Mag 27 2016
osservazioni di un associato-cinquecentotrentacinque 27 05 2016
OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – CINQUECENTOTRENTACINQUE
Siamo alle solite, apro la posta Pec della Libera e leggo:
—Egregio Associato, nell’ottica della massima trasparenza e allo scopo di assicurare ad ogni associato la più ampia e approfondita conoscenza sulle regole che, dopo ampia consultazione e relativi approfondimenti, sono state fissate dal Commissario sulle modalità di svolgimento della prossima tornata di elezioni per il rinnovo delle cariche sociali della Libera, con la presente Le invio copia del regolamento elettorale (2016) in vigore per le prossime elezioni. Gli Uffici del Commissario e quelli della Segreteria Generale dell’Associazione in Cremona sono a Sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito. Il Commissario Antonio Boselli.—
Quando le pecore sono pecore e son convinte sia bene essere pecore, è logico vengano trattate da pecore. Ripetuto ancora una volta che non stava al commissario riformare statuto e regolamento elettorale, parto dalla fine della lettera diktat: gli uffici sono a disposizione per eventuali chiarimenti eccetera. Pubblicare prima la bozza, il regolamento è breve, sulla Provincia fin che c’è, e attendere il parere dei soci prima di renderlo definitivo, è un modo spudoratamente democratico; meglio spiegare, dopo! ai soci che non capiscono, che non accettano, perché comunque deve essere così!
Sbattere in faccia che si è agito nella massima trasparenza, beh, sono incerto se sia più comico o sfacciato; dove si sia svolta l’ampia consultazione, Boselli Antonio, uomo di Guidimario il Banchiere, ha dimenticato di indicarlo. Mi tocca ripeterlo ancora: chi per primo si riconosce pecora, è normale venga trattato da pecora.
Quanto al regolamento, con l’attribuzione dei posti per le categorie, non ho la competenza indispensabile per dare giudizi; ci pensino i soci, decidessero di smettere di far le pecore.
Tanto detto, vado al punto che più dovrebbe interessare, quando i soci decidessero di smettere eccetera: non una riga sul giorno del voto, quello promesso per il 26 maggio, cioè ieri, all’assemblea ordinaria del 27 aprile; e ormai non è più possibile nemmeno l’eventuale 3 giugno, sempre promesso; non ci sta nemmeno, come garantito nell’intervista a Mondo Padano venerdì scorso, un giorno a scelta nella seconda decade di giugno; accetto scommesse: nessuno, nemmeno tra i rinnovatori, andrà da Boselli Antonio per dirgli sul muso: quando la smetti di prendere in giro noi, che siamo i tuoi padroni, che ti paghiamo euro sonanti?
Questo signore, approdato a Cremona in luglio 2015 per far eleggere il nuovo consiglio della Libera, adesso non ne parla nemmeno più, viste le circostanze sfavorevoli ai pivantonini coperti da Guidimario il Banchiere, cui non bastano i tre voti dei giovin signorini! Bisogna che cessi il fragore dell’udienza preliminare del 13 giugno, per cui bene che vada, perfino i rinnovatori da pizza serale rimangono in attesa, non si vota prima della Fiera del bovino da latte. Ma, ammesso e non concesso che i rinnovatori da pizza serale vincano lo stesso, in autunno, con che criteri guiderebbero la Libera, se perfino oggi nel pieno della campagna elettorale non osano parlare a voce alta e chiara? Continueranno l’usanza delle decisioni nascoste nelle segrete stanze?
Io proprio non li capisco, i sé dicenti rinnovatori, se non hanno il coraggio di uscire allo scoperto nemmeno oggi, con tutte le condizioni favorevoli: una situazione finanzaria pivantonina da far tremare il gruppo, un’inchiesta giudiziaria che metterà tante cose in chiaro, un blog come il mio che dà tutte le notizie……….
Possibile non siano capaci, i 50 della pizza serale, di presentarsi in gruppo da Boselli Antonio, al Quarto Lato di Piazza Duomo, e intimargli sul muso: adesso scrivi il giorno del voto, non oltre trenta giorni da oggi!
Cremona 27 05 2016 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com