Archive for Ottobre, 2019

Ott 30 2019

la legge del più forte-millequattrocentouno 30 10 2019

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LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEQUATTROCENTOUNO Da Blitz Quotidiano una lettura in veste di romanzo del provvedimento disciplinare che ha colpito un giudice su cui sono volate molte parole. —La Cassazione conferma il provvedimento disciplinare: Silvana Saguto, è stata radiata dalla magistratura. Un caso più unico che raro: le sezioni unite civili della corte di Cassazione hanno definitivamente rimosso dall’ordine giudiziario Silvana Saguto, l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. Silvana Saguto aveva infatti impugnato il provvedimento, oggi confermato legittimo, con il quale il Consiglio superiore della magistratura aveva richiesto la sospensione dal ruolo. Coinvolta nello scandalo scoppiato nel 2015, sulla gestione dei beni sequestrati alla mafia per la gestione dei quali (secondo l’accusa) avrebbe creato un sistema illecito e usato la sua posizione di magistrato per conseguire vantaggi ingiusti, la donna è ancora oggi sotto processo al Tribunale di Caltanissetta. Lei, la donna della legalità, che la legalità sembrerebbe (sempre secondo l’accusa) averla rappresentata a modo suo usando la sua posizione per privilegiare parenti e amici. La donna dai “mille volti” che dichiarò in una intervista ad un noto settimanale italiano : “La legge dice che gli amministratori giudiziari devono essere persone di fiducia, chi meglio dei parenti di un magistrato?” Lei, il magistrato (ormai ex) che ha fatto tremare la magistratura, facendoci a tratti credere che, in certe posizioni, tutto fosse lecito, anche disporre dei beni altrui come se fossero i propri. A “peggior” ragione proprio Lei che su certi beni, dall’alto del suo ruolo, aveva anche l’obbligo di “vigilare”, garantendone la destinazione, post confisca, a fini nobili. Da Magistrato a imputato, in questi quattro anni Silvana Saguto ha costruito la sua difesa intrecciando trame, che raccontano di un sistema diffuso fatto di richieste e scambi di favori. Un sistema talmente diffuso da apparire normale e far apparire l’ eventuale colpa, sua e dei suoi colleghi, soggettiva e relativa. Gli agenti mandati a ritirare le scarpe? “Era una questione di sicurezza”. La spesa di 15 mila euro mai saldata al supermercato sequestro alla mafia? “Un debito”. Nei suoi racconti, anche i reati non sono più tali se si cambia il punto di vista. Nulla è oggettivo, neanche i fatti. Fortunatamente, come in una pièce teatrale, arriva il momento in cui gli atti finiscono, cala il sipario e chiunque è libero di applaudire (oppure no).

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Ott 30 2019

coldiretti 75 anni di storia 30 10 2019

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Il 30 ottobre 1944 nasceva la più importante organizzazione agricola italiana che oggi conta 1,6 milioni di soci

Coldiretti, 75 anni di storia a difesa dell’agricoltura italiana

Il 6 novembre a Cremona un convegno sulle radici della storia di Coldiretti in preparazione alla Giornata Provinciale del Ringraziamento (domenica 17 novembre a Crema)

Il 30 ottobre 1944 a Roma, in via del Seminario 113 a palazzo Serlupi Crescenzi, nasceva la Federazione Nazionale dei Coltivatori Diretti, fondata da Paolo Bonomi, giovane partigiano cattolico di famiglia contadina, originario di Romentino (Novara). Nasceva così, come sindacato di piccoli agricoltori, quella che sarebbe diventata la prima associazione agricola italiana ed europea, la Coldiretti, che oggi associa 1,6 milioni di imprenditori agricoli, con una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale.

