Mag 19 2020

qui cremona-seicentotrentasette 19 05 2020

Published by at 5:52 pm under Pubblica Amm.ne

QUI CREMONA – seicentotrentasette

Lo spoil system è praticato in tanti Paesi civili almeno quanto il nostro, dove invece, come successo oggi a Paolo Voltini, può diventare un reato: paese che vai, usanze che trovi, recita l’antico detto!

Anche l’usanza che fatti del 2015 vengano denunciati nel 2019; anche l’usanza di aspettare quattro anni a far causa di lavoro.

Non credo che www.cremonaoggi.it abbia inventato l’articolo, se scrive:

Ersilio Colombo ha raccontato di essere stato costretto a presentare le dimissioni dal Consorzio attraverso minacce. In particolare aveva riferito di una convocazione avvenuta il primo luglio 2015 da parte del presidente Paolo Voltini che gli intimava le dimissioni in quanto insieme al dirigente del servizio macchine Paolo Ferrari, avrebbe provocato un danno al Consorzio di 800mila euro sventolando una cartellina blu nella quale – secondo Voltini – c’erano i documenti comprovanti il buco creato. Colombo chiese di uscire e contattare il suo legale, ma gli fu impedito fisicamente di farlo allontanando dal tavolo il suo telefono. Spaventato dalle minacce (“Potremmo chiedere i danni per i buchi provocati”), Colombo sotto la dettatura di Tullo Soregaroli, responsabile del personale del Consorzio, ha scritto le sue dimissioni. Le affermazioni di Colombo hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni di Paolo Nolli, all’epoca dei fatti Direttore generale del Consorzio. Anche Paolo Ferrari, all’epoca Dirigente addetto alle macchine, dichiarava dai carabinieri di essere stato vittima di un episodio del tutto simile a quanto accaduto al Colombo qualche settimana prima. Secondo quanto dichiarato da Colombo al PM avrebbe perso anche tutte le possibilità di lavoro nel settore. Diversa la posizione di Paolo Nolli, all’epoca direttore generale del Consorzio che, minacciato di azioni e contestazioni, arrivò a una transazione, dichiarando però di “aver dovuto accettare consapevole che era preferibile non avere contenziosi legali con la Coldiretti” e perché era preoccupato per il proprio futuro professionale—

Nei miei tanti anni di lavoro son stato minacciato più volte dai dirigenti perché non eseguivo ordini cervellotici, e mai ho pensato di dimettermi; all’Inps un direttore con la pretesa che le veneziane fossero abbassate a metà, e alla mia risposta: non ci vedo, la replica: accendi la luce! Le ho sempre tenute alzate e alla fine ha ceduto lui…….

Francoforte 19 05 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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