Archive for Febbraio, 2023

Feb 27 2023

cremonesita’-cinquecentoventotto 27 02 2023

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CREMONESITA’ – cinquecentoventotto

L’ombra della Rocca Sforzesca si riverbera su Don Milani, che viene dipinto a tutto fuor che comunista, che non fu mai; da www.cremonasera.it

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—“Il sogno di Don Milani”: perché il priore di Barbiana non si può definire “comunista”.

Si è svolto ieri a Soncino, nel polo culturale della ex Filanda, un interessante incontro sulla figura di Don Lorenzo Milani. Promosso dalla biblioteca e dall’amministrazione comunale soncinese, l’incontro ha visto la presenza di Roberta Tosetti, Consigliere delegato alla cultura e di Federica Brizio, presidente del Consiglio comunale, che hanno aperto i lavori, presentando gli ospiti: lo scrittore Alessandro Mazzerelli e il giornalista vaticanista Emanuele Piccini, giunti da Firenze per l’occasione. 

Si può dire che sia stato un incontro fuori dagli schemi e per certi versi sorprendente per chi pensava di sentirsi raccontare del “prete rosso”, del “prete comunista” (un ossimoro a pensarci bene), perché nonostante tutte le strumentalizzazioni che sono state fatte, soprattutto dopo la sua morte, della figura di Don Milani, il tentativo che Alessandro Mazzerelli fa con i suoi scritti e i suoi incontri pubblici in giro per l’Italia è proprio quello di rappresentare il priore di Barbiana per quello che era, lontano dalle etichette politiche. E se a farlo è proprio un testimone diretto come Mazzerelli, che frequentò personalmente Don Milani nell’ultima fase della sua vita, tanto da raccoglierne l’eredità culturale, la responsabilità è ancora più grande e il discorso si fa più avvincente.

Nel libro di cui si è parlato ieri “Il sogno di Don Milani” (Libreria Editrice Fiorentina) e nel più recente “Il riscatto” (IF PRESS), l’autore si concentra sul rapporto scaturito dal suo primo incontro con colui che passò alle cronache soprattutto per il famoso “Decalogo di Barbiana” e l’ancora più famoso (e dibattuto) libro “Lettera a una professoressa”. 

La figura di Don Milani in realtà è da ritenersi un unicum, proprio perché non è inquadrabile in nessuna delle categorie politico-ideologiche di ieri e di oggi. 

Don Milani aveva deciso di dedicare la sua attenzione e la sua attività pastorale e didattica agli ultimi (giovani senza istruzione, operai, indigenti…) ma ciò – come è stato più volte specificato durante l’incontro soncinese – non significa che fosse un sostenitore o simpatizzante dell’ideologia comunista, anzi, per come si era palesato nella storia, spese verso il comunismo parole dure e categoriche. 

Don Milani era un uomo fuori dagli schemi e per tale motivo imprigionarlo in categorie ideologiche predefinite è stato e sarebbe ancora un torto nei suoi confronti, oltre che un torto nei confronti della verità, che Mazzerelli in prima persona ha deciso di difendere nel corso della sua vita. 

Ma soprattutto Don Lorenzo Milani era un presbitero, legato alla tradizione (portava sempre la talare, con la quale fu sepolto), al Magistero della Chiesa e ai principi non negoziabili (per usare le parole di Papa Benedetto XVI). Un prete preconciliare nel vero senso della parola, per cui chi l’ha definito e lo definisce ancora comunista avrebbe l’onere della prova nel dimostrare come sia possibile far convivere l’essere un prete preconciliare, legato alla tradizione, all’autonomia e alle “piccole patrie”, con un’ideologia che si rifà all’ateismo di Stato e all’internazionalismo (oggi mondialismo).

Ecco che la testimonianza di Mazzerelli, che nel 1966 raccolse stenograficamente le parole del priore nel cosiddetto “Decalogo di Barbiana”, diventa utilissima nel comprendere il pensiero più autentico di una figura di spicco della Chiesa cattolica del tempo, ma anche avversata all’interno della Chiesa stessa. 

