Apr 16 2020

massimo bordin 16 04 2020

Published by at 5:09 pm under Pubblica Amm.ne

MASSIMO BORDIN

L’ex principe di Radio Radicale è ricordato da l’Opinione delle Libertà; due righe:

Cosa ricordi di più oggi a un anno dalla sua scomparsa?

-Ricordo quello che mi manca. Le telefonate notturne interminabili con cui si commentavano le sentenze dei più grandi processi italiani, da Tangentopoli a quelle sulle stragi di mafia. Da ultimo il processo-trattativa e quello su “Mafia Capitale” in cui, come è noto, lui non condivideva affatto i postulati della pubblica accusa. Ma lui gli atti e le sentenze se li leggeva tutti, spesso di notte, fino all’ultima riga. Non amava quei giornalisti presenzialisti, presuntuosi, prepotenti e pressappochisti – e quasi sempre giustizialisti – che spesso fanno gaffes indimenticabili perché a malapena sanno di cosa stanno parlando. E che attaccano l’asino dove ordina la procura di turno. –Indimenticabili anche i soprannomi che lui dava a politici e aspiranti tali… –Sì, oggi tutti ricordano l’ultimo politicante etichettato – quel “gerarca minore” affibbiato a Vito Crimi – ma anche l’epiteto “il pm dei due mondi” appiccicato all’ex pm Antonio Ingroia non era male.

Francoforte 16 04 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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