Archive for Febbraio, 2020

Feb 28 2020

qui cremona-cinquecentocinquantasei 28 02 2020

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QUI CREMONA – cinquecentocinquantasei

Sussurrandom sussurra ma non troppo che a Soncino il Partito democratico, diviso, potrebbe giocare per la riconferma di Gabriele Gallina!

Fattorie Cremona avrebbe problemi con la Grecia per esportare il Grana Padano, scriveva stamattina www.cremonaoggi.it, ma per la Provincia fin che c’è non è una notizia, visto che non ne fa cenno. Magari, con calma, scriverà domani.

Una curiosità, sempre da www.cremonaoggi.it: i migranti si fan raffinati…. —Era da una quindicina di giorni che l’imputato stazionava davanti alla pasticceria, importunando i clienti. I titolari erano stati costretti a chiedere l’intervento della Questura, visto che alle loro richieste di allontanarsi e di lasciare in pace la clientela, l’uomo aveva riposto con offese e minacce. Al loro arrivo, i due agenti di pattuglia erano stati insultati in inglese dal nigeriano, che si era rifiutato di fornire i documenti, dicendo di essere un rifugiato politico e di essere intoccabile, dopodichè aveva cercato di allontanarsi verso il centro cittadino— Coronavirus, rispetto agli abitanti i contagiati che han bisogno del ricovero in terapie intensive son pochi, ma aumentassero, i posti letto saran sufficienti? Gilberto Bazoli, l’Intruso del blog del sindaco Galimberti “Cremona si può Lab” intervista un medico: — Martedì 25 febbraio, metà pomeriggio: “Mi scusi ma proprio adesso sto superando i controlli per uscire dalla zona rossa e tornare a casa. Appena arrivato, richiamo io”. Una trentina di minuti dopo: “Eccomi”. 34 anni, cremonese, diploma al liceo scientifico Aselli e laurea nel 2011 all’Università Vita-Salute del San Raffaele, già varie esperienze professionali alle spalle, Andrea Segalini è dall’aprile 2019 in forza all’ospedale di Codogno, medico della Medicina interna, il reparto del primo contagiato dal coronavirus. Non è mai entrato in contatto diretto con quel paziente, ma ha lavorato fianco a fianco con alcuni colleghi e visitato persone risultate positive al test. Il campione eseguito su di lui, invece, ha dato fortunatamente esito negativo—Il seguito dell’intervista, molto interessante, sul blog del Galimba. Francoforte 28 02 2020 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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Feb 28 2020

i sondaggi provano 28 02 2020

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I SONDAGGI PROVANO

a spingere la Lega sotto il 30%, e non ci riescono, figuriamoci poi gli elettori!

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Feb 28 2020

greta ripete 28 02 2020

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GRETA RIPETE

gli scienziati ma ha ragione, secondo Ilaria Capua, intervistata da Linkiesta.

-Salute circolare significa anche ambientalismo, allora.
-Esatto. Sono due aspetti che, ormai, vanno considerati nello stesso quadro. La salute delle persone dipende da come si vive e dove si vive, senza dimenticare che tutto è collegato. Adesso lo vediamo nella sua forma più lampante con il coronavirus. Ma ci sono fenomeni altrettanto gravi, di cui si parla poco e in forma discontinua.

-Ad esempio?
-I superbatteri. O meglio, i batteri killer. Sono forme che, senza volerlo, abbiamo selezionato nel tempo abusando di antibiotici negli allevamenti intensivi. Hanno sviluppato forme di resistenza, si sono propagati nell’ambiente e sono all’origine di infezioni che non si riesce a debellare. Ha presente le “infezioni ospedaliere”? Possono avvenire dopo le operazioni chirurgiche. O a volte possono riscontrarsi negli impianti di protesi. Sono un problema reale e sono conseguenza indiretta del nostro abuso di antibiotici.

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Feb 28 2020

benedetto il coronavirus, 28 02 2020

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BENEDETTO IL CORONAVIRUS,

abbaiano e miagolano cani e gatti in Cina: per contrastare il morbo, da oggi in poi vietato mangiarli!

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Feb 28 2020

cosa piantare a fine inverno 28 02 2020

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Il cibo giusto di Campagna Amica

Orto, cosa piantare a fine inverno

Dopo il primo periodo in semenzaio, basilico, melanzana, peperone, pomodoro potranno essere trapiantati a metà marzo nella sede definitiva. Ecco i consigli del tutor del verde

Siete pronti? Siamo a fine febbraio e le attività di semina e trapianto iniziano ad entrare nel vivo soprattutto nei territori caratterizzati da clima mite.