Alcuni punti del “Decalogo”, peraltro, sono fortemente attuali, come ad esempio il divieto di ricoprire più di una carica pubblica, il divieto di rimanere più di due volte alla stessa carica pubblica (a testimonianza del fatto che, in realtà, il Movimento Cinque Stelle, parecchi decenni dopo, non avanzò idee propriamente inedite), il divieto di costituire correnti o gruppi di potere, o di promuovere il clientelismo, per non dimenticare anche il valore dell’irreprensibilità morale come requisito per gli amministratori della cosa pubblica, fino alla “scala dei meriti” o all’esercizio della politica come “Servizio” (con la “S” maiuscola). Requisiti che oggi sembrano utopie, ma che sono indice della decadenza morale della società e della classe dirigente che profeticamente il priore di Barbiana aveva già allora denunciato. 

Ma va detto, infine, che per approfondire e capire fino in fondo lo spessore e l’opera (anche didattica ed educativa) di Don Milani non bastano un convegno o un libro, per quanto interessanti. Ci vorrebbero giornate intere!

Chissà che però l’incontro all’ombra della Rocca Sforzesca non abbia stimolato quella curiosità necessaria per andare alla scoperta o riscoperta di una grande figura del passato che è ancora molto attuale (non dimentichiamo cha anche sul tema della scuola, oggi come allora, ci sarebbe molto da dire…e da cambiare). 

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Feb 27 2023

sempre il duplicato 27 02 2023

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SEMPRE IL DUPLICATO

Maurizio Iori deve dimostrare che non ha la copia delle chiavi, l’onere della e’ capovolto.

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—Il ricorrente deduce in definitiva la necessità di una prova rigorosa del fatto che l’imputato avesse realizzato e tenuto per sé una copia delle chiavi, prima di consegnarne gli originali, non essendo sufficiente a supportare l’ipotesi accusatoria la mera possibilità della duplicazione delle chiavi da parte dello Iori”. Sono certo i lettori converranno la Difesa abbia ragione da vendere sulla necessità di una prova rigorosa, che non s’è nemmeno lontanamente vista nei due processi di merito: o Iori ha un originale, ma sono tutti e tre in mano agli Ornesi, o non basta dire Iori avrà avuto una copia; bisogna dimostrarlo!

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Feb 27 2023

basta vedere 27 02 2023

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BASTA VEDERE

il traffico sulla rotonda per capire che c’e’ molto da riprogettare, e lo segnala, ancora una volta, il solo www.cremonasera.it

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—Per il Comune il traffico alla rotonda della Paullese non crea difficoltà (se si esclude l’immissione da via Eridano in alcuni orari). Previsto un nuovo studio sui flussi.

Per il Comune non ci sono intasamenti (salvo alle 8 del mattino e nel tardo pomeriggio) al rondò della Paullese. Nonostante il traffico automobilistico sulla tangenziale sia ormai molto al di sopra di quello che era stato previsto al momento della progettazione (già evidenziato dai dati comunali del PUMS). Lo ha comunicato l’assessore alla Mobilità sostenibile Simona Pasquali, rispondendo a una interrogazione del consigliere dei 5 Stelle Nolli (che si è detto insoddisfatto della risposta).

“E’ opportuno sottolineare che la rotatoria in questione è uno snodo importante, interessato quotidianamente da una notevole quantità di traffico. Gli uffici hanno considerato gli studi di traffico redatti per la valutazione dell’impatto viabilistico della trasformazione dell’ex Armaguerra, che hanno evidenziato che l’incremento di traffico non avrebbe determinato il superamento della capacità del nodo che invece ha ancora capacità. – ha detto l’assessore Pasquali – Mediante gli strumenti free-access messi a disposizione le analisi che gli uffici hanno ad oggi realizzato mettono in evidenza che il ramo di ingresso su via Eridano è l’unico braccio a risentire di fenomeni di congestione circoscritti alle ore di punta (nell’intorno delle ore 8 e nel tardo pomeriggio); la congestione sul ramo di ingresso su via Eridano è prevalentemente imputabile al flusso generato dall’apporto di via Castelleone con direzione via Mantova“.

