Archive for Febbraio, 2017

Feb 24 2017

e l’immagine? 24 02 2017

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E L’IMMAGINE?
Causa di lavoro tra l’ex comandante dei vigili urbani Fabio Germanà Ballarino e il Comune di Cremona: anche qui il professor Cilecca fa la solita cilecca; sostituire un dirigente è nei poteri del sindaco, sostituirne uno solo fa pensare, non dare alcun tipo di spiegazione, lui che in genere ci mette un quarto d’ora per il buona sera, mette in sospetto, confinarlo poi a rispondere al telefono, la frittata è fatta: che idea si faranno i cittadini dell’ex comandante?

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Feb 24 2017

la juventus sopra tutto-venti 24 02 2017

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LA JUVENTUS SOPRA TUTTO – VENTI
Allegri vs Bonucci non era semplice come all’inizio (stile Juve) han tentato di spacciarla, della lite i due han responsabilità almeno pari ma alla fine è prevalsa la legge del più forte; il vs fosse stato con Higuain o Buffon Allegri non l’avrebbe nemmeno tentata, credo, o se l’avesse, avrebbe perso. Ma lo stile Juve è anche questo. Ma torniamo a Lucianone Moggi e al suo martirio, ben descritto da lui medesmo:
“Più il tempo passa e più cresce dentro di me la sensazione che tutto quello che è successo dal maggio del 2006 in poi abbia prodotto soltanto una finta rivoluzione. Alla folla dei perbenisti, dei benpensanti e degli ingenui sono state date in pasto alcune teste, soprattutto la mia, hanno fatto credere d’aver ripulito il calcio dai grandi corruttori per poter ricominciare in modo diverso. Non è così.”
Abile il Moggi nel mettere avanti le teste e coprire le società, specie la sua!
“Il calcio è un posto dove qualsiasi dirigente cerca di trarre vantaggi per la propria società. A tutti i costi. Lo sport puro non esiste più, forse neppure tra i dilettanti. A maggior ragione quando ci sono interessi enormi da difendere, grandi torte finanziarie da spartirsi, un potere da gestire. Non parlo naturalmente di cose illecite che vanno combattute e perseguite, ma di un certo tipo di comportamento diciamo ‘al limite’, che più o meno tutti adottano. Quelli bravi a parlare (e non è il mio caso) dicono ‘borderline’. Perché, in estrema sintesi, non sempre le leggi del business combaciano con le leggi dell’etica sportiva”
Detto dal maestro, è così senz’altro!

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Feb 24 2017

il professor cilecca 24 02 2017

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IL PROFESSOR CILECCA
Mandato dietro la lavagna dalla Sovrintendenza, la punizione scrivere cento volte: non si spostano i mobili in casa d’altri!
Obbedirà il professor Cilecca, noto per i proclami sulla condivisione: applaudite ciò che faccio! o, forte del prestigio per aver azzerato il debito Aem in due anni, la tirerà per le lunghe?
Intanto propone un compromesso, da condividere, sia chiaro: lui riporta il tavolo nella Sala della Consulta, ma in forma ridotta, almeno una parte della ragione se la vuol tenere.
Silenzio della Provincia fin che c’è, le notizie che contano sono altre.

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Feb 24 2017

lo spavento già dai titoli 24 02 2017

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LO SPAVENTO GIA’ DAI TITOLI
Sembra ce la facciano stavolta, alla Rai: da aprile tetto di 240mila euro anche per gli artisti; Fazio, Vespa, Conti, Clerici eccetera, sono a rischio.

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Feb 24 2017

ci superano anche lì 24 02 2017

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CI SUPERANO ANCHE LI’
Tolto l’ultimo primato che rimaneva al calcio italiano: Claudio Ranieri licenziato dal Leicester perché i giocatori perdono partite su partite.

