Mag
10
2019
Ricevo
dall’amico Massimiliano Salini, candidato al Parlamento europeo, e
molto volentieri pubblico
MOLTO
PIÙ CHE UN’INAUGURAZIONE DI CAMPAGNA
Martedì
7 Maggio
al Teatro dal Verme a Milano si è svolta la serata che, nelle prime
intenzioni, doveva essere l’inaugurazione ufficiale della mia
campagna elettorale. Invece si è trasformata, con mia grande gioia,
in un confronto sul futuro dell’Unione Europea e le responsabilità
della politica, grazie al contributo di quattro illustri ospiti:
l’economista Giulio Sapelli, il direttore del Giornale, Alessandro
Sallusti, l’imprenditore dell’acciaio, Antonio Gozzi, e l’esperta
di politiche scolastiche, Suor Anna Monia Alfieri. È stata
l’occasione per cambiare la prospettiva attraverso cui guardiamo
alle elezioni Europee, senza cedere alla trappola della paura, di chi
mente ai cittadini per elemosinare due like sui social network e di
chi spaventa gli elettori raccontandogli che staremmo meglio senza
l’Europa.
Abbiamo risposto alla paura con la speranza di poter ricostruire
un’Europa migliore, in grado di rispondere alle istanze dei suoi
cittadini e più vicina ai loro bisogni. Al centro del confronto, la
libertà: quella delle persone, davanti alla quale ogni istituzione,
statale e sovrastale, deve inchinarsi, e perciò delle famiglie,
delle imprese, dei corpi intermedi. Ecco allora la libertà di scelta
educativa: l’Italia è l’unico Paese d’Europa che la impedisce
nei fatti, perché i genitori che vogliono mandare i figli nelle
scuole paritarie devono pagare una retta onerosa, anche se pagano le
tasse come tutti gli altri cittadini per sostenere la scuola statale.
Il modello a cui guardare, ci ha detto Suor Anna, è quello più
orgoglioso della sua laicità, la Francia: qui è garantita
pienamente ai genitori la libertà di scelta educativa, senza costi
aggiuntivi. E poi la libertà d’impresa: da Gozzi un messaggio
molto chiaro, le imprese non chiedono altro che uno Stato e una
politica che lasci loro la libertà di fare e non le soffochi con la
burocrazia. In Italia c’è tanta ricchezza da valorizzare e
difendere, ma abbiamo bisogno di proporci anche politicamente come
propulsore di ricerca e innovazione e non lo possiamo fare staccando
il reddito dal lavoro.
E qui arriviamo ai giovani: l’Europa fa molto per loro ma
anche noi dobbiamo tornare a essere un Paese che si fida dei giovani,
che valorizza le loro capacità e li incentiva, anche a mettere su
famiglia. Un Paese con più propensione al rischio, tutelata dalle
leggi. Un Paese che rivendica anche davanti alla comunità europea
una politica che crede nell’uomo. Questa è l’Italia e l’Europa
che vogliamo costruire: un’Europa che dia contenuto alla speranza
delle persone. Un’Europa che solo i liberali possono cambiare, come
ci ha ricordato il direttore Sallusti, perché i sovranisti possono
solo distruggere per affermare, ciascuno, la propria sovranità. Ma
per farlo, come ci ha indicato il professor Sapelli, dobbiamo prima
ripristinare la dignità che è stata tolta alla politica, tornare a
considerarla la “virtù dei migliori”. Basta con le scelte
politiche basate su un post su Facebook o un tweet, basta con la
sistematica distruzione della fiducia. Chi si avvicina alla politica
deve farlo non per rabbia, ma per gratitudine, per tutelare il meglio
che abbiamo dalla vita. Così è stato per me all’inizio e così
continua ad esserlo, ogni giorno.
MASSIMILIANO
SALINI
Mag
03
2019
SENZA LA MISURA
del ridicolo; il solito
titolo di Repubblica Rep:
–L’Europa del filo
spinato Patto Salvini-Orbàn, a Budapest è stata suggellata
l’alleanza–
Patto che, come
importanza, ricorda il Patto di non aggressione tra Stalin e Hitler,
che permise l’inizio della seconda guerra mondiale.
Cremona 03 05 2019
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Apr
18
2019
LA
LEGA STA CALANDO
e
Repubblica gode: in Italia, nonostante il meno 0,8%, è sempre il
primo partito, per distacco, ma in Europa non riesce a scalzare la
tedesca Cdu!