L’assessore ha poi comunicato l’intenzione di commissionare un nuovo studio. “Sulla scorta delle risultanze finora emerse, si potrebbe valutare la possibilità di commissionare un rilievo di dettaglio dei flussi di traffico che impegnano l’intersezione a rotatoria tangenziale/via Castelleone per la definizione della matrice origine/destinazione che descrive i flussi sul nodo. In altre parole l’obiettivo del rilievo è l’esatta quantificazione dei flussi per ogni manovra di traffico possibile sul nodo nelle fasce orarie di maggiore interesse (dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 19). Solo a seguito della determinazione della consistenza dei flussi di cui sopra e della durata giornaliera dello stato di congestione sarà possibile individuare il corretto assetto infrastrutturale del nodo, che potrebbe prevedere una revisione dell’attuale configurazione planimetrica ovvero una soluzione a livelli sfalsati (sottopasso – sovrappasso)”.

Nessuna risposta sul perchè non è mai stato riattivato il sottopasso già progettato (poi chiuso) predisposto al momento della realizzazione del centro commerciale Cremona Po.

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Feb 27 2023

gli incivili 27 02 2023

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GLI INCIVILI

Ma cosa prende i cafoni da gettar fuori casa i rifiuti, e’ solo www.cremonasera.it a raccontarlo.

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—Ancora rifiuti lungo il Po. Inciviltà in via Riglio con vernici, plastica, sacchi e bottiglie.

Ancora rifiuti abbandonati nelle strade lungo il Po. Dopo la denuncia di CremonaSera della scorsa settimana su un analogo episodio in via Marasca Bassa, un nuovo episodio di inciviltà si è consumato in via Riglio. Sacchetti, materiale plastico, bottiglie, vernici. La polizia locale starebbe conducendo le indagini per individuare i responsabili.

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Feb 27 2023

un carattere 27 02 2023

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UN CARATTERE

Da Libero.

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—“Per condannare il Pd all’opposizione eterna – si legge su Dagospia – non c’è nulla di meglio di Elly Schlein. Figlia di luminari, bisessuale, amazzone lgbtq, ebrea aschenazita ma anti Israele, la sinistrata che sembra uscita da un film di Guadagnino è sostenuta da Franceschini (che auspica un ticket con Nardella)”. 

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Feb 27 2023

trionfano gli azzurri 27 02 2023

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Trionfano gli azzurri su neve basket volley, insomma vincono tutto quel che c’e’ da vincere, scrive Pirondini che non smette di scrivere su Blitz Quotidiano di Marco Benedetto. Flaminio Cozzaglio.

Domenica d’oro per lo sport azzurro: raffica di trionfi su neve, basket e volley

Sofia Goggia e Federica Brignone superstar. Applausi alla Pro Recco e al Piacenza volley. Prima medaglia storica nel freestyle.

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 27 Febbraio 2023 – 15:12

Domenica d’oro per lo sport italiano: raffica di trionfi, di titoli iridati, record. E imprese (sulla carta) impossibili, come la sorprendente vittoria in Spagna degli azzurri di Pozzecco. Con la novità del freestyle, disciplina giovane, sport olimpico figlio di una cultura afroamericana; dunque teoricamente lontana da noi. Ed invece no. Il freestyle, arte della improvvisazione, ha portato l’Italia sul tetto del mondo. Prima medaglia storica.  Ma vediamo partendo dalla neve.

Sofia e Fede, trionfo per Maurizio Costanzo

Doppietta azzurra nello sci alpino a Crans Montana, Coppa del mondo. Discesa perfetta. Ennesima giornata storica per le sorelle d’Italia. Prima Sofia Goggia, seconda Federica Brignone. E’ la diciottesima doppietta azzurra in Coppa. Di più: Sofia ha colto il 22 esimo trionfo come Tomba. Sofia ha ipotecato la conquista della Coppa di Specialità. Imprendibile.

La neve s’è desta. Trionfi azzurri in slittino e freestyle

Il weekend ci ha regalato imprese storiche: vittoria di Dominik Fischnaller, il trentenne nativo di Bressanone ha riportato la Coppa del mondo di Slittino in Italia .12 anni dopo Armin Zoeggeler, oggi direttore tecnico della squadra italiana. L’oro nel freestyle è la sorpresa più bella della giornata. Il 22 enne Trentino Simone Deromedis ha conquistato la medaglia d’oro nella prova maschile di Skicross. Ha dominato la Big Final piazzandosi davanti al favorito tedesco Florian Wilmsmann.

