio avesse scritto un articolo corredato dal solito titolo sobrio e ammiccante, che diceva così: “Patto scellerato tra mafia e Forza Italia”. Nell’articolo, Travaglio, se ho capito bene, raccontava di un incontro avvenuto nello studio dell’avvocato Taormina nel marzo del 2001 fra lo stesso Taormina, il suo assistito Marcello Dell’Utri e il colonnello dei carabinieri Michele Riccio; l’incontro – si diceva nell’articolo – sarebbe avvenuto per concordare una testimonianza, e sempre nell’articolo si diceva che nello studio di Taormina, secondo la testimonianza del colonnello, c’era anche Cesare Previti. Però Travaglio – sostengono le varie corti che lo hanno condannato – non diceva che il colonnello aveva dichiarato che sì Previti era in quello studio, ma non si incontrò con Riccio e Dell’Utri e la sua presenza non aveva niente a che fare con quell’incontro, nel quale invece si parlava della accuse a Dell’Utri di concorso esterno in associazione mafiosa. Dunque il nome di Previti era stato messo lì a sproposito – hanno stabilito le Corti, e omettendo un particolare decisivo delle dichiarazioni del colonnello Riccio. Il merito della sentenza della Cassazione è ancora più interessante. La Cassazione considera il ricorso del tutto infondato. E dunque – questo lo aggiungiamo noi – pretestuoso. E per questa ragione rifiuta la prescrizione. Perché – dice la Cassazione – siccome il ricorso è inammissibile è come se non ci fosse stato. E dunque la sentenza di appello vale come sentenza ultima, e la sentenza d’appello fu emessa prima che scattasse la prescrizione. Dunque Travaglio non ne ha diritto. Sembra proprio che la Corte di Cassazione avesse letto, quando decise così, gli articoli che Travaglio avrebbe successivamente scritto. E cioè le sue severe requisitorie contro gli avvocati che ricorrono in Appello o in Cassazione solo per allungare i tempi. La Cassazione dice che in questa occasione fu Travaglio a ricorrere solo per allungare i tempi. Cosa c’è da aggiungere? Niente di speciale. Solo constatare il perfetto funzionamento della solita legge del pendolo. Secondo la quale uno è garantista quando l’accusato è lui o qualche suo amico, e non è garantista se l’accusato è un suo nemico.Travaglio se la prende con le lobby degli avvocati. Fa male. Le lobby degli avvocati, se vogliamo usare questo termine ( lobby), hanno come interesse comune la difesa dello Stato di Diritto ( le lobby sono organizzazioni che tendono a difendere un interesse comune: i petrolieri il prezzo del petrolio, i commercianti il non aumento dell’Iva, i tabaccai la riduzione delle tasse sulle sigarette, gli ecologisti la riduzione delle automobili che inquinano eccetera eccetera). La difesa dello Stato di Diritto è una battaglia che riguarda lo svolgimento del mestiere di avvocati, gli interessi dei propri clienti, ma anche la saldezza del sistema democratico. Poi esistono altre lobby con interessi opposti. Per esempio la lobby che si raggruppa attorno al “Fatto”, ma anche al movimento di riferimento ( cioè i 5 Stelle) e ad alcuni settori della magistratura, la quale si oppone al pieno sviluppo dello Stato di Diritto e ne chiede limitazioni che ritiene necessarie per aumentare le condanne nei processi, visto che questa lobby considera il numero alto delle condanne una garanzia di “pulizia” della società.Io personalmente non riesco a mettere sullo stesso piano le due lobby. Penso che non sia la stessa cosa difendere lo Stato di Diritto o osteggiarlo. Riconosco però la piena legittimità di tutte le battaglie ideali e il diritto di tutti ad avere e difendere le proprie idee. Anche le più reazionarie. Anche il diritto di Davigo. Anche quello di Travaglio, che è l’esponente più in vista ed è il più abile di quella lobby. Mi lascia solo un po’ perplesso questo contrasto tra condanna della prescrizione e suo uso. Sarebbe un po’ come se scoprissimo che Salvini ha un gommone col quale, di nascosto, porta in Italia stranieri clandestini…
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Nov 25 2018

sotto il naso di tutti 25 11 2018

SOTTO IL NASO DI TUTTI
Capitalismo e comunismo: dopo 40 quarant’anni di cure, le due Germanie han fatto capire, ma solo a chi vuol capire! qual è il meno peggio.

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Nov 25 2018

cremona sempre l’ultima? 25 11 2018

CREMONA SEMPRE L’ULTIMA? Apre a Ravenna, in piazza dei Carabinieri, il primo mercato coperto contadino di Romagna fatto dagli agricoltori, con produzioni a filiera corta, direttamente dal campo alla tavola. Un’iniziativa targata Campagna Amica che ogni settimana coinvolgerà decine di produttori provenienti da tutta la provincia. Per l’occasione presenti rappresentanti delle istituzioni, consumatori, bambini delle scuole della città e, ovviamente, gli agricoltori con i loro prodotti a km zero. Durante la mattinata ci sono state attività per i più piccoli organizzate dalle fattorie didattiche Coldiretti, show cooking con gli agrichef di Campagna Amica e iniziative per i cittadini. In occasione dell’inaugurazione è scattato proprio dal nuovo mercato coperto la raccolta firme per la petizione “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo). I cittadini potranno firmare per la prima volta a Ravenna la petizione per chiedere alla Commissione di Bruxelles di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che si mangia. L’iniziativa, approvata dalla stessa Commissione UE e promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica, ha il sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza. La raccolta firme proseguirà anche domenica 18 novembre, quando il mercato, in via eccezionale, rimarrà aperto per tutta la mattinata. Il mercato agricolo osserverà questi orari settimanali: martedì dalle ore 8.30 alle ore 13.00, venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.30 e sabato mattina, sempre dalle ore 8.30 alle ore 13.00. In vendita le eccellenze della campagna ravennate: dall’ortofrutta all’olio extravergine di Brisighella, dai formaggi ai salumi bio, dal vino al pane, ma anche miele, confetture, farine e prodotti da forno. Il mercato coperto contadino sarà animato nei fine settimana che ci accompagneranno al Natale da eventi dedicati alla cultura e alle tradizioni rurali, alla salute e ai consumi.

