Mag 31 2021
i più eguali-sessantaquattro 31 05 2021
I PIU’ EGUALI – sessantaquattro
Dalle mie 70 cartelle sui processi Iori senza editore: condannare va bene, basta un semplice atto di volontà, i problemi sorgono quando devi spiegare il perché……
—Avanti con i tentativi di superare il problema, con sofismi di questo tipo: siccome l’intenzione dell’assassino era solo di stordire, e l’autopsia non ha potuto stabilire se le pastiglie, o le gocce corrispondenti, fossero davvero 95, potevano essere 78 come 102, magari il liquido era ancor meno; dimenticando, necessariamente, che l’autopsia parla di “intossicazione acuta”, che non è l’esito di poche gocce. Ma, impostata la via, il resto viene naturale, e devo cedere la parola alla Corte di primo grado:
“ in effetti non vi sono soverchi problemi per immaginare o prefigurare i tanti modi in cui poteva avvenire la somministrazione clandestina. Si pensi, a solo titolo di esempio ad una parziale irrorazione, anche mediante siringa, del sushi portato in casa
su cui potevano essere messe salse dal sapore deciso (come le salse di soia e SuzieWon acquistate da Iori il 19 luglio insieme all’ultimo fornelletto); alla introduzione- già a casa propria o, al momento, a casa di Claudia – del liquido in bottiglie o bicchieri d’acqua o di altre bevande prima del loro uso”.
Da commediaccia dell’Arte “l’introduzione del liquido in bottiglie o bicchieri già a casa propria o in casa di Claudia”: a casa propria, come diavolo poi sai dove Claudia beve e se beve; al momento, la casa di Claudia, i giudici lo dimenticano, è un bilocale di 50mq: dove ti nascondi, per farlo. La bimba non verrà mai ricordata, e certamente, conferma l’autopsia, non ha mangiato il sushi né salse dal sapore deciso: come quando ha bevuto lo Xanax?
Francoforte 31 05 2021 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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