Brindisi speciale per il Volley Piacenza con Mattarella

Vittoria a sorpresa ma meritata sotto gli occhi di un testimone d’eccezione come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella capace di emozionare anche gli sconfitti. In poco più di un’ora Piacenza ha superato Trento in 3 set. Sul campo, Piacenza ha bissato il colpaccio della semifinale dove aveva inflitto la prima sconfitta di tutta la stagione a Perugia. Al PalaEur di Roma era presente anche il CT Fefe’ De Giorgi:” È stata una grande festa per la pallavolo. Tanto pubblico e una atmosfera bellissima”.

Pro Recco 10 Coppe Italia di fila

A Genova i liguri della Pro Recco  hanno battuto i siracusani dell’Ortigia 12-8. È la decima Coppa Italia di fila a tre mesi dalla Supercoppa Europea. La 17 esima della storia. Partita speciale e standing ovation per Stefano Tempesti il giocatore più vincente nella storia del club con 39 titoli in 16 anni.

Italbasket verso il Mondiale 2023

Il colpo in Spagna (72-68) ha chiuso il girone L per le qualificazioni al Mondiale in Giappone, Indonesia e Filippine (25agosto-10 settembre). Il merito di questa piccola grande impresa ha un nome: Gianmarco Pozzecco che ha saputo dare energia ad una Italia giovane e motivata e ha saputo rischiare mettendo in campo il 19 enne Davide Casarin, risultato il migliore con Caruso. Esordio per lui addirittura col botto: 10 punti in 12 minuti. Caruso ha segnato 19 punti in 17 minuti di gioco prendendo anche 4 rimbalzi offensivi. Miglior rimbalzista Severini sempre attento in difesa.

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Feb 27 2023

musica buonissima 27 02 2023

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La musica si divide solo in buona e cattiva, racconta Pirondini su Blitz Quotidiano di Marco Benedetto. Flaminio Cozzaglio.

Il jazz di Paolo Conte non ha profanato la Scala, semmai l’ha arricchita: la canzone d’autore nella classicità

Il jazz di Paolo Conte non ha profanato la Scala, semmai l’ha arricchita: la canzone d’autore è entrata nella classicità, demolito un vecchio tabù.

di Enrico Pirondini 
Pubblicato il 27 Febbraio 2023 – 09:11

Il jazz di Paolo Conte non ha profanato la Scala, semmai l’ha arricchita. Paolo Conte chansonnier sotto le stelle della Scala. La prima volta di un cantautore. Zittite le polemiche (troppe) dei bacchettoni.

Sappiamo come è andata: concerto memorabile, repertorio senza barriere, platea col “tutto esaurito”, standing ovation, bis conclusivo affidato ad un classico “Via con me”. Serata storica a lieto fine. Il concerto più discusso degli ultimi anni fomentato da  “una rissa intellettuale “(come ha scritto Alberto Mattioli) è finito in gloria. Infranto un vecchio tabù. La canzone d’autore è entrata nella classicità. Ora che le acque si sono calmate, due o tre cose vanno dette.

1) LA MUSICA, JAZZ INCLUSO, È UNIVERSALE

Sarà bene ricordarlo. La musica non ha luoghi prestabiliti. E poi la musica popolare, quando è superlativa, va bene ovunque, nel teatro lirico più famoso del mondo come in un piano bar di periferia. Per giorni è andata in scena una polemica polverosa che discuteva se Paolo Conte meritasse o no di essere il primo cantautore in scena alla Scala. Per fortuna il pubblico non si è posto il problema  e si è goduto un concerto che rimarrà nella storia di questo teatro.

2) LA SACRALITÀ DELLA SCALA NON È STATA PROFANATA

Il gusto novecentista di Conte non ha profanato il tempio della lirica, semmai lo ha arricchito. Il musicista di Asti sa fondere i generi, la canzone con il jazz e con l’orchestrazione quasi cinematografica. Conte ha anzi onorato la sacralità della Scala con un concerto intenso, davanti ad un pubblico entusiasta. Diviso tra chi questo luogo lo frequenta abitualmente e chi è venuto appositamente a vedere una serata-evento.

La musica, come diceva qualcuno, si divide solo in buona o cattiva. E Conte non ha neppure avuto bisogno di adattarsi alla bisogna perché lui stesso è già un classico e il suo repertorio discende spesso dal melodramma ricamato con il jazz.

3) L’UOMO GIUSTO AL POSTO GIUSTO

Va detto: serata magica. Non ci sono altri artisti italiani con la statura e la credibilità musicale per tenere un concerto di questo genere in un posto così senza sembrare fuori luogo. Dunque  l’uomo giusto al posto giusto.

