Mar 31 2020

qui cremona-cinquecentottantotto 31 03 2020

Published by at 6:14 pm under Pubblica Amm.ne

QUI CREMONA – cinquecentottantotto

I numeri del morbo sono all’incirca e lo scrive anche Welfare Cremona:

—Eclatante il caso di Albino, provincia del capoluogo orobico, il più colpito assieme a Brescia: “Lo scorso anno, dal 23 febbraio al 27 marzo erano morte 24 persone, quest’anno sono 145 – spiega il sindaco Fabio Terzi – tra i deceduti, quelli con coronavirus ‘certificati’ sono 30. E’ chiaro che i conti non tornano”. Restando in questa provincia, a San Pellegrino Terme, il primo cittadino Vittorio Milesi fa sapere che “dal primo marzo si sono contati 45 morti di cui 11 con coronavirus accertato da tampone. Lo scorso anno, erano mancate solo due persone”. “Da noi dall’inizio dell’emergenza abbiamo messo in fila 135 morti, l’anno passato era una novantina in meno – afferma Davide Casati, sindaco di Scanzorosciate, sempre provincia bergamasca – Quelli covid sono non più di 20, una minima parte, in linea con quello che sostiene Gori. Da tenere presente che di quei 135, 80 sono deceduti nella casa di riposo, di cui solo alcuni risultano residenti nel paese”. Marco Milesi, che guida il comune di San Giovanni Bianco, ancora Bergamo, ha assistito alla morte di 42 compaesani, “la quasi totalità sono morti certificati di Covid— 

Massimiliano Salini dice a www.cremonaoggi.it l’ovvio, i soldi che lo Stato lascia ai sindaci non bastano:

—E’ quanto dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia Massimiliano Salini, che questa mattina ha postato sulla sua pagina Facebook un video che raccoglie la testimonianza di tredici sindaci del movimento azzurro provenienti dalle province della Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus. Di seguito il loro grido di allarme rivolto al governo per le famiglie in difficoltà. Tra le testimonianze dei sindaci lombardi raccolte da Salini, quella di Gabriele Gallina, sindaco di Soncino: “Se il governo avesse voluto fare un’operazione intelligente e di sostanza a sostegno dei Comuni, avrebbe dovuto semplicemente decidere di lasciare tutta l’Imu al Comune. I cittadini di Soncino pagano due milioni e 500mila euro di Imu, di cui 700mila euro vanno direttamente allo Stato e un milione e 800mila euro restano al Comune”—

Prevista dal 21 al 29 novembre la Festa del Torrone, sempre che le condizioni permettano di farla.

Francoforte 31 03 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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