Mag 13 2020
qui cremona-seicentotrentuno 13 05 2020
QUI CREMONA – seicentotrentuno Leggo su www.cremonaoggi.it lo stupore del dottor Morandini, medico della Neurochirurgia di Cremona, dove son stato ricoverato dal 27 settembre scorso al 17 ottobre, e lo ricordo benissimo, di una cortesia fuori dal comune verso noi malati e il personale: si stupisce che si sappia fin nel condominio dove abita e i vicini abbian cercato di ricambiare come potevano?
—Alessandro Morandini, sindaco di Angolo Terme, un paese della Valle Camonica, lavora come neurochirurgo all’ospedale di Cremona. Nell’ultimo Consiglio Comunale, come scrive il quotidiano online ‘Montagne & Paesi’, ha raccontato un aneddoto toccante legato alla sua professione e all’emergenza Covid. Negli ultimi quaranta giorni, Morandini si è dovuto scontrare con una realtà nuova e inaspettata. “La mia è stata un’esperienza intensa e difficile, dal punto di vista personale e umano, perché nessuno credo fosse realmente preparato ad affrontare un’emergenza di tale portata. Tornando dal lavoro ho trovato una lettera scritta da una ragazzina che vive nello stesso condominio in cui mi trovo io a Cremona. In questa lettera, scritta a nome della sua intera famiglia, mi hanno offerto la loro disponibilità per potermi cucinare qualcosa o per darmi una mano nel fare un po’ di pulizie, ed è stato uno dei momenti più commuoventi che io abbia vissuto in questi quaranta giorni. Finché ci saranno persone così, che pensano agli altri e sono disposte a dare una mano anche nei confronti di chi non si conosce direttamente, sono convinto che avremo davanti un futuro roseo”—
Sempre su www.cremonaoggi.it brillante intervento di Antonio Grassi, sindaco dalla scrittura vignettistica; eccone un esempio:
—I Dpcm sono la settimana enigmistica per burocrati. Poi ci sono le Faq (Frequently asked questions) del governo per i cittadini. Acronimo dal significato noto a pochi, ma consultato da molti, fornisce le soluzioni ai quesiti posti dai Dpcm stessi. È questa la peculiarità italica, i decreti dovrebbero normare i comportamenti in maniera semplice, chiara e inequivocabile. Al contrario, sono contorti, incomprensibili e dalle mille interpretazioni. Fanno incazzare cittadini e pubblici amministratori. Non si può però negare l’impegno di chi comanda per affrontare l’emergenza, ma la strada dell’Inferno è lastricata di buone intenzioni—
La Provincia fin che c’è preferisce invece andare sul sicuro, con le Autorità:
—Da
parte delle aziende c’è infatti il timore che, nella Fase 2, le
regole per alcuni settori ancora nebulose e il difficile reperimento
di protezioni personali (mascherine e guanti) possano portare a
sanzioni che gli imprenditori sentirebbero come una beffa.
Per
quanto riguarda i dispositivi di protezione, il prefetto è molto
chiaro: «Si tratta di difficoltà superate e chi non potrà
garantire l’uso di guanti, mascherine a personale e utenti non
potrà proprio aprire. In questa fase — aggiunge Gagliardi — è
possibile il riavvio delle aziende, ma non a tutti i costi e mettendo
a repentaglio la salute delle persone»—
Altro tipo di sicurezza, pare che il Bencivenga abbia avvisato i giornalisti, il modo non lo conosco, della fortuna d’essere alla Provincia, fin che la Libera c’è! invece che al Corriere e Repubblica, dove nei giorni scorsi le redazioni son state falcidiate a colpi di prepensionamenti e tagli vari!
Francoforte 13 05 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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