—Quanto
al nostro Paese, secondo le proiezioni dell’Eurocamera la Lega scende
al 31,4% con 26 seggi, rispetto al 32,2% dei voti e 27 seggi delle
precedenti
proiezioni. Sarebbe comunque il primo partito in Italia e il
secondo in Europa dopo i tedeschi della Cdu. Il M5s risale dal 20,6%
al 21,5% con 18 parlamentari e si distacca maggiormente dal Pd, che
rimane al 20% netto con 16 parlamentari.
Superano lo sbarramento
necessario per portare deputati all’Eurocamera anche Forza Italia,
che guadagna qualche punto e un seggio e sale al 10,1% con 9
europarlamentari e Fdi, che si attesta al 4,8% con 4
seggi.
Resterebbero fuori +Europa e Italia in Comune con il 3,1%,
la Coalizione la Sinistra al 2,1% e Articolo 1-Mdp con l’1,5%.
Francoforte
18 04 2019 www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Apr
07
2019
MASSIMILIANO
SALINI
Mi
ricandido al Parlamento Europeo
dopo cinque anni di lavoro intenso e bellissimo fra Strasburgo e
Bruxelles, perché l’Italia, da qui, si vede meglio e si può
aiutare in modo efficace almeno quanto da Roma. Cinque anni di
esperienza, impegnativa ma straordinariamente bella, mi hanno
confermato di quante partite importanti per il nostro Paese si
giochino qui e quanto una presenza seria e costruttiva degli
europarlamentari italiani possa influire su orientamenti e decisioni
positive per l’Italia, i suoi territori, le sue imprese.
Mi
ricandido al Parlamento Europeo
perché è vero, non sempre l’Unione Europea è stata capace di
essere vicina ai suoi cittadini, non sempre ha saputo essere più
virtuosa dei nostri parlamenti, non sempre ha saputo fare con equità
gli interessi dei Paesi membri. Ma il saldo “costi-benefici”
dell’appartenere a questa Comunità continua ad essere ampiamente
positivo, anche se è diventato talmente “normale” che non ce ne
rendiamo conto. La libera circolazione di persone e merci, i fondi
per la formazione dei giovani, gli incentivi all’agricoltura, gli
aiuti alle imprese, l’acquisto dei nostri titoli di Stato da parte
della BCE… Chi ha “strappato”, invece, come la Gran Bretagna,
oggi si trova a fare i conti con tutto quello che rischia di perdere
e non sa già più come contenere i danni.
Mi
ricandido al Parlamento Europeo,
perché l’Italia deve poter contare sull’Europa. Solo con
l’Europa possiamo affrontare le complessità della globalizzazione,
dando sicurezza ai nostri cittadini, valore alle nostre identità,
capacità competitiva alle nostre imprese.
Solo
con l’Europa possiamo far evolvere in modo originale e sostenibile
i nostri sistemi economici, sociali, politici, senza rinunciare ai
principi che stanno alla base della nostra nozione di persona, di
famiglia, di lavoro, di welfare, di democrazia. Solo con l’Europa
possiamo trovare risposte efficaci alle sfide planetarie a cui non
possiamo sfuggire: emergenza demografica, fenomeni immigratori,
cambiamenti climatici
Mi
ricandido al Parlamento Europeo perché
con il Partito Popolare Europeo, che continuerà ad essere la prima
forza politica dell’Unione, possiamo riportare l’Europa a
misurarsi con quelle dimensioni – identità e politica – che
furono da subito nell’orizzonte dei padri fondatori e rinunciando
alle quali essa ha indebolito la propria capacità di coesione, la
credibilità interna, l’autorevolezza sullo scacchiere globale.
L’identità e la cultura del “vecchio continente”, dalla
concezione di persona a quella di democrazia, riscoperte e vivificate
nel confronto con la modernità, sono il più importante contributo
che l’Europa può dare al mondo, insieme alla sua unità politica,
oggi resa ancora più urgente dal protagonismo delle super potenze,
dall’instabilità politica di tante aree del mondo e dallo
squilibrio fra Nord e Sud del mondo.
Mi
ricandido al Parlamento Europeo perché
l’Europa fa bene all’Italia e al mondo e fare meglio l’Europa
si può. Perché il
sogno dell’Europa ha i piedi per terra.
Apr
05
2019
BREXIT
A tre anni dal referendum
proposto da Cameron, l’Unione Europea ha molta minor pazienza sui
conti del Governo Salvini, e da subito, che sulla decisione
definitiva della Gran Bretagna.
