Apr 16 2020

fare fare fare 16 04 2020

Published by at 5:02 pm under Pubblica Amm.ne

FARE FARE FARE Mentre Giansanti, presidente Confagricoltura, protesta con l’Unione Europea per i pochi soldi e la Provincia fin che c’è diretta dal Bencivenga fin che appare gli assegna tutto lo spazio che merita, i Coldiretti pensano e fanno una pratica decisiva per i raccolti, che non devono certo aspettare una circolare del Ministero; dall’Avvenire. —E’ per tutto questo che Coldiretti ha lanciato Jobincountry, un portale internet che prova a raggiungere in un solo colpo tre obiettivi: combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi con lo svolgimento regolare delle operazioni di raccolta. L’iniziativa, autorizzata dal Ministero del Lavoro, dopo una fase sperimentale in Veneto, è adesso estesa a tutta Italia. E potrebbe essere davvero un successo. In una sola settimana e in una sola regione, le candidature arrivate sono state 1.500 e di ogni genere: dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi. In poche ore di operatività a livello nazionale, i curriculum inseriti sono stati 400. Il 60% di chi è pronto a “tornare alla terra” ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni. Semplice il funzionamento del portale, che si presenta come una piattaforma di intermediazione della manodopera e che offre quindi a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale e poi sul campo. Le aziende agricole inseriscono le loro necessità e le condizioni contrattuali; chi cerca lavoro indica le esperienze oltre ai dati personali. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le società di servizi delle Coldiretti locali. Dietro tutto questo, c’è anche una necessità ormai impellente. “Di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari siamo stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa”, dice infatti il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che punta il dito su un altro problema. “Occorre – spiega -, introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza”. Il fatto è che l’attuale meccanismo dei voucher appare essere troppo rigido e complesso. “Servono – dice Prandini -, provvedimenti straordinari che potrebbero consentire solo a cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui peraltro scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e in molti potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta”.

Francoforte 16 04 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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