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Nov 25 2018

loro ragionano così…………. 25 11 2018

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LORO RAGIONANO COSI’………
Il presidente dei giudici italiani, sul sito Anm; pezzo integrale, non ho manomesso nulla, dall’invito agli italiani tutti: sappiate leggere i numeri! al Csm, organo costituzionale, che non conferma i capi degli uffici, Presidenti e Procuratori, che dopo i primi 4 quattro anni si siano dimostrati incapaci di organizzare il lavoro dei colleghi!
—“I numeri vanno saputi leggere: i dati che dicono che i reati si prescrivono nella fase delle indagini non sono così, si prescrivono perchè il pm ha concluso le indagini e ha chiesto al tribunale la data di udienza, ma per carenza di risorse e per i grandi numeri il tribunale non riesce a fissare le udienze. Non c’entra l’inerzia del pubblico ministero: va fatta definitivamente chiarezza, sono dati molto precisi”. Così il presidente dell’ANM Francesco Minisci a “Radio anch’io” su Rai Radio1. “Sfatiamo questo mito dei reati che si prescrivono durante le indagini perchè non è così”, ha proseguito Minisci, per il quale “dobbiamo intervenire sulla redistribuzione delle piante organiche, implementare il personale amministrativo, mettere nelle condizioni i tribunali di ricevere tutti quei fascicoli e quei processi che la Procura chiede che siano celebrati”. “La legge prevede che i capi degli uffici che non organizzano bene i propri uffici non vengano confermati dopo i primi 4 anni. Sotto questo profilo il Csm ha una grande attenzione, sull’organizzazione si è dedicato molto. Non ci sono dubbi che anche l’organizzazione ha il suo ruolo, ma se i numeri sono alti, se ci sono migliaia di fascicoli ogni giorno, se ci sono una serie di reati che dobbiamo trattare senza possibilità di sbocco perchè non hanno nessuna deterrenza, allora interveniamo con una seria depenalizzazione e portiamo a processo solo ciò che è veramente utile e efficace”, ha concluso.

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Nov 25 2018

salvini l’aveva detto a conte: 25 11 2018

SALVINI L’AVEVA DETTO A CONTE:
trovagli la bottiglia buona……. dalla Stampa:
—«Non litighiamo, we are friends» ha provato a sdrammatizzare Conte durante la foto di rito con Juncker, appena arrivato al Palazzo Berlaymont. Ma una volta lontani dai flash, i sorrisi sono spariti. I due leader si sono appartati per parlare tête-à-tête per una decina di minuti. Chi li ha visti assicura che entrambi i volti si sono incupiti. Poi si sono messi al tavolo con i rispettivi accompagnatori e il trio della Commissione ha spiegato che l’iter della procedura ormai è inarrestabile.

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Nov 25 2018

aspetta e spera che già l’ora s’avvicina 25 11 2018

ASPETTA E SPERA CHE GIA’ L’ORA S’AVVICINA Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire; non c’è miglior sondaggio di quello che si paga, tenta di convincerci il Giornale; tra una settimana la lietissima novella: 5 Stelle sotto il 20%, gradimento del Governo ahinoi, tifo da stadio per Berlusconi premier; e grazie alla rivoluzione di Tajani! p.s. Forza Italia, purtroppo, piedi per terra mai, conti col pallottoliere mai, capire il successo della Lega mai, noi siam troppo nobili! —-Crescono Lega e Forza Italia Centrodestra verso quota 50 Nell’ultimo sondaggio Tecnè il Carroccio è al 31,7%, gli azzurri al 11,3% e Fdi al 4%. Cala la fiducia nel governo «Dei sondaggi me ne frega il giusto» dice Matteo Salvini, che ha i suoi problemi di convivenza con i grillini, ma che stavolta forse farebbe bene a buttare un occhio a quello realizzato da Tecnè: Lega in ascensore, Forza Italia in buona ripresa, centrodestra vicino a quota 5O e quindi potenziale maggioranza nel Paese. Crolla in compenso la fiducia nei confronti del governo. Un italiano su due dà infatti un giudizio negativo sull’esecutivo gialloverde. Che il Carroccio abbia il vento nelle vele si era capito da tempo: ora, nonostante le polemiche con M5s, è stimato al 31,7 per cento, mezzo punto in più rispetto al 5 ottobre e sei sopra gli alleati pentastellati. Ma il dato significativo è la crescita azzurra. Secondo il rilevamento, grazie anche al rinnovato impegno di Silvio Berlusconi, in meno di due mesi Fi è passata dal 10,8 all’11,3 per cento delle intenzioni di voto, mezzo punto in più. Tradotto in schede, significa che oltre tre milioni di cittadini oggi sceglierebbero Forza Italia, Tutto ciò, sommato al buon momento di Fratelli d’Italia (dal 3,5 al 4 per cento), porta un’eventuale coalizione di centrodestra a quota 47,5, a due passi dalla maggioranza assoluta. Anzi, per come funziona il sistema elettorale, già così se si andasse alle urne avrebbe il controllo comodo del Parlamento.
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Nov 25 2018

oggi a iori, domani a te 25 11 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

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