Feb 24 2012
l’armata rossa in marcia 24 02 2012
L’ARMATA ROSSA IN MARCIA
L’assessore Claudio Demicheli dimentica che in certi casi è obbligatoria la cravatta e, se vede un dipendente comunale fuori posto, invece di dar l’incarico al dirigente, provvede di persona. Potrei prendere a prestito il titolo di un post di www.cremonaoggi.it:
Molesta i dipendenti, Demicheli inchiodato dal test del ricordo
ma il risultato non cambierebbe, i sindacalisti sono volati a Palazzo Comunale, dove hanno incontrato il sindaco Perri e il direttore generale, Massimo Placchi, per protestare: l’assessore non è nuovo a questi episodi. Ci è stato riferito che nei giorni scorsi è andato al cimitero, dove avrebbe trovato un dipendente fuori posto. Demicheli si è sostituito al dirigente e ha richiamato il dipendente. Già in precedenza il sindaco aveva assicurato che non si sarebbero più verificati episodi di questo genere, ma così non è stato. Per questo, insieme con la Rsu, le segreterie di Cgil Cisl e Uil hanno deciso che non si presenteranno alla trattativa per il fondo di produttività prevista per il 27.
A ben vedere, l’armata si muove più a difendere il diritto del dirigente, esautorato, che non quello del dipendente, comunque colto in fallo. E addirittura ritarda una trattativa importantissima per la generalità dei lavoratori.
Ma non voglio aver ragione per forza, la questione è del massimo principio, UN assessore non deve prendersela con UN dipendente.
Ed è per questo che sono in fremente attesa di vedere come l’armata si muova contro la decisione comune di sindaco, assessore, dirigenti, di chiamare a far due chiacchiere, a solido pagamento, euro 626,81, sulla cultura del cibo, un esperto come Zanolli Vittoriano, affermato giornalista e direttore della Provincia, perché TRA I 700 DIPENDENTI COMUNALI NON VE NE E’ UNO ADEGUATO ALLA TRATTAZIONE DELL’ARGOMENTO, recita la circolare.
Tutti inferiori, i 700 dipendenti, a un esperto che illustra ristoranti dove il pesce viene servito in tavola vivo e a temperatura ambiente; che chiama tale descrizione “mero refuso”, dimostrando di avere un’idea particolare del significato della parola “refuso”; di cui riporto altri “refusi”, tutti rintracciabili su testi da lui personalmente curati:
era un alloggio con camere, nella prima metà del secolo scorso. Qui i viaggiatori lasciavano i cavalli allo stallo, si riposavano e ripartivano alla mattina. Tutto, o quasi, è rimasto come allora”;
“il locale? E’ facile da trovare, basta cercarlo…unico neo, i dolci d’artigianato industriale. Ma per finire un pranzo senza pretese, possono anche bastare”;
“tra i dolci assolutamente da gustare un tortino di cioccolato difficilmente reperibile nel contado”;
“i dolci sono rigorosamente fatti in casa, come il resto del menù”,
“dallo stile semplice ma al tempo stesso ricercato e curato nei dettagli, dove dominano il calore del legno simile a quello che il titolare riserva alla clientela”;
“come è d’obbligo per un’osteria blasonata come questa, grande attenzione viene prestata al menù”;
“la frittura mista di PESCE di fiume, con deliziose RANE, storione, anguilla”;
“la trattoria nasce nel 1900 e per oltre un secolo viene gestita dall’omonima famiglia come osteria e ricovero dei cavalli, i viandanti si rifocillavano mentre le bestie si riposavano nella stalla attigua”.
Ribadisco: sindaco, assessore, dirigenti, senza alcun esame in merito, suppongo, hanno stabilito che i loro dipendenti sono inferiori a tanto esperto.
Se l’armata rossa tace, il significato è uno solo: acconsente.
Cremona 24 02 2 012 www.flaminiocozzaglio.info