Cremona 05 04 2019
www.flaminiocozzaglio.info
flcozzaglio@gmail.com
Feb
02
2019
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TUTTO
IL MONDO E’ PAESE,
e
anche in Messico, dove protestano per i muri di Trump, decidono i
Salvini……
—Intanto
emerge che nel 2018 oltre 30mila bambini arrivati da Honduras,
Guatemala ed El Salvador sono stati trattenuti temporaneamente in
centri di detenzione in Messico. Numeri che parlano chiaro di come,
assieme ai loro genitori, anche i figli hanno preso parte alle
carovane del migrante e a tutti i gruppi di migranti che si sono
messi in marcia nell’ultimo anno. Dall’Avvenire, il giornale dei
Vescovi italiani.
Cremona
02 02 2019 www.flaminiocozzaglio.info
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Dic
20
2018
GOVERNO SCONFITTO Dall’Agenzia Agi; confermo di nuovo: se c’è stata trattativa con l’Unione Europea e, tranne Repubblica con benpensanti al seguito, tutti l’abbiamo colta, vuol dire che materia da discutere ce n’era, come per i migranti di Salvini; se fino a Gentiloni non c’era, questa è la prova sul campo che il Governo del rinnovamento ha compiuto il suo dovere!
—Il premier Giuseppe Conte, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, racconta la trattativa che ha portato al via libera alla Manovra, ringrazia il capo dello Stato Mattarella e dice come ha convinto i suoi vice, Di Maio e Salvini. Spunta poi anche l’ipotesi Tari nella bolletta. “Dovevo portare a casa – spiega – un risultato importante per l’Italia: evitare l’apertura di una procedura di infrazione per debito eccessivo. L’ho fatto e ne sono felice per il mio Paese. Quanto al mio ruolo, in certi passaggi è necessario enfatizzarlo, altre volte preferisco operare sintesi in maniera più discreta”.
“È stata una trattativa con alti e bassi – continua – che ho cercato di affrontare con perseveranza e tenacia. Sapevo di dover raggiungere un obiettivo utile al mio Paese. E ho cercato di perseguirlo sapendo che c’erano condizioni non solo tecniche ma politiche delle quali tenere conto nell’interesse del Paese”. “Con l’Europa bisogna dialogare, sempre – insiste il premier – E questo mi pare di averlo fatto con ostinazione. Ma bisogna anche farlo senza rinunciare al proprio programma politico e ai propri obiettivi”.
“Attraversare una procedura di infrazione – ribadisce a proposito della Manovra – che avrebbe messo sotto controllo i conti dell’Italia per sette anni, inutile negarlo, avrebbe avuto un costo politico molto elevato, e forse non del tutto prevedibile. L’impianto della manovra è rimasto quello iniziale. Ci hanno dato flessibilità e abbiamo introdotto dei meccanismi per reperire le risorse finanziarie. Non abbiamo mai pensato a una manovra-schiaffo, a una ribellione antieuropea. Non avevamo argomenti pregiudiziali per dimostrare qualcosa. Il nostro è un approccio pragmatico: avevamo solo da rispettare gli impegni presi con gli elettori”.
Cremona 20 12 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
Dic
14
2018
IL BICCHIERE A META’
I benpensanti uniti, preti, sinistri e orbi, contro il Governo. Ma se l’Unione Europea tratta, è la prima volta; se il Governo, misure economiche, migranti, qualcosa ottiene, vuol dire che il margine per un pur minimo braccio di ferro c’era.
Cremona 14 12 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
Dic
13
2018
GIUSTA O SBAGLIATA,
è il nostro premier, han risposto i conservatori, come succede sempre in Italia……..
—Theresa May ce l’ha fatta. La sua leadership vacilla ma non cade. La premier ha superato indenne la prova della ribellione interna. La mozione di sfiducia promossa dai falchi Tories contro la prima ministra è stata respinta. La fiducia nella May è stata confermata con voto segreto da 200 deputati su 317: uno in più dei 199 con cui ha conquistato la guida del partito nel 2016, a seguito delle dimissioni di David Cameron, per la sconfitta al referendum sulla Brexit. I dissidenti conservatori non sono riusciti a raggiungere la maggioranza assoluta di 159 voti per abbattere la tanto odiata premier. Eccetera eccetera, dall’Opinione delle Libertà.
Cremona 13 12 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
Dic
13
2018
IL MOVIMENTO QUALUNQUE
E adesso, finalmente inchinati alle regole dell’Unione Europea, come “traducono” i 5 Stelle le promesse agli elettori, specie del Sud?
Cremona 13 12 2018 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com