Giu 30 2021
quante volte 30 06 2021
QUANTE VOLTE lo Stato ha chiesto il conto al giudice che ha causato il danno? dal sito Anm. —«Il referendum è, certo, istituto legittimo, previsto dalla Costituzione, ma ha limiti connaturati alla sua funzione demolitoria di singole disposizioni di legge». Il segretario dell’Anm Salvatore Casciaro interviene sui sei quesiti proposti da Radicali e Lega sulla Giustizia. Responsabilità civile e separazione della carriere, i più discussi.
Passiamo
al merito dei quesiti, limitandoci solo a quelli più discussi.
Partiamo dalla responsabilità civile dei magistrati. Se un
professionista sbaglia, paga. Perché un giudice non dovrebbe
risarcire un cittadino danneggiato dai suoi errori?
«Per
i magistrati già esiste una responsabilità penale, disciplinare,
erariale e civile. Solo quest’ultima è attualmente, come peraltro in
quasi tutti i paesi occidentali, indiretta: il cittadino leso agisce
contro lo Stato, il quale poi, se condannato, si rivarrà nei
confronti del magistrato. È un sistema che tutela ampiamente il
cittadino che è garantito avendo come controparte lo Stato. Il
referendum mira a togliere questo diaframma, il cui scopo è
preservare l’indipendenza e l’autonomia della magistratura. Se
passasse il quesito, il cittadino potrebbe evocare in giudizio
direttamente il giudice della sua causa, magari con azioni
velleitarie che avrebbero il solo intento di intimidirlo o
condizionarlo o di creare le condizioni per la sostituzione del
giudice scomodo, temuto o sgradito. Vede non è, come viene
presentato, il referendum a tutela del cittadino, perché l’effetto
che si determinerà sarà quello di togliere serenità al giudice che
nella dialettica processuale, senza il filtro della responsabilità
indiretta, sarà più esposto a pressioni esterne e vulnerabile
rispetto alla parte con più potere e maggiori mezzi».
Francoforte 30 06 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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