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Feb 24 2017

la verità, l’aspra verità (attribuita a danton) 24 02 2017

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LA VERITA’, L’ASPRA VERITA’ (attribuita a Danton)
Border Nights-You Tube, una piccola emittente toscana, facilmente rintracciabile su internet, riporta la mia intervista del 21 ottobre 2016 sul caso Iori; qualche difetto, all’inizio manca l’audio (!), a volte le voci non sono perfette, ma credo d’esser riuscito a condensare bene ciò che scrivo da anni. Se anche voi, cari lettori, siete convinti che quel modo di far processi non riguardi solo il povero Iori, ma possa da un momento all’altro toccare noi, guardatela, diffondetela; il titolo che le han dato è:
-Il caso Iori: ergastolo con la sfera di cristallo?-

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Feb 23 2017

la legge del più forte-quattrocentoquarantuno 23 02 2017

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – QUATTROCENTOQUARANTUNO
Il contraddittorio, che si dice fonte di verità per noi umani, si svolge in genere tra due parti contrapposte: nel caso Iori i giudici vanno oltre, s’azzuffano con quel che han scritto la pagina prima, loro o i colleghi. Dalla motivazione di primo grado:
“A conclusione del presente capitolo occorre parlare anche del ritrovamento, nel corpo di Claudia, non solo di Xanax ma anche del diazepam, principio attivo del medicinale Valium, assunto – come detto dai periti – in modica quantità la sera della morte ed assunto una sola altra volta qualche giorno prima della morte. Ritrovamento che desta problemi analoghi a quelli che vi sono – come si vedrà – per lo Xanax, atteso che non si trova in casa alcuna confezione o boccetta ed il medico di famiglia esclude di aver mai prescritto il Valium a Claudia, che non ne aveva alcun bisogno”. Capito? Del resto, come in tutti film gialli, l’assassino è sempre un po’ stupido, altrimenti come farebbero a scoprirlo per il lieto fine della storia? Così, pur rimanendo nel blister ancora 5 pastiglie di Xanax, Iori rifila anche un po’ di Valium a Claudia, dio sa per quale motivo, ma fa sparire il boccettino, in modo gli investigatori siano costretti a chiedersi come la vittima l’abbia preso! Ma siamo in arrivo di un altro grande evento, dopo la sfera di cristallo: “Proprio perché gli esami tossicologici escludono che la Ornesi facesse consumo costante di Valium e indicano che vi fu una sola pregressa assunzione occorre considerare, onde provare a risolvere questo ennesimo interrogativo, quanto riferito dalla madre di Claudia in ordine alla visita di Iori avvenuta sabato 16 luglio. Facchi Pasqua (ma la circostanza è ricordata anche dal marito) ha riferito che Claudia, commentando con lei il giorno dopo, come sempre, la serata passata con Iori, le disse che l’insalata di riso che la madre le aveva lasciato per la cena con l’imputato, aveva un sapore strano e che dopo la cena ella dormì profondamente per tutta la notte. Considerando che il 16 luglio rientra nell’arco temporale indicato dai consulenti tecnici per la (unica) assunzione del diazepam avvenuta prima della sera della morte e tenuto conto che il Valium in gocce è abitualmente usato nel reparto di oculistica (cfr. testimonianze medici del reparto), si prospetta la concreta possibilità che quello strano sapore e quel forte sonno siano dipesi da una clandestina somministrazione di piccola dose di diazepam in forma liquida. Il senso dell’operazione può individuarsi in quello, per un verso, di effettuare, per così dire, le “prove” del maggior evento programmato per il giorno 20 e per altro verso, di creare i presupposti (somministro un po’ di valium il 16 luglio; il 20 rimetto ancora un po’ di valium insieme allo Xanax) per far risultare -a supporto della simulazione del suicidio – che Claudia facesse uso di diverse sostanze e fosse, come si desumeva dall’uso del valium, depressa ed insonne. Ovviamente quella esposta è solo una ragionevole deduzione che trae lo spunto da alcune circostanze certe”. Contraddittorio con se stessi, i giudici di primo grado, che han scritto tutto loro: è dura far credere che il 16 luglio Claudia distingua il sapore di poche gocce di Valium, che semplicemente la faranno dormire meglio del solito, in un cibo dal sapore complesso come l’insalata di riso, e quattro giorni dopo, perché ingenua, non s’accorga, quasi digiuna, di una quantità tale di disgustoso Xanax che l’addormenta in pochi minuti; l’ingenuità funziona solo con lo Xanax e non con il Valium? Contraddittorio con l’ordinanza del Gip, acquisita al processo; le “prove del maggior evento” lasciamole al giudizio dei lettori; molto peggio è scrivere che Iori abbia dato il Valium per far sembrare Claudia depressa e insonne, quindi esposta alla tentazione del suicidio; i giudici di primo grado non hanno letto gli atti del processo che includono l’ordinanza, perché Iori, circostanza certa, interrogato il giorno stesso della morte di Claudia e Livia, risponde alla Giudiziaria: “non ho mai notato in lei segnali di depressione di alcun genere, certo la nostra relazione per lei era un disagio che probabilmente le causava un certo stress, ma non ha mai manifestato, né io ho notato in lei propositi suicidi”
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Feb 23 2017

