Apr 16 2020
qui cremona-seicentoquattro 16 04 2020
QUI CREMONA – seicentoquattro
La Provincia, il quotidiano di Cremona, si batte contro la pirateria che diffonde via internet le pagine riservate agli abbonati, ma fin che il Governo non interviene, i colpevoli agiscono alla luce del sole, nulla cambia:
—La stima delle perdite subite dalle imprese editoriali è allarmante, avverte Riffeser Monti. In una ipotesi altamente conservativa, stimiamo 670 mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno: un dato difronte al quale confido che l’Autorità di settore voglia intervenire con fermezza e tempestività. Al rischio del consolidamento di una pratica illecita, quella di leggere gratuitamente i giornali diffusi illecitamente via chat, si aggiunge quello di veder distrutti il lavoro e gli investimenti delle migliaia di persone che mantengono in vita la filiera produttiva della stampa: dagli editori ai giornalisti, dai poligrafici, ai distributori e agli edicolanti, tutti impegnati, tra molti sacrifici, a garantire la continuità di un bene primario, quale quello dell’informazione, che, mai come in questo momento, è chiamato ad assolvere la sua più alta funzione di diritto costituzionalmente garantito—
Particolarmente colpita dal coronavirus la famiglia del mio amico Carlo Malvezzi, che dopo aver accennato con molto pudore, è successo a tanti, ai suoi dolori e lutti, passa su www.cremonaoggi.it ai risvolti sociali del morbo:
—Lo sguardo si rivolge poi al futuro prossimo e al contesto economico: “Mi preoccupano le nuove povertà che si aggiungono a quelle che c’erano già; al lavoro autonomo, ai commercianti, ai professionisti, agli artigiani che non possono lavorare da tempo. Dobbiamo salvaguardare quelle filiere che costituiscono un ambito importante della nostra società e per farlo occorre liquidità, risorse perché queste persone faticano ad affrontare la quotidianità. Risposte che purtroppo non vedo”.
“Il tema che mi interessa di più è la ripartenza, che è innanzitutto un atteggiamento umano positivo. Occorre costruire la società del domani che non sarà per nulla quella di ieri e per cui occorre uno sforzo e il contributo di tutti. E poi c’è la ripartenza economica, penso ai settori della meccanica, cosmesi, moda che sentono la concorrenza di Paesi che non si sono fermati. Per avere il vaccino serviranno mesi, col virus dovremo conviverci per poter tutelare la nostra salute e poter lavorare: è la sfida più difficile ma anche la più affascinante che abbiamo davanti nei prossimi mesi”. “Il momento più bello? Riabbracciare mia moglie dopo quasi 45 giorni. E’ stato come un nuovo inizio”
Francoforte 16 04 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com
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