“Siamo orgogliosi della nostra storia e del tratto fin qui percorso, a difesa dell’agricoltura italiana, degli interessi delle aziende agricole che pienamente si sposano con i valori del nostro territorio” sottolinea Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona, nella giornata che segna i 75 anni di vita di un sindacato diventato “forza amica del Paese”, capofila negli anni di battaglie a difesa di tutti i cittadini, a partire dall’impegno per un cibo sano, dall’origine certa e garantita, nel segno della qualità e della trasparenza.

Coldiretti Cremona sottolinea questo importante traguardo, proponendo un convegno sul tema “Alle radici della storia della Coldiretti: l’ispirazione alla dottrina sociale”, fissato per mercoledì 6 novembre alle ore 20,30 a Cremona, nella ex Chiesa di San Vitale (piazza S. Angelo, 1). All’incontro interverrà Nunzio Primavera, giornalista esperto sui temi sindacali, economici e agroalimentari, autore del libro “La gente dei campi e il sogno di Bonomi – La Coldiretti dalla fondazione alla Riforma Agraria”, edito da Laurana Editore. Accanto all’autore, ai vertici e soci di Coldiretti Cremona, sarà presente don Paolo Bonetti, consigliere ecclesiastico nazionale della Coldiretti. Interverrà mons. Antonio Napolioni, Vescovo di Cremona.

“Nell’autunno del 1944 in Italia rinascono partiti e sindacati. Paolo Bonomi fonda la Coldiretti e realizza il sogno di dare dignità economica, politica e sociale alle famiglie coltivatrici. La riforma agraria ottenuta da Bonomi qualche anno più tardi rappresentò la più grande redistribuzione di ricchezza mai realizzata in Italia, offrendo un’occasione di riscatto ad oltre otto milioni di italiani senza diritti e tutele sociali ed una spinta decisiva allo sviluppo economico del Paese” rimarca Coldiretti Cremona.

“Riteniamo questa serata un momento di riflessione importante. L’occasione per ripercorrere la nostra storia, l’importanza della Confederazione per lo sviluppo agricolo e la stretta connessione tra la sua nascita, i valori fondanti dell’organizzazione ed il rapporto quasi fraterno tra Paolo Bonomi e santo Paolo VI” sottolinea Mauro Donda, direttore di Coldiretti Cremona. “Le nostre radici ci permettono di prospettare un futuro migliore per le nuove generazioni verso un modello che guarda alla famiglia e verso una cultura contadina esportata in tutti gli altri settori produttivi e richiesta anche dalla Fao come modello per gli altri paesi”.

L’appuntamento si pone in preparazione della 69esima edizione della Giornata provinciale del Ringraziamento, che quest’anno la Coldiretti provinciale vivrà a Crema, domenica 17 novembre, alle ore 11 nella Cattedrale, con la santa Messa celebrata da mons. Daniele Gianotti, Vescovo di Crema. Dall’anno 1951 la Giornata del Ringraziamento viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, inserita dalla Conferenza Episcopale Italiana tra le feste del calendario liturgico della Chiesa, per rendere grazie a Dio per il raccolto dei campi e implorare la benedizione sui nuovi lavori.

RELAZIONI ESTERNE COLDIRETTI CREMONA

Via G. Verdi, 4 – 26100 Cremona – Telefono 0372 499819 – Cell. 334 6644736 – e-mail: marta.biondi@coldiretti.itwww.cremona.coldiretti.it – Fb e Instagram: Coldiretti Cremona

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Ott 30 2019

qui cremona-quattrocentoquaranta 30 10 2019

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QUI CREMONA – quattrocentoquaranta

Mantenere vecchio il Comune, pare il senso del servizio di www.cremonaoggi.it:

—I tanti pensionamenti del Comune già avvenuti quest’anno e quelli che si attendono prossimamente a causa di ‘quota 100’ (un altro centinaio nei prossimi anni) accentuano le tensioni tra il personale del Comune. In una comunicazione diffusa dalla Rsu a firma Giorgio Salami sulla rete Intranet, si parla esplicitamente di delusione rispetto alla distribuzione dei premi legati alle performance, un tema che da anni divide la rappresentanza sindacale dalla controparte. Già a luglio c’era stato un incontro in cui la Rsu aveva espresso “insoddisfazione sull’esito della performance organizzativa 2018”. Ma ora si parla di “totale disaccordo se avessimo saputo delle grandi differenze a livello individuale che la distribuzione del premio ha poi mostrato a consuntivo. I tempi ristretti a disposizione non giustificano l’insufficiente trasparenza che ha connotato l’operazione”—

