Archive for Febbraio, 2018

Feb 24 2018

e incoronare i re! 24 02 2018

E INCORONARE I RE!
Imprese, Carlo Maria Recchia leader
dei giovani di Coldiretti Lombardia

Carlo Maria Recchia è il nuovo Delegato regionale di Giovani Impresa Coldiretti Lombardia: 24 anni di Formigara, in provincia di Cremona, studente di Scienze e Tecnologie Agrarie all’Università Statale di Milano, Carlo è agricoltore di prima generazione e per la sua impresa ha puntato su biodiversità, sostenibilità e innovazione. “Nel 2013 – spiega – ho scelto l’agricoltura per costruire il mio futuro: ho preso in affitto un piccolo appezzamento di terreno e ho iniziato a coltivare mais corvino, una delle varietà più antiche del mondo conosciuta già al tempo dei Maya, che sono riuscito a recuperare facendo richiesta alla banca del seme del Polo Nord”. Oggi Carlo coltiva 16 ettari di campi, di cui 7 ettari a biologico: ha da poco installato nella sua azienda un mulino a pietra per macinare il mais nero da cui ricava farina, prodotti da forno, pasta e birra. Per la cura delle sue piante si avvale poi dell’utilizzo di droni. La sua produzione viene venduta direttamente al consumatore nello spaccio aziendale e nei mercati di Campagna Amica o tramite e-commerce, viene esportata in Paesi come Regno Unito e Spagna, e viene fornita ad alcune prestigiose strutture tra Milano e Roma. “Vivere di agricoltura si può – racconta Carlo – ma per farlo bisogna differenziarsi e raccontare al meglio il proprio lavoro. Ai giovani come me consiglio sempre di provarci e di inseguire i propri sogni nonostante le difficoltà. Essere il nuovo delegato di Giovani Impresa Lombardia è un onore: continuerò a impegnarmi per la valorizzare e la difesa dell’agricoltura italiana e del vero Made in Italy agroalimentare, darò risalto al ruolo dei giovani nei campi oltre a proporre momenti formativi e di confronto tra noi ragazzi, perché sono convinto che dal co-working possano nascere delle belle esperienze”. Carlo, che succede al pavese Stefano Ravizza, rimarrà alla guida di Giovani Impresa Coldiretti Lombardia per i prossimi cinque anni, durante i quali rappresenterà anche la provincia di Cremona. Al suo fianco, nel direttivo del gruppo, gli altri delegati provinciali: Daniele Filisetti per la provincia di Bergamo; Davide Lazzari per Brescia; Chiara Canclini per Como e Lecco; Giovanni Bellei per Mantova; Davide Nava per Milano, Lodi, Monza e Brianza; Ludovico Lorini Sgariboldi per Pavia; Michela Azzalini per Sondrio ed Enrico Montonati per Varese.

