Giu 14 2020

un barolo servito ghiacciato 14 06 2020

Published by at 3:46 pm under Pubblica Amm.ne

UN BAROLO SERVITO GHIACCIATO

Da Intravino, un on line che va alla grande, però amici lettori non datemi la colpa della descrizione del Barolo, in letteratura enoica si usa così, ricordo “un sentore di straccio bagnato”; io in estate smetto di bere i rossi di struttura, ma de gustibus non dispuntandum est, specie degli statunitensi, e ricordo la battuta di un amico vignaiolo: han gusti forti, mangiano i fichi d’India senza sbucciarli.

—Barolo Lorens, 2016: un’esplosione! Intenso, un pout-pourri di frutti rossi carnosi, piccante di pepe e liquirizia, menta, molte erbe officinali, chi accenna a sensazioni di vermut non sbaglia. Boisé deciso e muscoli, ma anche finezza. E da un naso così non ci si poteva aspettare altro che una struttura importante, tanta materia e tanta lunghezza, anche se (cosa fondamentale date le premesse) non è mai pesante né stancante. Il tannino è un po’ slegato ma è anche il vino con la curva di evoluzione più lunga. Il carattere internazionale è confermato da Walter che ci racconta come il primo mercato per questo vino sia la Florida, dove viene bevuto in scioltezza a 40 gradi (immagino con la bottiglia nel ghiaccio…).

Francoforte 14 06 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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