OSSERVAZIONI DI UN ASSOCIATO – DUECENTONOVANTUNO
Strigliata del commissario Boselli Antonio ai funzionari Libera: guai a voi se vi immischiate in faccende elettorali, che riguardano solo i soci! vi beccassi, vi licenzio! così mi ha ordinato Guidimario, il Banchiere!
Risposta nei fatti: dottore, perché non l’ha detto prima, noi abbiamo cominciato da un pezzo, visite nelle aziende, cene, caffè quando vengono a trovarci al Quarto Lato di Piazza Duomo…..ma però non perdiamo tempo, sempre a favore di Pivantonio o chi dice lui!
Situazione sotto gli occhi di tutti, e tanto per cambiare solo io ne parlo in pubblico; i “vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cuore” son bravissimi, anche esperti, hanno iniziato a primavera 2014, a trovarsi tra loro e mugugnare a voce bassa; quando invece si tratta di giocare per vincere, son sempre impegnati. O lì a dirsi: quando vien fuori la Procura? come se i Procuratori potessero far tutto da soli.
Cari oppositori del “io c’ero, andate avanti voi”, quante segnalazioni scritte avete presentato a oggi al damigello ex presidente, ai consigli, ai collegi dei sindaci, al banchiere Guidimario, al commissario Boselli dottor Antonio, e in assenza di risposte degne di questo nome: alla Procura della Repubblica?
A me risultano, in ordine di tempo: la relazione Begatti, pietra miliare di tutti i soci Libera che vogliano il bene dell’associazione, firmata da uno solo; la famosa lettera dei dieci punti, anonima; due lettere aperte di Enrico Antonelli, senza alcun seguito, nemmeno domande di curiosità dai soci che vogliano il bene eccetera; poi il silenzio.
Che credete pensino di voi i cremonesi che leggono i miei pezzi, uno al giorno, ormai quasi un anno? Che chi non s’impegna a difendere i suoi beni, è inevitabile li perda!
Quando Boselli inizierà gli incontri nelle zone, che fate, un salto da Criniera o Cicciobello per farvi dire che dovete dire?
Ma non preoccupatevi, amici agricoltori veri della Libera, cioè la maggioranza, la grande Agricoltura della Val Padana non muore, come ci informa l’Ansa:
“Con un fatturato di circa 270 milioni di euro nel 2015 e una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate è la prima realtà nella produzione e trasformazione di pomodoro in Italia e la terza in Europa. Il colosso del pomodoro italiano, nato poche settimane fa dalla fusione tra il Consorzio Casalasco, proprietario anche del marchio Pomì, e gli Agricoltori riuniti piacentini, porta il proprio modello di produzione a Expo, come esempio di made in Italy che affronta i mercati internazionali con il modello di aggregazione. Il caso della fusione è stato illustrato al padiglione Coldiretti. “La fusione delle eccellenze produttive italiane della filiera del pomodoro – ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina – è un’operazione moderna che conserva le sue radici nel territorio. Porta un prodotto simbolo del made in Italy a competere sui mercati internazionali, si tratta di un caso scuola che illustreremo in tutta Italia e nel mondo”. In seguito alla fusione il Consorzio Casalasco guarda al futuro e si prepara a diventare sempre più internazionale: “puntiamo su innovazione, investimenti che servono per operare anche sui mercati esteri e sulla comunicazione perchè dobbiamo essere bravi a raccontare la nostra eccellenza – ha spiegato il direttore generale del Consorzio che riunisce circa 370 aziende, Costantino Vaia -. Siamo presenti in 60 Paesi nel mondo ma questo deve essere un punto di partenza e per raggiungere nuovi mercati la parola d’ordine è fare network e valorizzare la produzione dei nostri soci”. Il caso della fusione tra Consorzio Casalasco e Agricoltori riuniti piacentini rappresenta la capacità del Paese di fare sistema – ha concluso il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo – con l’obiettivo di creare occupazione guardando anche al reddito delle imprese”.———————————–Naturalmente non so se è tutto vero: di questo incontro, 21 settembre a Expo, la Provincia fin che c’è diretta da Zanolli Pennadoro Vittoriano, ispirato dal dottor Pivantonio, non ha ancora scritto.
Cremona 26 09 2015 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com