MASTRARVEDI
La prima guerra, lo staff comunicazione dell’AcciaieriaArvedi, la conduce contro l’italiano, ed è una guerra senza pietà, altro che fatto personale: dalla pagina comprata sulla Provincia si capisce che devono essere almeno tre o quattro, i fatti. Roba da rivaleggiare con certi commissari di Cultura del Comune di Cremona….con tocchi di linguaggio da avanspettacolo, primo su tutti l’avviso a chi diffonderà “notizie false e tendenziose”, intercalare, mi sembra, inventato da Totò.
Ma, battute a parte sullo stile, è questo l’approccio verso la società di un uomo che ha donato tanto ai cremonesi, ultimo, il miracolo d’aver reso quasi bello il mostro ch’era piazza Marconi, ora piazza Arvedi? Che nella piccola Storia di Cremona sarà ricordato più da benefattore che da industriale?
La mancanza assoluta d’ogni forma di rispetto per l’altro, a cominciare dalla cornice, “il nostro processo è diverso da altri e la nostra Acciaieria impiega rottami non inquinanti”: i processi e i rottami usati dai colleghi, par di capire, invece sì!
Il “repetita juvant, ma annoia, del: ”il problema dell’inquinamento a Cremona, per le persone competenti (sottinteso: del gruppo Arvedi, n.d.r.), è ben noto. Quando due mesi fa a Cremona e nei paesi limitrofi avevamo il massimo inquinamento da polveri sottili, l’Acciaieria era ferma per manutenzione da giorni. Quindi la causa delle polveri sottili è altrove.”
Se lo staff leggesse la cronaca si sarebbe accorto che lo stesso sostengono Tamoil e gli automobilisti. Quando loro sono fermi, i dati non migliorano: la colpa, evidentemente, sarà degli scarichi agricoli….
Ma l’obiettivo della squilibrata protesta dell’AcciaieriaArvedi, è la lettera inviata da un gruppo di cittadini di Cavatigozzi al Comune di Cremona, alla Provincia, all’Arpa, all’Asl, e per finire alla Procura della Repubblica: cioè non un libello anonimo.
Bene, ecco l’intimazione:
“Il nostro ufficio legale ha scritto ad ogni firmatario della lettera invitandolo a esaminare i dati in possesso delle Autorità preposte e a smentire immediatamente quanto affermato.”
Premesso che mi piacerebbe sapere come l’ufficio legale abbia l’elenco, preciso di indirizzi, dei firmatari, o rifai il compito, o Mastrarvedi ti manda dietro la lavagna! La conclusione:
“Questa missiva è stata inoltrata dall’AcciaieriaArvedi ai sottoscrittori, ai destinatari della lettera, al Sig. Prefetto ed alla Procura di Cremona.”
Visto il grottesco dell’insieme, il sarcasmo mi viene spontaneo: ma la Procura era tra i destinatari della lettera dei cavatigozziani, come citato sopra. La ripetizione di Mastrarvedi che significato nascosto, ma non troppo, ha, anche la Procura deve ben guardarsi dal perder tempo dietro a “notizie false e tendenziose”?
Cremona 25 03 2012 www.flaminiocozzaglio.info