No responses yet

Feb 24 2018

vestire gli ignudi! 24 02 2018

VESTIRE GLI IGNUDI!
Maltempo, vitelli con cappotti e impianti anti gelo:
così nelle campagne ci si prepara al grande freddo
Cappotti per i baby vitellini e coperture per le verdure, lampade anti gelo e impianti di riscaldamento in azione. Così, nelle campagne lombarde, ci si prepara all’arrivo del grande freddo. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti regionale in vista della massa di aria gelida che sta per investire la Lombardia, portando con sé un brusco calo delle temperature.
“Per proteggere i vitelli appena nati li sto coprendo con dei cappottini – spiega Simone Minelli, allevatore di Motteggiana (Mantova) e produttore di Parmigiano Reggiano -, mentre in stalla è importante che la temperatura dell’acqua per gli animali rimanga intorno ai 20 gradi. Per questo utilizzo un impianto che mi permette di riscaldare quella più fredda del pozzo. In sala di mungitura, infine, cerchiamo di mantenere la temperatura ideale grazie a delle lampade apposite”. “In generale di notte – racconta Gianenrico Grugni che alleva mucche da latte a Cervignano d’Adda (Lodi) – contro il freddo intenso si usano le lampade elettriche riscaldanti, quelle a luce rossa”.
“Per consentire agli animali di affrontare al meglio il clima rigido – racconta Giorgio Piovanelli produttore di latte di Zanica (Bergamo) – abbiamo arricchito la razione alimentare con cibi più energetici e ci stiamo preparando per scaldare le tubature degli abbeveratoi sia per evitare sbalzi eccessivi tra la temperatura dell’acqua ingerita e quella del corpo degli animali, sia per scongiurare eventuali rotture in caso di congelamento”.
In allerta anche i produttori di verdura: “Nelle serre non riscaldate – spiega Alberto Brivio, titolare di un’azienda orticola a Bergamo – si preparano i teli da stendere come ulteriore copertura per riparare e isolare le piantine, soprattutto quella a foglia che sono particolarmente delicate. Ci potrebbero essere problemi anche per gli impianti di irrigazione che si potrebbero rompere con il congelamento dell’acqua, quindi per evitare danni verranno completamente svuotate e, nel limite del possibile, coperte le tubature”. “Il freddo estremo – conferma Elena Zibetti, 45 anni, di Cairate (Varese) – rischia di far gelare le piante nel momento del raccolto. E quelle piccole da mettere a dimora morirebbero. Per proteggerle dal freddo bisogna stendere il tessuto non tessuto in più strati sovrapposti e ritardare i trapianti”. Giorgio Perego, orticoltore di Cernusco sul Naviglio (Milano), non nasconde la sua preoccupazione: “Questo freddo intenso annunciato arriva dopo un gennaio e un febbraio non rigidi, nei quali le nostre colture sono maturate anche più del previsto e ora con il calo repentino delle temperature rischiano di subire un contraccolpo decisivo. Le insalate in questo momento non possono essere raccolte e con il gelo rischiano di rimanere segnate. Per cetrioli e altri primi trapianti di verdure piccole si potrebbe perdere tutto. L’unica è coprirli con teli.”
Negli allevamenti, intanto, sono in funzione i macchinari riscaldanti. “Temperature troppo basse – racconta Filippo Marangotto, 36 anni, che Varese alleva polli, anatre, oche e faraone – possono dare problemi ai pulcini che hanno bisogno di alte temperature. Per far fronte all’ondata di gelo saremo costretti a far lavorare gli impianti al massimo per mantenere almeno 27gradi all’interno dell’allevamento”. “Sarà fondamentale riscaldare al meglio le stalle – gli fa eco Maria Paglioli, 49 anni, che con la sorella Pierangela gestisce un piccolo allevamento di maiali a Castelverde (Cremona) – In questo momento abbiamo in stalla 1500 suinetti del peso di 45-50 chili. Sono ancora piccoli, hanno bisogno del giusto tepore. Con l’arrivo del grande freddo il nostro primo impegno sarà quello di garantire il riscaldamento più adeguato, anche con l’utilizzo dei soffioni. Per l’azienda sarà una spesa significativa in più, ma è necessaria per assicurare il benessere degli animali”.
Sulle colline dell’Oltrepò Pavese sono già scesi i primi centimetri di neve, e anche i trattori degli agricoltori Coldiretti sono stati mobilitati per pulire le strade. Nelle campagne di queste zone anche i cereali e i frutteti destano preoccupazione: “Se le temperature, come dicono, dovessero andare davvero così tanto sotto zero – afferma Giancarlo Bertella, allevatore di mucche varzesi a Varzi (Pavia) – il gelo potrebbe strappare le radici di orzo e grano, che si sono sviluppati poco a causa della siccità”. “A meno 15 gradi potrebbero crearsi dei danni strutturali alle piante da frutto, con fessurazioni nel tronco – ribatte Davide Zanlungo, che sempre a Varzi coltiva otto ettari di frutta – Le prime a soffrire col gelo sono pesche, albicocche, susine e ciliegie. Ma se dovessimo raggiungere i meno 20 gradi potrebbero avere dei danni anche le mele”.
Sorvegliati anche gli uliveti, come racconta Antonella Pesenti, 59 anni, di Lenno (Como): “Siamo preoccupati perché questo gelo estremo rischia di bruciare le gemme che gli ulivi hanno prodotto in questo periodo, visto che aveva fatto relativamente caldo. L’unica fortuna è che non abbiamo già effettuato la potatura, che ovviamente ritarderemo ancora per non compromettere anche la pianta stessa”. “Nelle nostre zone – precisa Nadia Turelli di Sale Marasino (Brescia) – qualche giorno di freddo non fa male, ma se le basse temperature si dovessero protrarre, potrebbero esserci grossi danni alle piante come nel 1985, quando la grande gelata ha seccato tutti gli ulivi. Se consideriamo che per rientrare in produzione ci vogliono almeno 10 anni, si capisce la gravità della situazione”.

