Flaminio Cozzaglio

LA LEGGE DEL PIU’ FORTE – MILLEDUECENTOVENTISETTE

“Dio me l’ha data, guai a chi me la tocca”, la nota frase di Napoleone mentre si incoronava re d’Italia, ricorda il passo dell’intervista del Dubbio al nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Pasquale Grasso, a proposito dell’avvocato in Costituzione: è già in Csm, è già in Corte Costituzionale, non pretendano anche la Cassazione, dove la Carta non obbliga, ma dice: possono.

—Avvocato in Costituzione. Condivide la proposta del Cnf recentemente tradotta in un ddl di modifica dell’art. 111?

I costituenti hanno già dedicato uno speciale rilievo alla figura dell’avvocato ( membri laici del Csm, possibili componenti della Cassazione, giudici della Corte Costituzionale), figura nella quale si materializza e incarna il diritto, posto dall’art. 24, alla difesa «inviolabile in ogni stato e grado del procedimento». Le modifiche costituzionali cui lei fa riferimento e che ho letto, mi pare nulla aggiungano al ruolo costituzionale del difensore quale elemento fondamentale e dinamico della funzione giurisdizionale. Mi sembra siamo al cospetto di una proposta che ha limitato significato concreto.

Cremona 30 04 2019 www.flaminiocozzaglio.info flcozzaglio@gmail.com

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