Numerosi gli artisti presenti come Giuliano Sangiorgi, Madame, Lucio Corsi, Motta, Vinicio Capossela, Biagio Antonacci, Jack Savoretti, Cattelan e Isabella Ferrari. La ritualità del Teatro è stata rispettata anche nei dettagli. Ad esempio le locandine appese alle pareti con il programma del concerto.

E c’era pure, acquistabile, il programma di sala con i testi delle canzoni, come se fosse il libretto di un’opera. Paolo Conte è arrivato alla Scala solo a 86 anni ma la sua musica rimarrà per tanto e tanto tempo a venire. Fine delle polemiche.

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Feb 27 2023

tortelli cremaschi 27 02 2023

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TORTELLI CREMASCHI

Diventano famosi i tortelli in quel di Crema, e con pieno merito; a cura di Stefano Mauri per www.cremonasera.it

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—Nozzolino, grazie a Pia Gobbato e ad Alessandro Bosio, Ambasciatore del Tortello Cremasco.

Ma ciao Gattacci!!!…. Io mi sto preparando per il 26 febbraio. Ebbene si, sarò a Crema per il Carnevale Cremasco. Start ore 14.30. Mi raccomando non mancate per la grandiosa sfilata …Devo solo scegliermi il vestito”. 

Così, ovviamente via social, Francesco Saverio Nozzolino, ecco annunciò nei giorni scorsi, la sua presenza con un video messaggio all’ultima sfilata del Gran Carnevale Cremasco tenutasi, alla faccia del maltempo, proprio domenica scorsa. E il noto personaggio televisivo, seguito e amato anche dai social: presente su Instagram, Facebook e con un suo canale YouTube, nel Granducato del Tortello, stimolato dall’amico e collega televisivo, interagiscono con ‘Avanti un altro’ di Paolo Bonolis, Alessandro Bosio, ospite a pranzo allArea 51 di Chieve, ha assaggiato e gradito i Tortelli Cremaschi preparati dalla straordinaria cuoca Pia Gobbato, Signora della Cucina Cremasca… Chapeau! 

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Feb 27 2023

lasciare la mancia 27 02 2023

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LASCIARE LA MANCIA

diventa quasi un obbligo; a cura di Stefano Mauri per www.cremonasera.it

Francoforte 27 02 2023  flcozzaglio@gmail.com

—Beppe Severgnini: “Mance riconosciute e lecite ai camerieri per aumentare le loro entrate senza appesantire le uscite dei ristoratori”

Se tutti lasciassero la mancia, il reddito dei camerieri aumenterebbe, per il sollievo dei datori di lavoro, appesantiti da imposte, tasse, contributi e bollette punitive. Come incoraggiare quest’abitudine? Semplice: detassare le mance. Abbiamo litigato per mesi sull’aumento del tetto del contante? Ecco un buon modo per usarlo. Pago il conto con il bancomat o la carta; lascio una banconota di mancia (5, al, 20 euro). Fine, tutti contenti. Accadrà? Ovviamente no”. 

Così postò via social, lo scorso mese di novembre, Beppe Severgnini da Crema: giornalista, scrittore, opinionista,attore, presentatore e interista. Ah … dato che ristoratori e baristi, faticano a trovare collaboratori, chissà magari il poter contare su mance ufficializzate dallo Stato, mah potrebbe avvicinare al mestiere, no? 

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Feb 27 2023

speciale energia 27 02 2023

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SPECIALE ENERGIA, 10 REGOLE CONTRO LO SPRECO

Il decalogo per rendere la nostra vita più ecosostenibile

Tutti noi possiamo fare qualcosa per migliorare l’efficienza energetica. Spesso tendiamo a dare l’energia elettrica per scontata e non facciamo caso agli sprechi. In realtà basterebbe cambiare il nostro comportamento nel consumare energia per ottenere un risparmio energetico del 20% annuo.

  1. Attenti alla luce

Fai un uso consapevole della luce: spegni le luci che non servono, quando puoi usa la luce naturale e non lasciare in stand-by gli apparecchi elettronici. Sostituisci le lampadine tradizionali con quelle ad alta efficienza energetica (alogene, fluorescenti compatte, LED). La differenza tra una lampadina tradizionale e le lampadine a risparmio energetico è nella quantità di energia elettrica che viene trasformata in luce bianca: mentre quelle tradizionali trasformano solo il 5% dell’energia ricevuta e il restante viene disperso, le lampadine fluorescenti, invece, ne trasformano il 25%, mentre le lampadine a LED addirittura il 50%.