No responses yet

Feb 24 2018

tra amici! 24 02 2018

Published by under costume,cronaca cremonese

TRA AMICI! Ieri il Carletto m’ha spedito la lettera sotto, riservata agli amici, immagino: —Caro amico, Domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23, si vota in Lombardia per il rinnovo del Consiglio Regionale. Dovrai presentati al seggio elettorale di competenza con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Ti saranno consegnate tre schede, una rosa per la Camera dei Deputati, una gialla per il Senato e una verde per il Consiglio Regionale della Lombardia. Sulla scheda verde, potrai esprimere la preferenza per me, barrando il simbolo di Forza Italia e scrivendo a fianco Malvezzi. Carlo Malvezzi— Io, riservata agli amici, l’avrei scritta così: —Domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23, in Lombardia si vota anche per il Consiglio Regionale. Ti saranno consegnate tre schede, una rosa per la Camera dei Deputati, una gialla per il Senato e una verde per il Consiglio Regionale; per le prime due, indica la persona che ti risulti la più sana; sulla verde, per favore non distrarti, ricorda la preferenza a me, barrando il simbolo di Forza Italia e scrivendo a fianco Malvezzi. Carlo Malvezzi—
Cremona 24 02 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 24 2018

la quintessenza della cremonesità-quattrocentosettantatre 24 02 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – QUATTROCENTO73
Se perfino Burian, il terribile gelo siberiano, posticipa di qualche giorno per regalare oggi una quasi primavera all’Open Day 2018 di capitan Voltini, che inaugura la nuova concessionaria macchine del Consorzio Agrario di Cremona, vuol dire che il destino degli amici della Libera è segnato, altro che illusioni di riconquiste; se va bene, pensino a mettere qualche toppa nei luoghi indispensabili; ieri, ancora una volta, è saltata la newsletter 08/23 febbraio; avranno avuto da scrivere ancor meno del solito, in genere superfluo!
All’Open Day tanti di quegli agricoltori, mattino buffet e pomeriggio, anche della Libera, da non riuscire a contarli con precisione: da 600 a oltre 1000! e i politici, che ormai devon farsi vedere alla Corte del nuovo leader di Cremona.
E non è un caso che il gruppo CremonaOggi, leader dell’informazione del territorio checché ne scrivano Aschedamini e Pennadoro della Provinicia fin che c’è, dedichi un bel servizio in tutte e tre le sezioni, Cremona Crema Casalmaggiore:
–Il Consorzio, ha proseguito Voltini, rappresenta un punto di riferimento importante anche perché valorizza la produzione attraverso strumenti come il Progetto Integrato di Filiera e il Programma di Sviluppo Rurale che appunto valorizzano la filiera e aiutano gli agricoltori a fare investimenti nei diversi ambiti, come precision farming, zootecnia e macchine agricole. Diamo merito alla Regione per averci dato l’opportunità di utilizzare il PIF e diciamo grazie al Ministro Martina per il supporto che ci ha dato in questi anni e per il lavoro svolto per filiera ed etichettatura. Il ringraziamento va poi a tutti i soci del Consorzio–
Quando in Libera organizzano un convegno, manifestazione eccetera, devono scegliere con cura la sala più piccola della Fiera e riempirla di impiegati per far sembrare sia quasi piena, 50/60 persone; naturalmente non si chiedono mai perché, come per le copie e la pubblicità disastrose della Provincia fin che c’è.
Non vorrei che il Cilecca sia a un passo dalle sue, ma la nota di www.cremonaoggi.it sulla Strada Sud mi sembra non lasci dubbi:
–Il referendum ha superato l’esame di legittimità dei Garanti, ma ora viene ‘bocciato’ dal parere del segretario comunale. Motivo: non rispetta la lettera del Regolamento comunale che indica nel mese di febbraio di ciascun anno la possibilità per il sindaco di indire la consultazione. Una interpretazione che non è piaciuta affatto alla delegazione del comitato promotore, guidata da Maria Cristina Arata, che lo scorso 22 febbraio ha incontrato il segretario Gabriella Di Girolamo, dopo che il responsabile del servizio elettorale del Comune si era detto non competente ad indicare la procedura da seguire. Eccetera eccetera– Il segretario comunale è il primo dei collaboratori del sindaco e della giunta, ma non credo possa farne le veci, specie dopo che i Garanti, 2 a 1 per il Comune, si sono espressi per la legittimità….. Domani CasaPound a Palazzo Cittanova, coi veri democratici in guardia; che il Cilecca per una volta provveda bene!
Cremona 24 02 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 24 2018