Novità invece a Ca’ Barbieri, sempre su cremonaoggi.it:

—La beneficenza incontra i saporti della tradizione al ristorante Ca Barbieri di Levata di Grontardo. Sabato 1 e domenica 2 novembre, infatti, per ogni piatto (anche d’asporto) di Fasulin de l’òc cun le cudeghe venduto, 3 euro saranno devoluti ad Arco Onlus che da anni raccoglie fondi da destinare alla ricerca contro il cancro. “La tradizione di preparare i fagiolini con le cotiche – spiega Dino Barbieri – è nata già col mio bisnonno, ma quest’anno abbiamo pensato di fare qualcosa anche per la ricerca contro i tumori: così abbiamo deciso di abbinare le due cose devolvendo ad Arco, che fa delle bellissime iniziative, circa la metà del ricavato di ogni piatto di Fasulin”—

Da Sussurrandom, il blog cremasco, la notizia, scende in campo Fattorie Cremona:

—Da qualche giorno tra l’altro, il brand “Fattorie Cremona” (grande idea) è il nuovo back sponsor della Cremo, un accordo questo prestigioso e forte perché legato, legatissimo al territorio e voluto da Cesare Baldrighi (in strettissima sinergia col general manager grigiorosso Armenia) in persona, presidente della Plac (Eccellenza Agroalimentare) e del Consorzio Grana Padano. A tal proposito, in via Persico è stato inaugurato uno store da visitare con promozioni straordinarie su tutti i prodotti—

Ho scritto solo chiacchiere, ma il Sistema Cremona deve ancora decidere tutto, dalla Fiera in giù e in su.

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Ott 30 2019

la solita malignità 30 10 2019

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LA SOLITA MALIGNITA’

del Fatto Quotidiano: le tranches di dieci, venti milioni, eccetera son destinate a soccorrere i migranti, secondo l’insegnamento di Sua Santità Papa Francesco.

—Ben 695 milioni. È la somma che la Cei (Conferenza Episcopale Italiana) ha depositato in un anno – tra 2017 e 2018 – nelle casse di Carige. Centinaia di milioni che entrano nelle casse dell’istituto e dopo poche settimane vengono prelevati a tranches di dieci, venti, cento milioni.

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Ott 30 2019

numeri senza pietà 30 10 2019

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NUMERI SENZA PIETA’ L’Avvenire: leggiamo diverso o di meno? —I numeri raccontano un sistema in crisi. A fronte di una diffusione dei quotidiani in Italia che si attestava a 5,5 milioni di copie nel 2007, sono oggi circa 2 milioni le copie giornaliere rilevate dagli ultimi dati Fieg. In 10 anni sono andate perdute quasi due copie su tre, con una tendenza che non mostra segni di inversione. In affanno anche il mercato delle copie digitali: meno 3,4% il dato relativo al 2018 sull’anno precedente. Male, poi, i ricavi pubblicitari: nell’ultimo decennio, il fatturato si è ridotto del 71,3% complessivo, ad un ritmo maggiore del 10% l’anno. Guardando poi alle edicole, che per Martella continuano a svolgere “una funzione di servizio pubblico”, la fotografia è impietosa: nel 2001 le edicole vere e proprie – cioè i chioschi e i negozi che vendevano esclusivamente giornali, riviste e altri prodotti editoriali – erano più di 36 mila. Alla fine del 2018 anno quel numero era sceso a 15.000. Significa che in 18 anni sono scomparse dalle nostre città ben 21 mila edicole.