  1. Regola la temperatura degli ambienti in cui ti trovi 

Riducendo la temperatura di appena 1°C si possono ridurre i consumi di elettricità dal 5 al 10%. Non scaldare gli ambienti se non sei in casa. In estate mantieni una temperatura di 5°C in meno rispetto alla temperatura esterna, in inverno mantieni una temperatura di 20°C. Se hai caldo abbassa la temperatura invece di aprire le finestre, se hai freddo metti un magione invece di alzare la temperatura.

  1. Non disperdere il calore

Riduci gli spifferi migliorando la coibentazione interna dell’abitazione. Se non è possibile una ristrutturazione utilizza materiale isolante che impedisca il passaggio dell’aria dalle finestre. Utilizza le tende per creare intercapedini davanti a vetri, infissi, porte esterne e non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni. Ricambia l’aria nei locali spalancando per un breve periodo le finestre anziché lasciandole a lungo socchiuse.

  1. Scegli sempre l’efficienza energetica

Se devi acquistare un elettrodomestico scegli sempre quelli ad alta efficienza. Gli elettrodomestici ad alta efficienza possono consumare fino a un terzo dell’energia elettrica consumata dagli elettrodomestici di fascia più bassa. Gli attuali modelli permettono un risparmio complessivo del 74% dell’energia consumata.

  1. Usa gli elettrodomestici in modo efficiente

Sbrina frequentemente il frigorifero, tieni la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria. Mantieni la temperatura del frigorifero tra 1,5°C e 4°C e del congelatore a -18°C. Utilizza lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico selezionando programmi di risparmio energetico e la temperatura più bassa possibile. Evita il prelavaggio e se possibile non utilizzare l’asciugatrice ma stendi all’aperto.

  1. Cucina in modo sostenibile

Metti i coperchi sulle pentole quando cucini in modo da ridurre i tempi di cottura. Evita che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola. Spegni in forno e i fornelli qualche minuto prima del termine della cottura dei cibi lasciando che il calore residuo completi l’opera. Non mettere alimenti caldi in frigorifero ma lasciali prima raffreddare.

  1. Utilizza l’acqua con saggezza

Ridurre i consumi di acqua significa anche ridurre l’energia impiegata per la sua purificazione, distribuzione e riscaldamento. Controlla eventuali perdite d’acqua e evita gli sprechi nei gesti quotidiani. Per una doccia il consumo a persona è di circa 25mila litri annui, equivalenti a 320 litri di petrolio mentre per un bagno si sale a 50mila litri/anno e a 620 litri di petrolio. Se con un rubinetto tradizionale ogni persona consuma mediamente 44mila litri di acqua ogni anno (equivalenti a 24° litri di petrolio), con un rubinetto a risparmio d’acqua dotato di rompi getto aerato si può scendere a 23mila litri circa (150 litri di petrolio). Assicurati che il termostato non sia impostato sopra i 60°C.

  1. Rendi ecosostenibile anche l’informatica 

Scegli il computer portatile rispetto al PC: consuma cinque volte meno. Imposta l’opzione del risparmio energetico disattivando lo screensaver. Spegni la connessione internet quando non serve e stacca la presa quando il computer non viene adoperato. Scegli computer certificati a basso consumo energetico.

  1. Muoviti pensando all’ambiente 

Utilizza l’automobile il meno possibile e cerca di condividerla con chi fa lo stesso tragitto. In alternativa preferisci altri mezzi di trasporto come la bicicletta o i mezzi pubblici. Controlla la pressione degli pneumatici: se è inferiore a 0,5 bar l’automobile utilizza il 25% in più di carburante. Non abusare dell’aria condizionata che aumenta i consumi complessivi del 5% circa.

  1. Ristruttura la casa pensando al futuro

Fare lavori di efficienza in casa può sembrare oneroso ma oggi è possibile usufruire di molte agevolazioni che possono cambiare la natura energetica della nostra casa, riducendo le inefficienze, migliorando il confort e ponendo le basi per risparmi futuri.

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