oggi a iori, domani a te 24 02 2018

OGGI A IORI, DOMANI A TE
In Italia i carcerati sono 60mila, uno ogni mille abitanti: è per questo che gli altri 999 non ci badano, convinti che a loro non toccherà mai. Ho concluso il libretto sul caso Iori, all’ergastolo definitivo con dimostrazioni alla sfera di cristallo et similia, per un omicidio impossibile da commettere a chiunque, con le cause di morte accertate; per un fine: raccontare come sia facile a qualsiasi dei 999 diventare l’uno.
Chi volesse, gratis, il libretto via mail, una settantina di cartelle, mi dia il suo indirizzo; i miei sono flcozzaglio@gmail.com cozzaglio.flaminio@alice.it
339 3599879 0372 431727 ———————————————
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni.

No responses yet

Feb 23 2018

la legge del più forte-settecentonovantotto 23 02 2018

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – SETTECENTONOVANTOTTO
Dal Dubbio on line:
—Abbiamo pubblicato nei giorni scorsi, in due puntate, un articolo di Giovanni Canzio sull’indipendenza della magistratura. Canzio, come sapete, da poche settimane ha lasciato il suo incarico di Presidente della Corte di Cassazione. Ha una storia lunga e da protagonista nella magistratura italiana ed è un giurista serio e forte. Nel suo articolo, con molti argomenti, ha sostenuto l’importanza e la necessità della piena indipendenza di tutta la magistratura. Ma ha anche sostenuto la necessità assoluta dell’indipendenza dell’avvocatura e ci ha spiegato in modo assai convincente come queste due “indipendenze” siano complementari e indispensabili l’una a l’altra—
Sono d’accordo, Canzio è stato giudice di valore; ho scorso velocemente l’articolo e lo commenterò; ha il solito enorme limite, non scende dai massimi sistemi. Possibile che in tutta la sua carriera Canzio si sia mai imbattuto in processi alla Iori, di cui riporto le ultime righe del mio libretto?
—E’ tutto così chiaro? Non credo; torniamo alle righe più spettacolari dell’intero procedimento, dalla motivazione di Cremona, dove il giudice, usando il suo libero
convincimento, pensa di convincere noi, popolo italiano, come Iori abbia rifilato lo Xanax :
“Non avendo la sfera di cristallo non è possibile indicare con precisione quale fu l’espediente usato (uno di quelli descritti, un altro ancora) per riuscire nell’intento, né è necessario”
La sfera di cristallo è una sfortunatissima scelta di vocaboli; molto peggio, per me, è il finale “né è necessario”, che ricorda la famosa partita di poker di re Faruk; Faruk ritira il piatto dichiarando “quattro assi”, l’altro insiste con il rituale “vedo”, Faruk, mischiando le carte, sogghigna beffardo: parola di re!
Finite le risa, tutte dovute! la domanda: dalla Corte d’Appello e dalla Cassazione, che pure rileggono e ricopiano tutto, nessun accenno alla sfera; sono d’accordo sia uno strumento processuale, o non? comunque, perché tacciono? E se Appello e Cassazione fossero sotto gli occhi di milioni di cittadini, confermerebbero il silenzio?
Porto la provocazione agli estremi: se al concorso, prove scritte, un aspirante giudice scrive una frase simile, è ammesso alle prove successive?
Dai processi Iori, dovrebbe giungere un chiaro: sì! perché l’inventore della sfera di cristallo, rappresentante dell’Associazione nazionale magistrati presso il Palazzo di Giustizia di Cremona, dopo tre anni è stato promosso Presidente del Tribunale di Parma!
Ovviamente, temo, l’aspirante giudice finirebbe lì la sua prova……