Per prima cosa vediamo cosa piantare in semenzaio in condizioni riscaldate (ad esempio in casa). Possiamo iniziare certamente con basilico, melanzana, peperone, pomodoro. Queste piante potranno essere trapiantate poi a metà marzo nella sede definitiva. Nel caso in cui facesse ancora freddo potremo usufruire di una micro serra.
Siccome i semi sono piccoli, per favorire il successo della semina, andranno seminati nel semenzaio semplicemente spargendoli in modo omogeneo sulla sua superficie e poi attraverso la ripicchettatura, una volta che avranno emesso le prime due vere foglie, le piantine che ci sembrano più vitali potranno essere immesse nell’alveolo dove continueranno nella crescita prima del trapianto vero e proprio.

Per specie come anguria, cetriolo, melone, zucchina, i cui semi sono più grandi si possono utilizzare i classici alveoli mettendo un paio di semi per panetto e nel caso eliminando una delle due piantine germinate. Anche per queste specie, dopo la metà di marzo, sotto ampi tunnel (serra), si possono trapiantare in sede definitiva le nostre piante. Se il clima lo consente, possiamo anche evitare la protezione della serra sperando che non avvengano gelate improvvise.

In pieno campo, possiamo piantare agretti, barbabietole, bietola, carote, pisello e prezzemolo, ravanello e rucola. Si consiglia naturalmente di effettuare le semine in file ordinate e distanziate 20 cm l’una dall’altra. Se il clima è rigido nel primo periodo si può stendere del tessuto non tessuto lungo le file per facilitare la germinazione e proteggere le piantine.

Il terreno in tutti i casi dovrà essere umido e mai allagato.

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Feb 28 2020

la legge del più forte-millecinquecentodiciannove 28 02 2020

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – millecinquecentodiciannove Dal Dubbio; alla fine, stringi stringi, i giudici non accettano nemmeno una sanzione disciplinare prevista dalla legge ma interpretata e applicata da loro stessi! —Pasquale Grasso: «Bonafede tolga le sanzioni contro noi giudici o scioperiamo» Intervista all’ex presidente dell’Anm: “Scaricare sul singolo magistrato, sotto minaccia di sanzioni disciplinari, il libro dei sogni rappresentato dalla durata predeterminata dei processi non sta né in cielo né in terra” Pasquale Grasso è stato presidente dell’Anm fino a pochi mesi fa. «E nel corso del mio mandato ho detto con chiarezza che non sarebbe stato corretto far entrare in vigore la norma sulla prescrizione senza definire prima una più ampia riforma del processo. Lo penso ancora, e considero sbagliato», dice il predecessore di Luca Poniz, «il favore incondizionato espresso, sulla nuova prescrizione, dall’attuale giunta dell’Associazione magistrati. Potrebbe persino aver indirettamente incoraggiato il governo a inserire nel ddl penale le norme punitive per i giudici. Contro le quali credo sarebbe giusto scioperare». -L’Anm ha disertato il tavolo sulla riforma penale. Eppure vi avrebbe trovato, negli avvocati, un interlocutore sensibile alla qualità delle decisione come valore prioritario rispetto alla speditezza, non crede?
-A me sembra che la giunta dell’Anm oggi non rappresenti tutte le sensibilità dei magistrati. Non è più unitaria, Magistratura indipendente ne è rimasta estromessa, ma proprio da quello schieramento, a cui mi sento più vicino, è stata veicolata una pressione così forte, condivisa dall’intera base, da indurre i vertici dell’Anm a disertare il tavolo sul penale come necessario segnale di protesta. -Rinunciare a discutere non è un’occasione persa?
-Dopo il via libera del governo al ddl penale, l’iniziale reazione dell’Anm è parsa a molti colleghi, me compreso, solo di facciata. Interrompere l’interlocuzione col ministro è stata invece la scelta giusta. Scaricare sul singolo magistrato, sotto minaccia di sanzioni disciplinari, il libro dei sogni rappresentato dalla durata predeterminata dei processi non sta né in cielo né in terra. È al governo che compete garantire l’organizzazione, la soluzione scelta è solo una norma di bandiera. -Anm e avvocatura avevano presentato una proposta comune di riforma proprio sotto la sua presidenza.
-Guardi, tra magistrati e avvocati ci sono elementi di conflitto e altri di convergenza: il punto è che la terza parte, il governo a me non sembra veramente interessata ad ascoltare. -Condivide la linea scelta dall’Anm sulla prescrizione?
-No. Il presidente Poniz ha parlato di buon punto di equilibrio, a proposito del lodo Conte. Non sono d’accordo. Parlo a titolo personale: io non credo che un sistema processuale senza prescrizione sia civile. O comunque non mi piace un sistema in cui si riforma la prescrizione senza aver prima definito una revisione complessiva del processo. Non è accettabile che si cambino le regole un pezzetto alla volta. E credo appunto che la nuova linea adottata dall’Anm sulla prescrizione abbia favorito la scelta del governo sulle sanzioni ai magistrati. -Perché?
-Premetto una cosa: il direttivo dell’Associazione aveva dato mandato alla giunta affinché assumesse posizioni molto forti, qualora fosse sopravvissuta quella norma. Dico molto chiaramente di aver considerato inadeguate le forme di agitazione assunte negli anni contro il taglio delle ferie o la nuova responsabilità civile. Se si arriva a punire i giudici, a imporre ai capi degli uffici la responsabilità di misure organizzative che garantiscano il rispetto di tempi predeterminati, si pretende di trasformare il magistrato in qualcos’altro. E una cosa del genere credo possa condurre la magistratura a scioperare. Ciò detto, il cambio di linea uscito dal congresso di Genova potrebbe aver restituito l’immagine di una Anm troppo condiscendente, al punto da aver incoraggiato il governo a insistere sulle sanzioni disciplinari. –A proposito di Anm: le elezioni di marzo per il rinnovo del “parlamentino” restituiranno un quadro “bipolarizzato”?
-C’è una lista composta da “Mi” e da colleghi riuniti in Movimento per la Costituzione, in gran parte magistrati che hanno lasciato Unicost, a cominciare da Enrico Infante che ne è stato segretario fino a pochi mesi fa. E una lista ampia e moderata, certamente contrapposta ad Area. Con la mia candidatura al Csm credo di aver prefigurato un simile schema politico. E confido che ne possa nascere una vera e propria federazione associativa. Ma attenti a utilizzare per noi magistrati le categorie di destra e sinistra. Si rischia di finire fuori strada.

