Giu 03 2020
qui cremona-seicentocinquantadue 03 06 2020
QUI CREMONA – seicentocinquantadue
Via libera e non, www.cremonaoggi.it lo spiega bene:
—Dal 3 giugno via libera agli spostamenti su tutto il territorio nazionale. Si potranno raggiungere le località di vacanza e naturalmente le seconde case situate in altre regioni, senza bisogno di autocertificazioni. Restano comunque attivi il divieto di assembramenti (distanza interpersonale di un metro, che diventa due metri quando si svolge attività motoria); il divieto di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. L’utilizzo della mascherina è ancora obbligatorio in alcune regioni come la Lombardia, il Trentino e il Friuli, ma la situazione è variegata sul territorio nazionale. Eccetera—
Dal sito della Diocesi, il ricordo dei preti che se ne andarono per il coronavirus:
—«Essere pietre vive significa farsi collaboratori, servitori e amanti del Regno». Con queste parole il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, ha fatto perfetta sintesi del cuore della celebrazione della Messa del 2 giugno nel Duomo di Cremona: la festa della dedicazione della Cattedrale e il ricordo dei memebri del Capitolo deceduti durante la pandemia: mons. Alberto Franzini, mons. Mario Cavalleri, mons. Vincenzo Rini e mons. Giuseppe Aresi (ricordato anche la sera precedente a Brignano Gera d’Adda, nel suffragio dei tre preti originari del paese)—
La compagna Laudadio, sulle colonne di Welfare Cremona, redarguisce gli assembramenti irrispettosi della destra:
—Perché lo hanno sicuramente dimenticato quelle persone festanti e sorridenti in posa per un selfie con il capopopolo di turno. Quelli che si affollavano appiccicati gli uni agli altri e senza mascherina per essere inquadrati dalle telecamere.
Un minimo di rispetto per la gravità della situazione, sanitaria ed economica, in cui versa il Paese avrebbe forse suggerito una maggiore compostezza, un pizzico di civismo. Dispiace constatare che in un momento come questo non si riesca a riflettere sull’opportunità di chiamare la gente in piazza piuttosto che fare il proprio dovere nelle sedi dovute, avanzando proposte concrete e realizzabili come sta avvenendo nella totalità degli altri Paese europei. Grazie per l’attenzione, Mariella Laudadio— Siccome non è una notizia, la Provincia fin che c’è scrive nulla di Campagna Amica sotto i portici del Consorzio Agrario
Francoforte 03 06 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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