Cremona 23 02 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 23 2018

la quintessenza della cremonesità-quattrocentosettantadue 23 02 2018

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – QUATTROCENTO72
Dovrei mettermi a contare e misurare col righello, ma il primo sguardo dice che ormai lo spazio maggiore di www.cremonaoggi.it è la pubblicità; che è figlia della notizie: più ne dai, più gli inserzionisti accorrono, e al giornale di Mario Silla il tempo del figlio unico non lo ricorda più nessuno, mentre alla Provincia fin che c’è il figlio unico, quando capita, bisogna tirarlo su con la massima cura!
–Palazzo Fodri, e precisamente la parte occupata fino a poco tempo fa da Intesa SanPaolo, ha trovato un nuovo affittuario. Si tratta di una società di informatica, la Net4Market Csa Med di Gianmaria Casella, una srl che si occupa di progettazione e realizzazione di software, attiva da dieci anni e con un’importante attività di consulenza. Ad annunciarlo, proprio nel giorno della firma del contratto, è la presidente di Fondazione Città di Cremona, Uliana Garoli, che martedì darà l’annuncio al consiglio di amministrazione. La srl attualmente è operante presso la sede del Politecnico di via Sesto ma ha uffici distaccati a Roma e in Francia. Conta su una quarantina di collaboratori. I locali interessati dal nuovo arrivo sono quelli al piano rialzato del palazzo con ingresso da corso Matteotti, circa 1000 metri quadrati–
Brano tratto da www.cremonaoggi.it; non fa in tempo a liberarsi uno spazio, a Palazzo Fodri, uno dei più belli della nostra città, che subito appare un nuovo inquilino di prestigio, disposto a pagare. Questa è una notizia. Buona. Quando invece il Palazzo fu acquistato, nel 2010, per conto della Fondazione, dal presidente Umberto Lonardi, galantuomo e manager di vaglia, Zanolli Pennadoro Vittoriano, direttore della Provincia fin che c’è, confezionò ben 130 centotrenta pezzi contro, perché l’acquisto deludeva le aspirazioni e gli appetiti degli amici degli amici degli amici dei padroni, che volevano farsene appartamenti personali di prestigio. Giudichi il lettore quale è la notizia, se i 130 centotrenta pezzi o la nota di www.cremonaoggi.it, e ne valuti le conseguenze per i due giornali, sotto gli occhi di tutti i cremonesi: gonfie vele per uno, de profundis per l’altro!
E mi viene spontanea una malignità: nel 2010, in Libera, avessero chiamato Umberto Lonardi a curare l’amministrazione del loro giornale, godrebbero di ben altra salute e il giornale e di conseguenza l’intero gruppo!
Invece che perdere tempo e immagine sull’Apa, sull’immaginaria riconquista del Consorzio agrario e altri simili mulini a vento. Tutto può succedere, ma temo in Libera non abbiano ancora capito la differenza tra possibilità e probabilità; domani capitan Voltini inaugura la nuova concessionaria macchine, super offerte e finanziamenti agevolati, Open Day 2018, dalle 10 in poi nella sede di via delle Vigne 210, Cremona; super offerte e finanziamenti agevolati eguali per tutti, non come ai vecchi tempi……..
Domenica calda nonostante le previsioni contrarie dalle parti di Palazzo Cittanova; si riuniscono solo per provocare i leader di CasaPound, e che altro possono i centri sociali se non opporre una fiera resistenza, democratica e antifascista?
Un’altra notizia da www.cremonaoggi.it, la Provincia fin che c’è copierà tra qualche giorno:
–Senza fine la vicenda dell’inquinamento ambientale nel sottosuolo Tamoil. Eccetera, eccetera–
Nonostante il parere contrario, molto datato, del compagno Pizzetti……….

Cremona 23 02 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 23 2018

il nuovo mondo 23 02 2018

Published by under costume,cronaca internazionale

IL NUOVO MONDO Da noi fai la cosa più ovvia, rendi difficile al cittadino possedere un’arma; da loro, tra un po’, a ogni preside un carrarmato; dalla Stampa: —Ma il presidente degli Stati Uniti insiste sulla possibilità di addestrare e armare gli insegnanti. «Quando dichiariamo le nostre scuole “gun-free zone” mettiamo i nostri studenti in maggior pericolo. Insegnanti e assistenti ben addestrati ed esperti di armi dovrebbero essere in grado di portare armi nascoste. Dobbiamo fare quello che funziona». «Questo include misure di buonsenso che proteggeranno i diritti degli americani che rispettano le leggi e nello stesso tempo aiuterà a tenere le armi lontane dalle mani di quelli che pongono un pericolo a se stessi e agli altri», ha aggiunto. Secondo il provvedimento di Trump si tratterebbe solo del 20% dei docenti. Sarebbe comunque un progetto dal costo di un miliardo di dollari sotto forma di “bonus” per convincere gli insegnanti a impugnare le armi. Lo stesso Trump, del resto, senza scendere nei dettagli aveva evidenziato che armare gli insegnanti sarebbe comunque più conveniente rispetto all’impiego di guardie visto che la cifra sarebbe ridistribuita su un milione di docenti, un vero “battaglione”, che corrisponderebbe a mille dollari a persona.
Cremona 23 02 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Feb 23 2018

