Giu 08 2020
qui cremona-seicentocinquantasette 08 06 2020
QUI CREMONA – seicentocinquantasette
Federico Fasani non è certo il tipo che si impressiona per le critiche, specie fondate sul quasi nulla, e risponde per le rime su www.cremonaoggi.it ai tre capigruppo della maggioranza Palimberti
—Travolti dalle critiche che stanno arrivando da ogni dove per la pessima realizzazione dei lavori di via Dante, i tre capigruppo della maggioranza hanno messo in atto una patetica azione di distrazione di massa. E’ dura la controreplica del consigliere comunale in quota Forza Italia Federico Fasani che rimane fortemente critico sia con la ‘nuova’ via Dante sia con la stessa Amministrazione. In particolare, Fasani, definisce “incapaci di rispondere nel merito dei nostri rilievi puntuali (totale assenza di verde urbano, di adeguati spazi da destinare a plateatici per le attività commerciali, di attraversamenti pedonali protetti, di materiali di costruzione e arredi urbani di qualità)” i tre capigruppo di maggioranza Roberto Poli, Enrico Manfredini e Lapo Pasquetti che in una nota congiunta avevano difeso le scelte su via Dante, e attacca: “Tentano di scaricare i propri fallimenti su chi ha amministrato la città dieci anni prima—
Chiude la Trattoria Alba, uno dei luoghi storici dello sport cremonese; dalla pagina facebook di Giorgio Barbieri:
—Quando ho saputo che chiudeva per sempre la trattoria Alba ho contattato subito il quotidiano La Provincia per poter scrivere una pagina su questo luogo sacro di cucina e Cremonese. Ottenuto il via libera dai colleghi del giornale (io ormai sono in pensione) ho chiamato Arnaldo Nolli, il titolare, per un appuntamento in trattoria. Così ieri pomeriggio ci siamo trovati io, Arnaldo con la moglie Marta e la figlia Laura ad un tavolo dell’Alba a ricordare la lunga storia (quasi 48 anni) di attività. Se volete conoscere le loro parole e i ricordi di alcuni personaggi che l’hanno frequentata (Carletti, Berago, Bencina, Montorfano, Nicoletti) potete leggerle sul quotidiano di oggi. Qui per adesso metto solo qualche foto, nei prossimi giorni tornerò sull’argomento—
Sul Fronte del Blog di Edoardo Montolli si incontrano due valorosi, Stefano Mauri per la scrittura, Maurizio Borghetti se hai problemi di salute:
—Non è sparito il Covid-19, ma qualcosa nel suo modus operandi è mutato da tempo. E le gravi polmoniti, riscontrare da Tac (utili a combattere il diffondersi del virus, come il Var a disperdere inutili polemiche nel football), ormai fortunatamente sono pochissime. E da Crema, zona tra le più colpite d’Italia dal Coronavirus, il medico radiologo Maurizio Borghetti è tornato a … comunicare secondo il suo consueto stile rasserenante, quanto segue…
Crescono come funghi le dichiarazioni e prese di posizione positive sulla coronapandemia mentre in aprile (tranne i Burdèl ) eran tutti concentrati su contagi, pericoli, modalità di infezione (anche astruse) catastrofi eccetera e intanto le Tac delle polmoniti crollavano. Si scontrano però con quelle più prudenti e con quelle pessimistiche. C’è quindi ancora confusione. Trascuriamo quella di alcuni esponenti della politica che mi pare abbiano ancora trovato poco insegnamento da quello che è successo. Resta piuttosto ambigua la comunicazione. Se insieme al numero dei nuovi contagi in Lombardia o al rilievo di nuovi focolai come quello del S.Raffaele di Roma, dicessero se e quanta malattia (polmonite confermata da Tac) sia stata riscontrata e, nel caso, quanto è estesa, il tutto avrebbe un senso più compiuto. Anche il prof. Gattinoni professore emerito dell’Università di Göttingen in Germania, uno dei più grandi esperti in anestesia e rianimazione, ne riconosce e ne ha riconosciuto il ruolo (anche trascurato) in questa vicenda.
La Tac nel Covid19 è un po’ come il Var nel calcio. Può evitare discussioni sul nulla.
Che il virus sia ancora presente è noto ma non fa più paura. Qualche isolata polmonite la vediamo ancora, ma vediamo anche che è contenuta e non grave e poiché sappiamo che questa zona è stata colpita in modo più violento rispetto ad altre (Milano compresa) è verosimile sia solo una prevedibile coda. Al momento, pertanto, i rischi nel riprendere una vita normale sono minimi e possiamo guardare con sereno ottimismo a domani. Speriamo di vederci presto in piazza a condividere la felicità che …tutto è finito.
Dai Burdèl che ghe la fèm
Così postò sulla sua pagina Facebook il Radiologo e DocRock d’Italia, nonchè comunicatore chiaro, diretto e rasserenante, Maurizio Borghetti.
Stefano Mauri
Francoforte 08 06 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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