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Ott 30 2019

è finita così 30 10 2019

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E’ FINITA COSI’ Arturo Diaconale, direttore dell’Opinione delle Libertà: ma il Movimento è durato più dell’Uomo Qualunque di Giannini, programmi e modi simili… —Esiste una sola possibilità che un partito in via di evaporazione possa bloccare e ribaltare una linea di tendenza così marcata? Il vertice del movimento, con la sola eccezione di Luigi Di Maio e dei suoi più stretti amici, è convinto che la decadenza sia irreversibile e che l’unico modo di ridurre il danno sia di confondersi con la sinistra tradizionale non rinunciando ad innervarla con qualche proprio tema identitario. I grillini peones sono invece attratti dal ritorno alle origini che può riaccendere il fervore dei militanti di base e che prevede un arroccamento contrario a ogni forma di commistione ed alleanza con la sinistra e le altre forze politiche. È difficile prevedere quale di queste due linee potrà prevalere. Qualunque possa essere, però, non potrà rigonfiare la bolla sgonfiata del Movimento Cinque Stelle. Il ciclo è finito.

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Ott 30 2019

cancellato trilussa 30 10 2019

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CANCELLATO TRILUSSA Che usava demolire le statitistiche con: “se io mangio un pollo e tu no, ne mangiamo mezzo a testa”, dalla Provincia fin che c’è, diretta con alta maestria da Bencivenga fin che appare, che ha scoperto, grazie all’Istituto Tagliacarne, che in città non esistono ricchissimi e altri meno, ma che ogni cremonese, ogni! ha un patrimonio di 417.476 euro tra liquidi e immobili, edizione on line; ribadito in prima pagina, con la lieve differenza: “ogni famiglia”. Insomma, da noi mancano i richiedenti il reddito di cittadinanza, oppure, attento Galimberti! dichiarano il falso. —«Cremona sempre più ricca» Ogni cremonese ha un patrimonio di 417.476 euro fra liquidi e immobili: lo rivela l’Istituto Tagliacarne.

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Ott 30 2019

e salvini continua a insultare 30 10 2019

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E SALVINI CONTINUA A INSULTARE

Usando il Giornale di famiglia!

—Scontro durissimo tra Vittorio Feltri e Lilli Gruber. Tutto è cominciato dalle dichiarazioni della conduttrice di “Otto e mezzo”. Ospite della trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, alla domanda su cosa ne pensasse delle parole di Feltri che la accusava di essere” così di sinistra da non usare la destra nemmeno per impugnare la forchetta”, l’ex giornalista del Tg1 ha replicato stizzita: “Veramente io sono mancina”, prima di passare direttamente agli insulti: “A questo poveretto in andropausa grave gli dice proprio malissimo”.

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Ott 30 2019

a me piace dire grazie! 30 10 2019

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A ME PIACE DIRE GRAZIE!

Dimesso ieri mattina dalla clinica universitaria di Francoforte, una delle prime di Germania, la sera ho gradite novità da mio genero, neurologo ricercatore: ha esaminato col dirigente medico di neuroradiologia l’ultima risonanza appena fatta, qui ricontrollano tutto, che si è vivamente complimentato per l’esattezza dell’intervento eseguito da Antonio Fioravanti a Cremona; il mattino, appena prima di uscire, visita del fisioterapista, gli brillavano gli occhi per la scioltezza dei miei movimenti, ma io non ho fatto altro che ripetere, più volte al giorno, quelli che mi hanno insegnato i fisioterapisti di Cremona! Cari amici della neurochirurgia di casa nostra, grazie ancora di tutto!

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Ott 30 2019

il direttore la sa lunga 30 10 2019

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IL DIRETTORE LA SA LUNGA Da Repubblica: mai consegnare il Paese alla pericolosa instabilità della maggioranza! —Non sprecare una sconfitta L’Europa ci sta concedendo una benevola tregua. Il governo non consegni il Paese a una pericolosa instabilità di CARLO VERDELLI

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