i miracoli di campagna amica 23 02 2018

I MIRACOLI DI CAMPAGNA AMICA
La Società agricola Serusi “Bontà del Gennargentu” è una piccola azienda a conduzione familiare, di un paesino nelle montagne del Gennargentu, a 1000 m. s.l.m. in Sardegna. L’intuizione nasce in queste zone, nella Barbagia, in principio spinti dalla constatazione che “non si può vivere solo di pecore”, soprattutto in questi anni duemila col prezzo del latte ai minimi storici.
Hanno pensato a un’iniziativa che comunque conservasse un forte legame con il territorio, qualcosa che potesse contribuire a creare un’identità, in quella che allora era un’azienda ferma alla cultura della pecora. L’idea era quella di riscoprire le biodiversità del territorio e finalizzarne l’utilizzo alla creazione di un reddito: salvaguardia, conservazione, tutela ma anche economia dalla loro gestione consapevole.
Così con la creazione di un frutteto, che ospita le cultivar locali, e un piccolo impianto di frutti di bosco, il tutto gestito con metodo biologico, sono andati a creare la base della filiera produttiva. Una filiera che è riuscita a chiudere il percorso con la trasformazione della frutta prodotta in azienda in confetture grazie a un piccolo impianto di lavorazione. Partendo da ciò che già esiste, con elementi unici e senza mai coprirne l’identità, ma anzi rivelandola, sono arrivati a produrre un prodotto, che pur non essendo presente nella tradizione barbaricina, ne rappresenta le peculiarità. Ciò forse è anche stato possibile perché si trovano in una realtà agricola fatta innanzitutto da uomini, in questo specifico caso da donne, che sono consapevoli che hanno in mano un patrimonio dal valore inestimabile, che va salvaguardato da un mercato sempre più orientato alla standardizzazione e sempre meno attento alla scoperta dei reali valori che contraddistinguono una produzione artigianale.
Un piccolo laboratorio artigianale di trasformazione che lavora diverse varietà di frutta quali mele, pere, fragole, frutti di bosco, fichi, prugne e mele cotogne. Spiccano i biotipi locali della “pira vradonada” (cultivar di pera) e della “mela trempa urruvia” (cultivar di mela) che rischiavano l’estinzione. Altre qualità di frutta provengono dalla raccolta spontanea e sono tipiche della nostra isola come il corbezzolo, il mirto, i fichi d’india, il sambuco; mentre le arance e le pesche arrivano da San Sperate e la pompia da Siniscola. La mela sarda, nelle sue molteplici varietà dalla trempa urruvia (guancia rossa) o quella invernale, viene utilizzata come addensante in sostituzione della pectina, inoltre come correttore del ph della frutta si utilizza il succo dei limoni sempre biologici, provenienti da San Sperate. Grazie alla lavorazione particolare che avviene sottovuoto, si riesce a esaltare non solo il sapore della frutta ma anche il colore e ciò consente di ricorrere all’aggiunta di minime quantità di zucchero. Nell’azienda, a gestione familiare, vi lavorano il capofamiglia Pietro, la moglie Giovanna e la figlia Giovanna Maria che si occupano in particolare della gestione del laboratorio e Antonio.

No responses yet

Feb 23 2018

un po’ di bun gusto, suvvia! 23 02 2018

Published by under costume,cronaca nazionale

UN PO’ DI BUON GUSTO, SUVVIA! Dall’Avvenire, il quotidiano dei Vescovi italiani, che anche oggi festeggia i suoi primi 50 anni; e come? Riportando un articolo di Walter Tobagi contro i gruppetti neofascisti; nove anni dopo Tobagi verrà assassinato dai terroristi di sinistra, e per uno dei motivi più stupidi di tutti gli anni di piombo: dimostrare ai colleghi terroristi ch’eran capaci di farlo! —Più neri del Movimento sociale, più fascisti dei fascisti: sono due slogan-definizioni che qualificano i gruppi più riottosi dell’estremismo di destra. Quei gruppi che hanno cominciato contestando il «legalismo» del Movimento sociale edizione Michelini e, per fasi successive, sono arrivati a parlare apertamente di eversione dello Stato. Non è facile tracciare una mappa precisa dell’estremismo neofascista: non è facile perché i gruppi e gruppetti si sono sciolti e ricomposti nel giro di pochi mesi, con incredibile velocità e vaghezza ideologica. Ma c’è di più: molto spesso questi gruppi altro non sono che sotto-organizzazioni delle case-madri del neofascismo italiano: il MSI e la sua organizzazione giovanile, la Giovane Italia…….. Avvenire, 18 marzo 1971
Cremona 23 02 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

« Prev - Next »