Mag 19 2019

la legge del più forte-milleduecentoquarantasei 19 05 2019

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEDUECENTOQUARANTASEI

Dal Dubbio; l’imperatore Costantino, prima di affrontare nella battaglia decisiva il rivale Massenzio, sogna la croce, si fa spiegare che sia e la prende come insegna; in hoc signo vinces, con questa insegna vincerai, resta nella grande tradizione cattolica; per non parlare delle crociate: quando vincono, gli ultrà del cristianesimo passano a fil di spada anche i bambini. Matteo Salvini è solo un leghista, non deve aiutarsi come fece Guareschi nel 1948 per convincere i dubbiosi a votare la Democrazia cristiana: “in cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no”, anche lui rimasto nella grande tradizione cattolica. Insomma, fanno bene gli amici di Papa Francesco a castigarlo come merita, l’invitto Capitano, che vorrebbe continuare a sconfiggere una sinistra in genere poco amica di Dio. Piuttosto, non vorrei che Papa e amici spingessero la Procura adatta a inventare un nuovo tipo di reato, che so, appropriazione indebita di divinità………..

—La prima “scomunica” arriva di mattina presto via facebook: “Rosari e crocifissi sono usati come segni dal valore politico, ma in maniera inversa rispetto al passato: se prima si dava a Dio quel che invece sarebbe stato bene restasse nelle mani di Cesare, adesso e’ Cesare a impugnare e brandire quello che e’ di Dio”. La firma è di Antonio Spataro, direttore di Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti. E il destinatario è il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che nel corso della manifestazione di Milano ha impugnato il rosario e invocato “il cuore immacolato di Maria che ci porterà alla vittoria”. Poi è stata la volta del segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin: “Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”. Ancora più duro il commento di Famiglia Cristiana: “Il rosario brandito da Salvini e i fischi della folla a papa Francesco, ecco il sovranismo feticista”, titola infatti il settimanale cristiano commentando la manifestazione di Milano della Lega. “Mentre Matteo Salvini esibiva il Vangelo come un amuleto e si affidava al Cuore Immacolato di Maria una nave carica di naufraghi riceveva il divieto di approdare a Lampedusa e l’Onu ci condannava per violazione dei diritti umani”, si legge. “Cos’altro manca per suscitare l’indignazione dei cattolici?””. Glaciale la replica del ministro dell’Interno: “Mi dicono che c’è su Facebook il direttore di un settimanale cattolico che mi attacca perché ieri ho osato parlare di Dio, del Papa, per parlare dei nostri valori, delle nostri radici, e aver mostrato un rosario. Io sono orgoglioso della nostra storia e delle nostre radici”.

Francoforte 19 05 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

No responses yet

Trackback URI | Comments RSS

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.