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Feb 28 2020

titolo e lungo articolo 28 02 2020

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TITOLO E LUNGO ARTICOLO

dell’Opinione delle Libertà a sviluppare il tema: “Coronavirus, e se a Palazzo Chigi ci fossero stati Salvini o Berlusconi”, con tante e divertenti ricostruzioni di ciò che avrebbe potuto fare il fior fiore dell’intellighenzia italiana, di sinistra, come sempre; io sarò molto più breve, il coronavirus apparentemente vien dalla Cina, avrebbero dimostrato, in realtà nasce in Italia, grazie all’incuria di Salvini o Berlusconi.

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Feb 28 2020

dagli all’untore 28 02 2020

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DAGLI ALL’UNTORE

Dal Corriere, è successo addirittura a Beppe Severgnini, che non s’è fatto pregare a raccontarlo!

—Un po’ di confusione c’è stata nel nostro Paese. Forse anche dell’ansia eccessiva. Vi racconto quello che è successo a me. Sono stato invitato da un programma della Rai, ma ancora prima che io confermassi la mia presenza, mi hanno detto che io sono di Crema, che è nella Lombardia del sud, e quindi non avrei comunque potuto entrare nello stabile… Beppe Severgnini racconta la sua esperienza in prima persona durante l’intervento a «Otto e Mezzo» su La7. Ospite di Lilli Gruber parla di quanto l’ansia abbia generato paura e vulnerabilità tra le persone

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Feb 28 2020

però è introvabile 28 02 2020

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PERO’ E’ INTROVABILE

A meno di pagarlo quello che voglio io, sottintendono Istat e Avvenire……

—La febbre da Amuchina ha contagiato tutta l’Italia. Il disinfettante-gel per le mani venduto in bocchette tascabili (e non) è stato praticamente introvabile per giorni come le mascherine, con farmacie e supermercati presi d’assalto. A smentire l’ipotesi che ci sia stato un aumento dei prezzi ingiustificato, denunciato dalle associazioni di consumatori, è direttamente l’Istat.

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Feb 28 2020

certificare tutto, 28 02 2020

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CERTIFICARE TUTTO, anche l’esistenza in vita; Venos, importatore di cibi e vini italiani di alta qualità, continua a vendere a Francoforte Auricchio, Fattorie Cremona e Soresina, e noi in casa d’abitudine li gustiamo molto volentieri, senza timore, come gli altri clienti tedeschi, compresi i ristoranti eccellenti; da www.cremonoggi.it —Una certificazione che dimostri che il formaggio cremonese è “esente da virus”: questa la bizzarra richiesta che si sono sentiti rivolgere gli agenti in Grecia dell’azienda Fattorie Cremona(ex Plac), che esporta il Grana Padano in moltissimi Paesi. Una documentazione in assenza della quale il Paese è pronto a rimandare indietro le forme di formaggio. Lo riferisce il Sole 24Ore, che ha intervistato il direttore generale Luciano Negri. L’azienda non ha perso tempo e ha quindi firmato la documentazione necessaria, in cui si riferisce che, “l’Efsa, autorità europea per la sicurezza alimentare, a inizio febbraio aveva dichiarato che la trasmissione del coronavirus avviene solo da uomo a uomo e non da merce a uomo, quindi anche il Grana Padano è sicuro”.

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