la quintessenza della cremonesità-centoquindici 23 02 2017

LA QUINTESSENZA DELLA CREMONESITA’ – CENTOQUINDICI Da www.cremonaoggi.it; spero al processo gli diano una pena esemplare, per l’aggravante: concorrenza sleale a richiedente asilo! —Incrociando l’auto dei carabinieri, ha eseguito una strana manovra, che ha messo sul chi va là i militari: per lui, 51enne cremonese incensurato, sono scattate le manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I fatti risalgono al primo pomeriggio di ieri, in via Novati, dove l’uomo, a bordo di una Fiat Punto, è stato fermato da una pattuglia della stazione cremonese, nel corso di una attività di controllo del territorio volta alla prevenzione dei furti. Naturalmente nei suoi confronti verranno svolti ulteriori accertamenti, mentre in giornata l’uomo verrà processato per direttissima su disposizione del Pm Carlotta Bernardini.
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Feb 23 2017

i democratici usa temono 23 02 2017

I DEMOCRATICI USA TEMONO
Trump cancella le regole di Obama; ora si teme anche per le nozze gay.
Noi in Italia, democratici e non, cambieremmo volentieri i nostri timori con i loro.

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Feb 23 2017

allora tutti i puntini sulle i 23 02 2017

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ALLORA TUTTI I PUNTINI SULLE I Dalla Stampa on line. In senso tecnico credo la sentenza ci possa stare, non si deve chiamare “clandestino” chi è in regola con la legge. Come dare del ladro a chi non ruba solo perché somiglia al ladro. Ma è il resto che non va. Nessuno venga a raccontare che tutti i richiedenti asilo arrivano da noi perché nei loro Paesi son perseguitati; nessuno venga a raccontare che l’Italia è in grado di accogliere milioni di persone e riesca a integrarle; nessuno venga a raccontare che i clandestini sono tre gatti. E un timore più che fondato, che tra un po’ appaia il divieto di chiamare clandestino un clandestino vero, come oggi l’impiego di negro e zingaro al posto di nero e rom, preludio a una legge, succede che le parole le precedano e le spingano, che dichiari l’inesistenza dei clandestino…. —La parola “clandestini” è discriminatoria. È quanto ha stabilito ieri una sentenza della prima sezione civile del Tribunale di Milano, che ha condannato la Lega Nord al pagamento di diecimila euro (5mila per il partito nazionale e altrettanti per quello cittadino di Saronno, in provincia di Varese). La sentenza del giudice Martina sottolinea «il carattere discriminatorio e denigratorio dell’espressione clandestini». Ma ancora più importante è il fatto che questa sentenza potrebbe creare un precedente importante, dal momento che nel partito di Matteo Salvini non manca l’abitudine a chiamare “clandestini” i profughi. A partire proprio dal segretario del Carroccio. Il processo era stato intentato dall’associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e dal Naga, che da 30 anni a Milano si occupa di difendere i diritti degli stranieri. Come spiegano gli avvocati dell’Asgi in una nota – pubblicata anche sul loro sito – «l’associazione dei termini clandestini (ossia di coloro che entrano/permangono irregolarmente nel territorio contravvenendo alle regole sull’ingresso e il soggiorno) e richiedenti asilo (ossia di coloro esercitano un diritto fondamentale ovvero quello di chiedere asilo in quanto nel loro paese “temono, a ragione, di essere perseguitati) oltre ad essere erronea ha una valenza denigratoria e crea un clima intimidatorio e ostile».
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